Nel comune di Atena Lucana (SA), durante le attività di sorveglianza archeologica condotte sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino (SABAP SA-AV), il personale della società Archeoservizi, guidato dal dott. Antonio Mesisca, ha portato alla luce due sepolture risalenti all’epoca tardo-romana. Lo scavo, effettuato nell’ambito della realizzazione di un elettrodotto dalla ditta Cargo, ha rivelato preziose tracce del passato, sotto la supervisione della funzionaria SABAP, dott.ssa Giovanna Baldo.

La prima tomba, solo parzialmente rimaneggiata, era coperta da tegole e custodiva un apparato scheletrico con pochissimi oggetti di corredo. La seconda risultava invece manomessa da precedenti lavori, ma sono stati comunque recuperati resti osteologici e alcuni frammenti della struttura tombale. Questi ritrovamenti suggeriscono che le due tombe potrebbero appartenere a un nucleo sepolcrale più esteso, da mettere in relazione con la frequentazione dell’area in epoca romana.
La stretta sinergia tra la SABAP SA-AV ed E-distribuzione ha senza dubbio contribuito ad arricchire il quadro delle testimonianze archeologiche del territorio, fornendo nuove informazioni sul passato di Atena Lucana e del Vallo di Diano.
Gli insediamenti romani ad Atena Lucana e nei dintorni
Atena Lucana si erge come un crocevia di civiltà, testimone di epoche che si intrecciano e lasciano impronte indelebili nel tessuto storico e culturale del territorio.
Le prime tracce di insediamenti umani risalgono al VII-VI secolo a.C., quando una vasta necropoli testimonia la presenza di una fiorente comunità greca. I reperti rinvenuti evidenziano intensi scambi culturali e commerciali con altre città della Magna Grecia.
Verso la fine del V secolo a.C., l’arrivo dei Lucani segna una svolta significativa. Queste popolazioni italiche non solo modificano l’assetto dell’insediamento, ma introducono anche cambiamenti culturali rilevanti, trasformando Atena in una delle dodici città-stato della loro confederazione.
La conquista romana nel III secolo a.C. integra Atena Lucana nell’orbita di Roma, conferendole lo status di municipium. Questo periodo rappresenta l’apice dello splendore per la città, che si arricchisce di infrastrutture pubbliche e monumenti. Le fonti attestano la presenza di templi dedicati a divinità come Cibele, Giove, Esculapio ed Ercole, oltre a numerose terme e un anfiteatro, segni tangibili di una comunità prospera e ben integrata nel tessuto dell’Impero Romano.
La presenza romana è ulteriormente attestata da numerose epigrafi funebri e onorarie, alcune delle quali sono state reimpiegate negli edifici della cittadina. Un itinerario epigrafico, corredato da pannelli esplicativi, permette ai visitatori di immergersi nella storia romana di Atena Lucana, partendo da una stele funeraria romana sovrapposta all’emblema comunale.
Nei dintorni, il Vallo di Diano offre ulteriori testimonianze dell’epoca romana. Insediamenti come Grumentum ed Eraclea fioriscono in questo periodo, caratterizzati dalla presenza di terme e necropoli monumentali. Questi siti, insieme ad Atena Lucana, formano un tessuto connettivo che racconta la diffusione e l’influenza della cultura romana nell’area.
In sintesi, Atena Lucana e i suoi dintorni rappresentano un palinsesto storico-archeologico di inestimabile valore. Ogni strato del suo sottosuolo racconta storie di popoli, conquiste e integrazioni culturali, rendendo questo borgo un autentico scrigno di memorie da esplorare e preservare.