Ricerche sistematiche, con strumentazoni di rilievo, erano in corso a Cosenza, nei pressi del letto del fiume Busento, dove secondo narrazioni leggendarie, sarebbe stata scavata la tomba del re dei Visigoti Alarico, dotata, si dice, di un ricco corredo funebre, in parte composto da quelle 25 tonnellate d'oro e 150 d'argento che era il tesoro accumulato dalla popolazione barbarica, durante l'invasione e il sacco di Roma. Alarico, nel 410, dopo aver devastato la capitale dell'impero, scendeva a Sud, alla ricerca di grano per sfamare il proprio popolo e si accingeva ad attraversare il mare, diretto in Africa, quando, a Reggio Calabia, fu bloccato da tempeste che avevano distrutto le prime imbarcazioni che avevano tentato la partenza
Ogni dipinto svela una visione progettuale di matrice razionale , creando con l’utilizzo della singola parola una nuova figurazione astratta, dove le lettere vivacemente colorate, si dispongono sulla tela con libera inventiva, intersecandosi, sovrapponendosi, incastrandosi l’una nell’altra, con un processo di astrazione che approda ad una nuova identità di puri colori e geometrismi.
Questa nuova visione va intesa non come mera illustrazione di un’idea ma come ricerca che intende inglobare, nella forma e nel colore, il mio nuovo modo di concepire il reale e quindi l’arte
Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger, la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger, la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
Fu proprio seguendo i canoni rinascimentali che Mario Buccellati, definito da Gabriele d’Annunzio, di cui fu amico e sodale, il ‘Principe degli orafi’, creava le sue opere, reinterpretandole in modo assolutamente personale, unico e facilmente riconoscibile. A lui, va assegnato il merito di aver fatto conoscere lo ‘stile Buccellati’ capace di diventare un mito dell’arte orafa, apprezzato dai membri delle case regnanti, da pontefici e uomini di cultura.
VAN GOGH NELLA VILLA DEI CAPOLAVORI. La sedia di Vincent: ritratto di una struggente (disperata) umanità è la mostra alla Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo di Parma, visitabile fino all’8 dicembre 2015
VAN GOGH NELLA VILLA DEI CAPOLAVORI. La sedia di Vincent: ritratto di una struggente (disperata) umanità è la mostra alla Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo di Parma, visitabile fino all’8 dicembre 2015
Il fotografo finalista del Nocivelli: "Quella forma di vita compare dietro un angolo, attraversa la strada lasciando un'ombra che somiglia ad un’impronta. Essa stessa è oscura. E' sfumata, visibile solo per pochi secondi e poi scompare tra le luci artificiali e il buio.
Sono vite di passaggio, quelle che non si notano neppure. In questo scatto le vite di passaggio sono due: quella dell'uomo che pedala e la mia. Le linee della vita si sfiorano in uno sguardo e la fotografia mostra quel punto di contatto, nello spazio e nel tempo".
Rende un incontro casuale, un atto di fede, evidenziando la complessità di un mondo in cui le vite di passaggio hanno continui intrecci, e condividono istanti inconsapevolmente.
Raffinati espedienti e geniali trucchi ottici figli d’una perfetta conoscenza scientifica. Ma anche fantastiche incursioni nell’universo della visione ingannevole, alla ricerca delle immagini ospitate entro i contorni d’una natura zoomorfa. Quando un quadro nasconde presenze clandestine
5250 euro in palio per il Premio internazionale Ghidoni - tema libero -, organizzato dal Comune di Ospitaletto, e una mostra per i finalisti, che avranno la possibilità di agganciare o di rafforzare la propria presenza in un importante circuito, quello della critica e della storia dell'arte nell'ambito della scultura. Presidente di una giuria formata da specialisti di rilevanza nazionale, è Alfonso Panzetta