Archeologia emozione. Escursionisti notano strani segni sul terreno, durante una passeggiata. Archeologi verificano. Edifici romani? Cosa stanno trovando?

Gli archeologi hanno scoperto i resti di una villa romana e di edifici correlati durante gli scavi ai piedi di Wittenham Clumps, accanto al centro visitatori dell’Earth Trust – un’importante organizzazione benefica nel campo ambientale – in Gran Bretagna. Questi resti stanno a svelare la storia di una famiglia romano-britannica che visse e lavorò la terra tra il III e il IV secolo d.C. nell’Oxfordshire meridionale, a pochi chilometri dalla storica città di Abingdon e non lontano da Oxford. Il luogo, immerso tra boschi, colline dolci e campagne coltivate, è frequentato da escursionisti e famiglie, ed è proprio da un tracciato naturalistico che si è osservato per la prima volta lo strano disegno nel terreno.

Gli scavi – in corso, proprio in questi giorni – documentano la vita rurale nella Britannia romana. Resta ancora misteriosa la struttura di un grande edificio del tardo impero, che probabilmente univa funzioni residenziali con quelle agricole. L’indagine consente di recuperare oggetti d’uso quotidiano, come utensili da cucina o da lavoro, ma anche di documentare, in un angolo della ruralità britannica, delle abitudini e della cultura romana che si manifesta in tanti modi. Qui viene anche documentata la presenza dei primi cani da compagnia nella Britannia romana, una compagnia di animali di piccola taglia appositamente selezionati, attraverso incroci, che costituisce una consuetudine “romanissima”.


Un edificio romano mai visto prima
Un vuoto nel muro, una linea perfetta nella terra umida

Gli archeologi di DigVentures hanno annunciato il ritrovamento di un varco largo e definito, una vera e propria apertura monumentale nella “villa romana”. “Pensiamo di aver trovato una porta nell’enorme edificio romano che stiamo scavando – affermano – Ed è adeguatamente enorme! Peter e Hannah sono (e li vediamo nella foto, qui sotto – in piedi su entrambi i lati della porta – segnando un grande vuoto nel muro. La sua dimensione e la sua posizione potrebbero essere un nuovo indizio su cosa servisse questo edificio?”.


Ville romane in Britannia: un mondo diverso
Lusso rustico, funzioni miste e l’eco delle culture native

Le ville romane della Britannia non replicano pedissequamente i modelli dell’Italia o della Gallia. Sono spesso più sobrie, adattate alle condizioni climatiche e alle tecnologie locali. Meno mosaici, meno terme private, più attenzione alla produzione agricola. Molte ville della Britannia sono sobriamente bifunzionali: centro residenziale e centro produttivo al tempo stesso. Alcune assumono forme ibride, combinando l’architettura romana con elementi indigeni, come tetti di paglia, pareti in legno e decorazioni locali. Quella dell’Oxfordshire potrebbe essere una delle più complesse mai individuate nella regione.


Romanizzazione dell’Oxfordshire
Strade, ville, templi: l’eleganza della civiltà nel cuore d’Inghilterra

Durante la dominazione romana (dal 43 al 410 d.C.), l’Oxfordshire fu pienamente integrato nella rete amministrativa e agricola dell’Impero. La presenza di Dorchester-on-Thames, a pochi chilometri dal sito della villa, è fondamentale per comprendere il contesto: un vicus prospero, con tempio, mercato, botteghe e fattorie. L’area era attraversata da importanti strade romane che collegavano Londinium (Londra) a Corinium (Cirencester), e quindi a Glevum (Gloucester). Le ville erano disseminate nelle campagne, come centri del potere latifondista romano-britannico.


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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa