Archeologia. Trovano un pertugio, poi un corridoio, poi una porticina. Entrano. Ed ecco cosa trovano. Primo sopralluogo. A che epoca risale? Perché tanti stili mischiati? Le prime ipotesi

Nessuno aveva visto, quel corridoio. Tra cortile e giardino. Era piano di detriti e di materiali di scarto. Così si sono fatti strada nel dromos, il camminamento e sono entrati in un sepolcro oscuro. Sono stati accolti da un uomo che aveva perso il volto, e che, nel bassorilievo, stava sdraiato poggiandosi su cuscini e tenendo in mano offerte votive. Sotto, la lastra del sepolcro. Attorno, decorazioni consunte dal tempo, che sembrano rinviare all’iconografia romana, reinterpretata da un linguaggio provinciale. Ma chissà. Le indagini sono ancora in corso.

Nel cuore della città di Şanlıurfa, nella Turchia sudorientale, una scoperta archeologica ha riacceso l’interesse per il passato millenario della regione. Il governatore della città, Hasan Şıldak, ha annunciato, in queste ore, attraverso i suoi canali social il rinvenimento di una tomba rupestre situata nel cortile di un’abitazione nel quartiere di Eyyübiye. La tomba è stata immediatamente catalogata nell’ambito del progetto di Inventario Culturale della regione, contribuendo così alla preservazione del ricco patrimonio archeologico dell’area.

Caratteristiche della tomba rupestre

La tomba appena scoperta è caratterizzata da una struttura monocamerale scavata nella roccia. Gli archeologi hanno individuato diverse decorazioni e rilievi che rendono questo sito particolarmente affascinante. Tra le caratteristiche più sorprendenti, vi sono:

  • Un rilievo raffigurante un uomo sdraiato sul fianco sinistro, situato su una delle pareti della camera sepolcrale.
  • Due figure femminili alate scolpite negli angoli opposti della stanza, un elemento iconografico che potrebbe richiamare figure protettrici o divinità legate al culto funebre. Le figure sembrano angeli in preghiera, nei pressi di una balaustra, motivo che ritornerà nell’iconografia dell’Annunciazione. Ma pure rinviano agli eroti della tradizione romana.
  • Altri rilievi distribuiti nelle varie parti della camera, il cui significato è ancora oggetto di studio.
  • Il sepolcro pare assai particolare poiché unisce elementi stilistici e cultuali che potrebbero apparire eterogenei se non contraddittori. In esso paiono unirsi elementi sincretici del mondo romano e del mondo orientale. Forse con riferimenti al Cristianesimo nascente? Oppure il sepolcro fu utilizzato in epoche successive, forse come chiesetta rupestre?

All’interno della tomba, sull’ingresso, è stata inoltre rilevata un’iscrizione dipinta con ocra rossa. Tuttavia, a causa dei danni subiti nel tempo, il testo risulta attualmente illeggibile e richiederà ulteriori analisi per essere decifrato.

L’importanza delle tombe rupestri di Şanlıurfa

Şanlıurfa è una delle città più antiche della Mesopotamia settentrionale e ha conservato numerose testimonianze del suo glorioso passato. Le tombe rupestri della regione rappresentano un importante documento storico, in quanto forniscono informazioni preziose sulle pratiche funerarie e sulla cultura artistica delle civiltà che si sono susseguite nel corso dei millenni.

La datazione precisa della tomba recentemente scoperta è ancora incerta, ma le tombe rupestri della zona sono generalmente attribuite a due periodi principali:

  • Il periodo neo-ittita (IX-VII secolo a.C.), in cui l’influenza delle civiltà anatoliche e mesopotamiche ha lasciato una forte impronta nell’arte e nell’architettura funeraria.
  • L’epoca romana (I-IV secolo d.C.), quando la regione era parte dell’Impero Romano e le tombe rupestri venivano decorate con elementi artistici di matrice greco-romana.

I rilievi: una finestra sul passato

Le decorazioni presenti nella tomba offrono uno spaccato delle credenze, delle pratiche religiose e della società dell’epoca. Le iconografie riscontrate nelle tombe rupestri di Şanlıurfa si distinguono per una serie di motivi ricorrenti:

Figure umane

Le raffigurazioni di uomini e donne, spesso vestiti con abiti tipici del tempo, offrono dettagli sulle gerarchie sociali e sugli stili di vita dell’epoca. L’uomo raffigurato nella tomba appena scoperta potrebbe essere il defunto stesso, rappresentato in una posa di riposo che richiama le tradizioni funerarie mesopotamiche.

Figure animali

Gli animali sono un altro elemento frequente nei rilievi tombali, spesso legati alla caccia o a simbolismi religiosi. Nelle tombe di Şanlıurfa, le raffigurazioni di animali potrebbero essere collegate a credenze relative alla protezione dell’anima del defunto nell’aldilà.

Temi mitologici

L’arte funeraria di molte culture antiche include riferimenti a divinità e creature mitologiche. Le due figure femminili alate potrebbero rappresentare esseri soprannaturali incaricati di vegliare sul defunto o di accompagnarlo nell’oltretomba.

Motivi vegetali e geometrici

Le decorazioni con elementi naturali e geometrie sono comuni nelle tombe dell’area anatolica e mesopotamica. Questi motivi spesso richiamano il ciclo della vita e la continuità tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Quali saranno i prossimi passi?

Gli archeologi e gli esperti locali continueranno a condurre ricerche per determinare con maggiore precisione l’epoca della tomba e il significato dei suoi rilievi. La decifrazione dell’iscrizione potrebbe fornire indizi preziosi sull’identità del defunto e sul contesto storico della sepoltura.

Questa scoperta sottolinea ancora una volta l’importanza di Şanlıurfa come crocevia culturale tra l’Anatolia, la Mesopotamia e il Levante. Le tombe rupestri della regione non sono solo vestigia del passato, ma autentiche testimonianze di una storia che continua a emergere dalla roccia, rivelando segreti millenari e arricchendo la nostra comprensione delle antiche civiltà che hanno abitato queste terre.

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa