La serie Luce dei tuoi occhi – Canale 5 – è ambientata a Vicenza, nel Veneto, in un’affascinante accademia di danza. Anna Valle è Emma Conti, étoile internazionale che vive a New York e che ha lasciato la sua città da ragazza per provare a dimenticare la morte di Alice, la bimba avuta da Davide (Bernardo Casertano), il grande amore della sua giovinezza.
Vicenza è la splendida città palladiana che si addice perfettamente alla personalità dell’attrice. Bella, elegante nei modi, riservata ed intensa. Classica. Città eattrice sono in perfetta sintonia.
Vicenza ha 111mila abitanti e sorge su fiumi e canali che ben vediamo nello sceneggiato, in scorci suggestivi, nei pressi dei ponti. I fiumi sono il Bacchiglione e Retrone. La città è ai piedi dei colli Berici. Vicenza è Palladio. Tutto quello che vedete alle spalle di Anna Valle è permeato dal geniale architetto del Cinquecento.
Vicenza è meta di turismo culturale per il suo patrimonio artistico ed è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco proprio per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio. 23 i monumenti palladiani nel nucleo urbano vicentino e 3 le ville della città progettati dal grande veneto (Padova 1508 – Maser, 1580), architetto, teorico dell’architettura e scenografo del tardo Rinascimento. Nello sceneggiato interpretato da Anna Valle si scorgono tanti elementi palladiani. L’architetto trasse ispirazione, attraverso i libri di Vitruvio, dalla possente ed elegante architettura greco-romana.
Vicenza, di fatto, è frutto di un fitta tessitura rinascimentale, sul versante imponente del Manierismo. Tra i monumenti maggiori, realizzati dal celeberrimo architetto, in questa città, la Basilica Palladiana, edificio pubblico – che ospitava contemporaneamente consiglio cittadino, tribunale e attività economiche – riedificato dal Palladio nel 1549 su una costruzione precedente. La cultura legata al teatro – quindi, in senso lato, anche alla danza, mondo al quale la figura di Anna Valle si riferisce, nello sceneggiato – trova ancora una firma palladiana nel Teatro olimpico, che costituisce l’ultimo, splendido progetto del divino architetto, ultimato dall’allievo Vincenzo Scamozzi. L’Olimpico fu il primo esempio di teatro stabile coperto dell’epoca moderna.