La carenza di elementi tecnologici, nelle civiltà pre-industriali, può provocare qualche errore nella datazione di un reperto, specie se, in epoche successive, si sviluppò un certo citazionismo rispetto al passato. La ri-datazione dell’ampio relitto è stata comunicata in queste ore, quando sono stati presentati i risultati di uno studio.

Un relitto rinvenuto al largo delle coste della Svezia, inizialmente ritenuto appartenere all’epoca vichinga, si è rivelato essere qualcosa di completamente diverso: una nave risalente al XV secolo, costruita secondo una tecnica rivoluzionaria per il tempo.
Un enigma sommerso
Il relitto in questione, ora denominato “Vrak 5”, è uno dei cinque ritrovati nelle acque vicino al villaggio costiero di Landfjärden, circa 20 miglia a sud di Stoccolma. Questi relitti erano noti fin dal XIX secolo e si pensava appartenessero a navi vichinghe (793-1066 d.C.). Tuttavia, recenti studi condotti dagli archeologi marittimi del museo dei relitti di Stoccolma, il Vrak, hanno rivelato una realtà sorprendente.
Mentre quattro dei relitti sono stati datati tra il XVII e il XVIII secolo, Vrak 5 si è dimostrato molto più antico, risalente a un periodo compreso tra il 1460 e il 1480. La scoperta è stata annunciata dal curatore del museo e responsabile del progetto, Håkan Altrock.
Le caratteristiche di Vrak 5

L’imbarcazione misura circa 35 metri di lunghezza e 10 metri di larghezza, con una struttura ancora ben conservata. La sua poppa si erge dal fondale marino e conserva sia il dritto di poppa che il timone in posizione verticale, un dettaglio che ha stupito gli archeologi. Tuttavia, l’aspetto più significativo di questa scoperta è la tecnica costruttiva della nave.
A differenza delle tradizionali navi nordiche, costruite con la tecnica “clinker”, Vrak 5 presenta una struttura realizzata con il metodo “carvel”. Questo stile, importato dal Mediterraneo e diffusosi nel Nord Europa nel XV secolo, prevede che le assi dello scafo siano affiancate a filo tra loro, creando una superficie liscia e omogenea. Questo metodo consentiva di rinforzare lo scafo con una struttura interna più solida, rendendo le navi più resistenti e adatte a trasportare cannoni.
La transizione dal metodo clinker al carvel segna un momento cruciale nella storia della cantieristica navale europea, poiché ha permesso la costruzione di navi più robuste e adatte alla guerra e al commercio oceanico. Il passaggio avvenne proprio nel XV secolo, e la scoperta di Vrak 5 offre una prova concreta di questa rivoluzione navale nel Nord Europa.
La rilevanza storica di Vrak 5
Secondo Altrock, Vrak 5 rappresenta un anello di congiunzione tra la cantieristica medievale e quella moderna. La nave potrebbe aver svolto un ruolo cruciale nelle rotte commerciali e militari della Svezia del Rinascimento. Per questo motivo, gli archeologi stanno cercando di ottenere finanziamenti per uno scavo approfondito del relitto, che potrebbe rivelare ulteriori dettagli sulla sua storia e funzione.
Un’analisi dendrocronologica ha inoltre stabilito che il legname utilizzato per la costruzione della nave proviene dalla regione meridionale di Kalmar o dalla vicina Blekinge. Questa scoperta suggerisce che la nave sia stata costruita in un cantiere svedese, un dato significativo per la storia della marineria scandinava.
Documentazione e tecnologie di ricerca
Per studiare il relitto, gli archeologi hanno utilizzato tecniche avanzate, tra cui la fotogrammetria, che permette di creare modelli tridimensionali dettagliati a partire da fotografie digitali. Questi modelli, ora disponibili online, consentono di esplorare il relitto virtualmente e analizzarne le caratteristiche strutturali senza interferire con il sito archeologico.