Un gioiello dorato avvolto nel mistero. Un metaldetectorista e una scoperta che affonda le radici nella corte Tudor. Quali segreti nasconde uno scintillante pendente a forma di cuore? Un passo in avanti nella nostra comprensione della storia?
Il metal detector emette un suono acuto e netto. “E’ un oggetto sicuramente d’oro”, dice il protagonista di questo ritrovamento. Le mani passano al setaccio le zolle rimosse in precedenza dalla piccola vanga in dotazione al metaldetectorista. Lo scintillio di qualcosa di splendido svela un ritrovamento emozionante.
Il ritrovamento inaspettato: Warwickshire
Scoperto nelle tranquille campagne del Warwickshire, come riporta il gruppo Friends of Sheffield Manor Lodge il pendente d’oro ha riportato alla luce un frammento di storia dall’inestimabile valore. Era uno di quei giorni ordinari per il metal-detectorista, ma la segnalazione corretta al Finds Liaison Officer del Portable Antiquities Scheme, gestito dal Birmingham Museum Trust, ha trasformato quell’occasione in una straordinaria avventura archeologica. Lo scavo condotto da Historic England presso il sito ha confermato l’importanza del monile: il luogo di ritrovamento, pur non rivelando altri reperti simili, getta luce sulle relazioni storiche e sociali della corte Tudor durante il primo Cinquecento inglese.
Un gioiello raro e affascinante
Il pendente d’oro, datato tra il 1509 e il 1533 d.C. e collocabile probabilmente attorno al 1521, è un capolavoro di oreficeria. È attaccato a una catena d’oro di 75 maglie, impreziosita da un elemento con smalti decorativi che rappresenta una mano. Sul fronte, si staglia un motivo floreale che intreccia la rosa Tudor rossa e bianca con un albero di melograno, simbolo distintivo di Caterina d’Aragona. Alla base, l’iscrizione decorativa + TOVS + IORS, un raffinato gioco di parole che richiama il termine francese “per sempre”. Il retro non è meno suggestivo, presentando le lettere intrecciate H e K – iniziali di Enrico VIII e Caterina – realizzate in scrittura lombardica e collegate da un nastro.

Un contesto storico di prestigio
Questo sofisticato monile potrebbe essere stato prodotto con rapidità, forse per commemorare un evento come una giostra reale a Greenwich nel 1521, dove analoghi motivi decorativi adornavano i bardamenti da cavallo. Progettato per celebrare l’unione reale o come premio per un partecipante, il pendente testimonia il prestigio della dinastia Tudor.Una celebrazione che univa ostentazione regale e lealtà. L’ipotesi prevalente è che questo oggetto rappresentasse un premio di prestigio o un ornamento per partecipanti illustri, testimonianza del fasto e della complessità della corte Tudor.
Il gioiello, parte del Treasure Annual Report e del Portable Antiquities Scheme Annual Report del British Museum, si inserisce in una lunga lista di tesori contemporanei che ispirano fascino e studi approfonditi.

Il pendaglio Tudor e il suo significato storico
La scoperta di Warwickshire accende i riflettori sulla vita, la cultura e le celebrazioni del periodo Tudor. Oggetti come questo consentono non solo uno sguardo diretto agli elementi artistici di corte, ma anche un’analisi delle dinamiche politiche e personali. Com’è cambiata la nostra percezione storica grazie a queste scoperte?
Accanto al pendaglio, la banca dati del Portable Antiquities Scheme contiene oltre un milione di oggetti ritrovati, creando un mosaico dettagliato della vita nell’Inghilterra medievale. Per esempio, nel 2021, sono state riportate 8.113 scoperte solo nel Gloucestershire, seguiti da altre migliaia in Suffolk e Lincolnshire. Ogni reperto narra una storia unica, contribuendo a un quadro sempre più dettagliato del nostro passato.
Il legame tra Enrico VII e Caterina d’Aragona è di natura politica e familiare, strettamente intrecciata alle vicende dinastiche dell’epoca Tudor.
Caterina d’Aragona (1485-1536), figlia di Ferdinando II d’Aragona e Isabella I di Castiglia, era originariamente destinata a sposare il figlio primogenito di Enrico VII, Arturo Tudor, principe di Galles, nell’ambito di un’importante alleanza dinastica tra l’Inghilterra e la Spagna. Questo matrimonio aveva lo scopo di rafforzare i legami politici tra le due nazioni e consolidare il potere dei Tudor appena saliti al trono dopo la Guerra delle Due Rose.
Il matrimonio con Arturo Tudor fu celebrato il 14 novembre 1501, ma durò pochissimo: Arturo morì il 2 aprile 1502, presumibilmente per una malattia. La sua morte lasciò Caterina vedova a soli 16 anni. Per evitare di perdere l’alleanza con la potente Spagna e mantenere il legame tra le due case regnanti, Enrico VII pianificò il matrimonio di Caterina con il suo secondo figlio maschio, il futuro Enrico VIII.

Matrimonio e questioni politiche
Tuttavia, il matrimonio tra Caterina ed Enrico VIII richiedeva una dispensa papale, poiché Caterina era stata la moglie del fratello di Enrico. Secondo la legge canonica, questo poteva rappresentare un impedimento. Caterina dichiarò durante le trattative che il suo precedente matrimonio con Arturo non era stato consumato, permettendo al papa Giulio II di concedere la dispensa necessaria. Il matrimonio tra Caterina ed Enrico VIII fu celebrato nel 1509, poco dopo l’ascesa di Enrico al trono in seguito alla morte di Enrico VII.
In sintesi, il legame tra Enrico VII e Caterina d’Aragona si fonda sul ruolo di Enrico VII come mediatore e stratega dinastico, determinato a garantire la stabilità della dinastia Tudor attraverso le nozze politicamente vantaggiose di Caterina prima con Arturo e poi con Enrico VIII.
Gli intrecci tra storia e modernità nel XXI secolo
Oltre all’indiscutibile valore scientifico, il pendaglio di Enrico VIII e Caterina d’Aragona dimostra l’importanza della cooperazione tra pubblico, istituzioni e tecnologia. Grazie al Treasure Act del 1996, ritrovamenti come questo vengono registrati e analizzati, offrendo materiale prezioso per musei e studiosi.
Ora visibile presso il British Museum, il pendaglio Tudor è un ponte visibile e tangibile tra la modernità e la magnificenza di un tempo ormai lontano.