Archeologia. Emozione e scoperta. Cos’è lo strano oggetto trovato in un campo? A che cultura antica risale? Perché tranciato? Rispondono gli archeologi

Splende. Splende anche se sta lì sotto da mille anni. Un torciglione prezioso che viene preso tra le mani emozionate dal cercatore. La lavorazione è evidentemente molto antica. L’uomo segue le procedure prescritte dalla legge e porta il reperto al museo, dove viene datato e valutato.

Il ritrovamento è avvenuto nel 2025 grazie al detectorista Ronald Clucas. Il bracciale, tagliato per essere usato come pagamento, risale a circa mille anni fa e fu realizzato con una tecnica d’intreccio molto avanzata.


Un anniversario d’oro… con l’oro

Cinquant’anni di camminate e di segnali metallici, e poi il premio più ambito. Ronald Clucas, appassionato detectorista dell’Isola di Man, ha celebrato mezzo secolo di attività con un ritrovamento che ha del poetico: un raro frammento di bracciale vichingo in oro massiccio, finemente intrecciato.

Il manufatto, lungo appena 3,7 cm ma pesante ben 27,26 grammi, risale a circa il 1000-1100 d.C. e si distingue per la straordinaria tecnica con cui è stato realizzato: otto sottili barre d’oro intrecciate, una lavorazione che solo un orafo altamente qualificato poteva eseguire. Si tratta del primo oggetto d’oro mai trovato da Clucas, e uno dei più significativi reperti vichinghi emersi a Man.


Un oggetto raro e multifunzionale

Secondo Allison Fox, curatrice archeologica del Manx National Heritage, il bracciale aveva un valore che andava ben oltre quello estetico. Nell’Isola di Man dell’età vichinga, vigeva infatti un sistema economico doppio: monete e metalli preziosi a peso — come argento e oro — erano usati per acquistare beni e servizi.

Il bracciale è stato rifilato due volte, a conferma del suo impiego come “lingotto d’emergenza”: una prima volta per rimuovere la parte terminale decorativa (probabilmente il pomello più pesante), e una seconda per dividerlo quasi a metà. Non è chiaro perché il frammento sia stato sepolto: forse nascosto, perso, o offerto agli dei.

Oggi il bracciale è esposto al Manx Museum di Douglas, nella sezione dedicata alla cultura vichinga.


Dove si trova l’Isola di Man?

L’Isola di Man è una terra poco conosciuta ma di grande fascino. Si trova al centro del Mare d’Irlanda, tra l’Irlanda, la Scozia e l’Inghilterra settentrionale. Politicamente non fa parte del Regno Unito, ma è un possesso autonomo della Corona Britannica, dotato di proprio parlamento (Tynwald) e proprie leggi.

Nei secoli, la sua posizione centrale l’ha resa un punto nevralgico delle rotte marittime nordiche. A partire dal IX secolo, l’isola fu conquistata e colonizzata dai Vichinghi norvegesi, che qui si insediarono stabilmente, fondando una delle società vichinghe meglio integrate nel mondo anglosassone.


Chi erano i Vichinghi?

Chi erano davvero i Vichinghi? Naviganti, guerrieri, mercanti e poeti del Nord

Dietro l’immagine folclorica degli uomini con elmi cornuti – mai esistiti nella realtà – si cela una civiltà complessa, articolata, stratificata. I Vichinghi, attivi tra l’VIII e l’XI secolo, erano originari delle attuali Norvegia, Svezia e Danimarca, e si distinsero per una straordinaria mobilità marittima, che li portò a esplorare, commerciare, colonizzare e combattere lungo le coste d’Europa, fino al Medio Oriente e all’America del Nord.

L’etimologia di “Vichingo” e la distinzione sociale

Il termine “Vichingo” non definisce un popolo omogeneo, ma un’attività: il verbo norreno víkingr indica infatti il “fare scorrerie”, ma con il tempo finì per identificare quei guerrieri e mercanti del Nord impegnati in spedizioni marittime, spesso fuori dai confini della propria patria.

Non tutti i nordici erano vichinghi: la maggioranza della popolazione viveva nei villaggi, dedita all’agricoltura, alla pesca e all’artigianato. Solo una minoranza intraprendeva quelle spedizioni che avrebbero trasformato i popoli scandinavi in protagonisti della storia europea.

Pirati e colonizzatori? Una civiltà con molte sfaccettature

La visione tradizionale dei Vichinghi come feroci razziatori è in parte vera ma incompleta. Le cronache ecclesiastiche anglosassoni – spesso uniche fonti scritte – li dipingevano come demoni del Nord, portatori di fuoco e distruzione. Ma la realtà archeologica e numismatica restituisce un’immagine più ampia.

I Vichinghi furono anche:

  • Commercianti di largo raggio, capaci di creare reti tra le steppe del Volga e le isole britanniche;
  • Abili artigiani, maestri nell’oreficeria, nella lavorazione del legno e nel forgiare armi decorate;
  • Poeti e scald, custodi della memoria e creatori di epiche in versi;
  • Esploratori audaci, capaci di raggiungere l’Islanda, la Groenlandia e persino il Nord America (Vinland), ben prima di Cristoforo Colombo.

Il loro pantheon politeista era popolato da divinità come Odino, Thor, Freyja e Loki, e si reggeva su una concezione ciclica e guerriera della vita e della morte. Il Valhalla rappresentava la meta onorevole per chi moriva in battaglia.

L’economia del metallo e l’uso del peso come moneta

I reperti come il bracciale d’oro scoperto a Man ci parlano di un’economia non ancora monetaria in senso moderno, ma basata sul valore intrinseco del metallo. L’oro e l’argento erano tagliati in pezzi, pesati e scambiati in funzione della loro purezza. In molte aree vichinghe, soprattutto quelle insulari come l’Isola di Man, coesistevano due forme di pagamento: monete (spesso arabe o bizantine) e metalli lavorati o grezzi. I bracciali, dunque, non erano solo gioielli, ma portafogli portatili, strumenti di pagamento e riserve di valore.

Vichinghi e Isola di Man: un’alleanza millenaria

L’Isola di Man fu un punto strategico del dominio norreno. Colonizzata a partire dal IX secolo, divenne sede di un regno marittimo autonomo, con forti legami sia con l’Irlanda che con la Norvegia. Il parlamento locale, il Tynwald, affonda le sue origini proprio nel periodo vichingo, e sopravvive ancora oggi come una delle più antiche istituzioni parlamentari del mondo.

Numerosi toponimi dell’isola sono di origine norrena, così come molte strutture sociali e giuridiche. I Vichinghi non furono solo invasori: furono istituzionalizzatori di un nuovo ordine, capaci di fondere le loro leggi con quelle locali.



Un frammento che racconta una storia millenaria

Il piccolo bracciale d’oro, spezzato e sepolto mille anni fa, non è solo un reperto prezioso: è un testimone silenzioso della cultura vichinga, dell’economia medievale, e del legame duraturo tra gli uomini e i metalli.

È anche un omaggio perfetto a un cercatore instancabile, che ha atteso cinquant’anni per incontrare — letteralmente — l’oro della sua vita.


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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa