Archeologia. Scavano clandestinamente nel giardino di casa e scoprono un magnifico mosaico. Arriva la polizia. Chi è la splendida donna nel tondo? Perché tanto sfarzo? Rispondono gli archeologi

A Zile – l’antica Zela, teatro della celebre frase “Veni, vidi, vici” pronunciata da Giulio Cesare nel 47 a.C. – una scoperta archeologica ha recentemente attirato l’attenzione di studiosi e appassionati di storia. Un mosaico romano, risalente a circa 2.000 anni fa, è emerso durante uno scavo non autorizzato in una proprietà privata, situata a circa 200 metri dall’antico teatro romano della città.

Le autorità turche, intervenute prontamente, hanno sequestrato l’opera e arrestato due individui coinvolti nell’escavazione illegale. Il mosaico, di dimensioni considerevoli e in buono stato di conservazione, raffigura una figura femminile con l’iscrizione greca “ΤΡΥΦΗ” (Tryphe), simbolo di lusso e raffinatezza nella cultura greco-romana.


Zile: crocevia di civiltà e custode di memorie antiche

Zile, conosciuta nell’antichità come Zela, vanta una storia millenaria che affonda le radici nel periodo ittita, quando era chiamata Anziliya. La città ha attraversato numerose epoche storiche, divenendo un importante centro durante l’Impero Romano. Proprio qui, Giulio Cesare sconfisse Farnace II del Ponto, pronunciando la celebre frase che ancora oggi riecheggia nei libri di storia.

Oltre al teatro romano, Zile ospita un castello, tombe rupestri e tunnel terrazzati, testimonianze tangibili della sua importanza strategica e culturale nel passato. La recente scoperta del mosaico di Tryphe aggiunge un ulteriore tassello al ricco mosaico storico della città, offrendo nuovi spunti di riflessione sulla vita quotidiana e le aspirazioni estetiche dei suoi antichi abitanti.


Tryphe: personificazione del lusso nell’immaginario greco-romano

La figura di Tryphe, rappresentata nel mosaico di Zile, incarna un concetto culturale profondamente radicato nella società greco-romana. Originariamente connotata negativamente come simbolo di mollezza e indulgenza, Tryphe venne successivamente rivalutata durante il periodo ellenistico, assumendo un significato positivo legato alla raffinatezza, al piacere e alla vita agiata.

In ambito artistico, Tryphe è spesso raffigurata come una donna elegante, adornata con gioielli e abiti sontuosi, talvolta in compagnia di Bios (la Vita), come testimoniano mosaici rinvenuti ad Antiochia e Tarsus. Queste rappresentazioni allegoriche simboleggiano l’ideale di una vita vissuta nel piacere e nell’armonia, valori apprezzati dalle élite dell’epoca.


Il mosaico di Zile: testimonianza di un’epoca di splendore

Il mosaico scoperto a Zile si inserisce in questo contesto culturale, offrendo una preziosa testimonianza dell’estetica e dei valori della società romana. La presenza di Tryphe in un contesto domestico suggerisce il desiderio dei proprietari di esprimere il loro status sociale e la loro adesione agli ideali di eleganza e piacere.

Dal punto di vista tecnico, il mosaico presenta una raffinata lavorazione, con tessere di pietra e vetro disposte con maestria per creare effetti di profondità e realismo. Questa attenzione al dettaglio riflette la perizia degli artigiani dell’epoca e la volontà dei committenti di circondarsi di opere d’arte che celebrassero il loro gusto e la loro posizione sociale.


Conclusioni: tra tutela del patrimonio e valorizzazione culturale

La scoperta del mosaico di Tryphe a Zile rappresenta un’importante opportunità per approfondire la conoscenza della cultura e dell’arte romana in Anatolia. Allo stesso tempo, pone l’accento sulla necessità di proteggere il patrimonio archeologico da attività illecite che rischiano di compromettere la conservazione e lo studio di reperti di inestimabile valore.

Iniziative di valorizzazione e promozione del sito, come l’estensione degli scavi ufficiali e la creazione di percorsi museali, potrebbero contribuire a trasformare Zile in una meta di interesse culturale e turistico, offrendo al pubblico l’opportunità di riscoprire le meraviglie di un’antica città che ancora oggi ha molto da raccontare.


Glossario: Tryphe

Tryphe (Τρυφή): Termine greco che significa “lusso”, “raffinatezza” o “vita agiata”. Nella cultura greco-romana, Tryphe era spesso personificata come una figura femminile che incarnava l’ideale di una vita vissuta nel piacere e nell’eleganza. La sua rappresentazione in mosaici e altre opere d’arte serviva a comunicare valori di status sociale e benessere.


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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa