Oltre 100 opere di Pablo Picasso in esposizione dal 10 maggio al 28 settembre alla Basilica di Santa Maria alla Pietrasanta. Un evento unico che rivela la poliedrica creatività dell’artista attraverso ceramiche, incisioni, manifesti e fotografie.
Cominciamo con 5 curiosità su Pablo Picasso:
1. Il suo vero nome completo comprende 23 parole
Il nome all’anagrafe di Picasso era Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Crispín Crispiniano María Remedios de la Santísima Trinidad Ruiz Picasso. Questo lungo nome onora diversi santi e parenti della famiglia, e “Picasso” era il cognome della madre, non del padre
2. La sua prima parola fu “matita”
Secondo le testimonianze familiari, la sua prima parola non fu né “mamma” né “papà”, ma “piz” (abbreviazione di “lápiz”, cioè matita in spagnolo). Fin da piccolissimo, la famiglia intuisce il suo destino artistico
3. Da bambino fu creduto morto alla nascita
Alla nascita, la levatrice pensò che il piccolo Pablo fosse nato morto e lo lasciò su un tavolo. Venne salvato dallo zio medico, Don Salvador, che lo rianimò: un inizio di vita già pieno di colpi di scena
4. È l’artista con più opere rubate al mondo
Oltre 1.000 opere di Picasso risultano rubate o scomparse, rendendolo il pittore più colpito dalla criminalità d’arte a livello internazionale
5. Era ossessionato dagli animali ed ebbe una capra come animale domestico
Picasso inseriva spesso animali nelle sue opere e nella vita privata: dal piccione, emblema di pace e tradizione di famiglia, fino alla celebre capra “Esmeralda” che allevò nella villa di Cannes e che compare in numerose fotografie
In breve:
Il genio di Picasso si intreccia a un biografia straordinaria fatta di eventi quasi leggendari, passioni singolari e primati mondiali, che ancora oggi alimentano fascino e mistero attorno al suo nome. Le sue opere sono oggetto di una mostra in programma a Napoli.
5 curiosità sulla mostra dedicata a Picasso
1. Picasso rivoluzionò il rapporto tra arte e ceramica.
Negli anni ’50, soggiornando a Vallauris in Francia, Picasso trasformò la ceramica da semplice artigianato in vera arte contemporanea. A questa produzione è dedicata un’intera sezione della mostra di Napoli, con 10 esemplari originali che mostrano come l’artista reinterpretò piatti, vasi e oggetti d’uso quotidiano al pari dei grandi capolavori pittorici.
2. Il suo legame con Napoli risale a una precisa avventura teatrale.
Picasso si innamorò della città nel 1917 quando disegnò i costumi per “Parade” dei Balletti Russi. Fu questo incontro con la tradizione della maschera napoletana (soprattutto Pulcinella) a profondamente influenzarlo nei decenni successivi, come testimoniato dalle opere e bozzetti esposti che richiamano la commedia dell’arte italiana.
3. Era circondato da una cerchia di fotografi e amici che documentarono la sua quotidianità.
La mostra “Il linguaggio delle idee” evidenzia la presenza di amici fotografi come Edward Quinn e André Villers. Oltre a immortalarlo all’opera, questi scatti lo ritraggono in momenti intimi e ironici, come la celebre foto in cui Picasso posa come Braccio di Ferro (1957), dimostrando il suo senso dell’umorismo e la sua capacità di giocare con la propria immagine pubblica.
4. Non fu solo pittore: progettò scenografie e costumi per il teatro e la danza.
Pochi sanno che Picasso, oltre alle arti visive, fu attivo come scenografo e costumista per importanti spettacoli dei Balletti Russi tra cui Le Tricorne. In mostra sono esposti manifesti e disegni che documentano questa originale attività, ponte tra mondi diversi ma ugualmente influenzati dal genio creativo di Picasso.
5. In mostra è presente un dipinto inedito attribuito ad Àngel Fernández de Soto, amico e sodale di Picasso.
Si tratta di “Paesaggio lussureggiante” (1930), un ritrovamento recente associato al gruppo degli amici che animarono la scena artistica parigina dei primi del ’900. Picasso ritrasse Fernández de Soto nel celebre dipinto “Il bevitore d’assenzio” del 1903, a conferma della profonda influenza che le sue relazioni ebbero sulla sua arte.

Un viaggio tra le forme e le amicizie creative
La città di Napoli celebra il genio andaluso di Pablo Picasso con la mostra “Picasso. Il linguaggio delle idee”, prodotta da Navigare Srl e realizzata con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli e Consolato di Spagna. Dal 10 maggio fino al 28 settembre 2025, la suggestiva cornice della Basilica della Pietrasanta – Lapis Museum ospita 103 opere provenienti da collezioni private, offrendo uno sguardo trasversale sull’evoluzione artistica e umana di Picasso nel corso di oltre mezzo secolo.
Sezioni tematiche: tra maschere, circo e ceramiche
La mostra si articola in otto sezioni, che alternano sculture, stampe, fotografie originali e ceramiche, riflettendo la multiforme personalità di Picasso. Tra i temi fondamentali:
- Arlecchino e i saltimbanchi: simboli della malinconia circense tanto presenti nei primi anni del Novecento, con opere come Les Saltimbanques au chien (1905) e Arlequin et sa compagne (1901).
- Ceramiche di Vallauris: dieci pezzi unici realizzati negli anni ’50 in Francia, capaci di elevare l’artigianato a espressione artistica moderna.
- Opere grafiche e manifesti: incisioni, acqueforti ed emozionanti manifesti originali prodotti dallo stesso Picasso tra gli anni ’60 e la fine della carriera.
- Fotografie private: quindici scatti che raccontano la dimensione intima dell’artista, dalla villa “La Californie” a Cannes ai laboratori di Vallauris, immortalato dagli amici fotografi Edward Quinn e André Villers.
“Una mostra polivalente che sintetizza il percorso umano e creativo di Picasso, segnato da incontri, amicizie e continue rivoluzioni stilistiche”, spiega il curatore Joan Abellò.
Ricordi napoletani e capolavori ritrovati
Napoli rievoca lo storico incontro di Picasso con la città, risalente al 1917. Durante la lavorazione dei costumi per Parade dei Balletti Russi, l’artista venne conquistato dalla tradizione delle maschere popolari come Pulcinella e Arlecchino, leitmotiv di numerose opere in esposizione. Spiccano la serie “Le Tricorne”, i manifesti per le sue mostre e una rarità: il dipinto inedito “Paesaggio lussureggiante” (1930), attribuito ad Àngel Fernández de Soto, amico stretto del pittore.
Informazioni pratiche
Luogo: Basilica di Santa Maria alla Pietrasanta – Lapis Museum, Napoli
Date: 10 maggio – 28 settembre 2025
Orari:
- Lunedì-venerdì: 9:30 – 19:30
- Sabato, domenica e festivi: 9:30 – 20:30
Contatti e biglietti: www.navigaresrl.com
Per le immagini
- Consigliato: Foto delle ceramiche di Picasso, immagini di manifesti originali, scatti d’epoca dell’artista a Vallauris
- Didascalia esempio: “Picasso a Vallauris durante la lavorazione delle sue ceramiche – foto Villers, 1957”
- Alt text suggerito: “Opera ceramica originale di Picasso esposta a Napoli”
Meta descrizione
“Napoli ospita la mostra Picasso. Il linguaggio delle idee: oltre 100 opere tra ceramiche, incisioni, manifesti e fotografie, dal 10 maggio al 28 settembre 2025.”
Tag SEO consigliati:
Picasso, mostra Napoli, opere Picasso, ceramiche Picasso, incisioni Picasso, arte Napoli, eventi culturali Napoli, Navigare Srl, arte contemporanea
Frase chiave principale:
Picasso mostra Napoli
In sintesi:
Un’occasione imperdibile per scoprire l’anima poliedrica di Picasso attraverso una selezione rara e preziosa di opere, tra ricordi napoletani e amicizie internazionali, nella splendida cornice della Basilica della Pietrasanta. Tutti i dettagli e le modalità di accesso su Navigare Srl.