Impressionismo

Fai clic ed entra nel campo di papaveri di Monet fino a vedere il più piccolo filo d'erba. Perché il rosso?

Lievi, effimeri, delicati, cangianti, estremamente sensibili ai colpi di vento. E soprattutto, rossi.  Abbiamo visto, in alcuni articoli precedenti, quanto Monet cercasse valori ottici cangianti, da fermare sulla tela. E così fu con i papaveri, con una motivazione addizionale. La pittura di paesaggio, con vedute naturali, risente normalmente della mancanza del rosso, che esiste, a livello di stesura pittorica sottostante nella forma composita di arancione o marrone. Ma le vedute naturali non si presentano mai vivide e uno dei motivi è proprio la mancanza del rosso intenso, dato quasi a corpo. Sappiamo che, per ovviare a questa carenza ottica. Turner, durante il vernissage di una mostra, aggiunse una boa rossa a una marina con navi, proprio per accendere il dipinto.  E che in tanta pittura di paesaggio con figure, dell'Ottocento, gli artisti inserivano piccoli personaggi -  macchiette - tra i quali, spesso, ce n'era uno con il cappello rosso. Questo proprio con il fine di contrastare il verde. Ora possiamo osservare, da qui con la "lente magica" le  Champ de coquelicots, 1881 58 × 79 cm Musée Boijmans Van Beuningen (Rotterdam)

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Renoir e la neve. La gioia della luce calda, l’insofferenza per il gelo. La tecnica

Come Monet e molti altri impressionisti, Renoir lavorava en plein air, davanti al soggetto naturale, all'aria aperta, ma a differenza di Monet, che appariva ai suoi vicini o ai passanti come un uomo siberiano coperto di neve e trapuntato dal ghiaccio, Renoir rifuggiva le temperature fredde, sognava il Sud della Francia dal clima mite e odiava starsene coi piedi nella neve per accordare la propria tavolozza ai colori naturali dell'inverno

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I treni di Monet. Neve e fumi. Perchè li dipinse? E che significato hanno nell'Impressionismo? Il video

Nel quadro in copertina avvertiamo, senza rendercene immediatamente conto, la verità sensoriale della scena. Sentiamo il freddo umido della neve e il calore odoroso di carbone della macchina, rabbrividiamo per la galaverna sugli alberi, ci consoliamo a fronte dei fari gialli del treno, che forano un paesaggio greve di foschia. Fari e fumo che entrano in contrasto, nel nostro orizzonte sensoriale, con l'acciaio freddo, incrostato di ghiaccio, disumano, della locomotiva e del convoglio.
Monet dipinse diverse volte i treni sia nell'atmosfera vagamente turneriana della stazione di Saint Lazare che all'aperto, cogliendo soprattutto vapori e fumi e introducendo il movimento nei paesaggi immoti.

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Perchè Renoir dipingeva con i colori gioiosi della porcellana di Limoges? Cosa significa paletta?

Per paletta o tavolozza nella storia dell'arte si intendono, appunto, i colori principali che vengono utilizzati dall'artista. Le tavolozze sono diverse, generalmente, da pittore a pittore, poichè i colori base preparati prima di dipingere, differiscono. Allora torniamo alla tavolozza di Renoir. Egli la la prepara con le stesse tinte di un decoratore di ceramiche di Limoges. Non è un caso che Renoir abbia dentro di sé quei colori che, in quegli anni, dominavano la decorazione della porcellana francese.

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Guillaumin – L’impressionista più povero vinse 100mila franchi alla lotteria. “Ottimo, ora potrò dipingere il mare”

Armand Guillaumin, il cui nome e la cui arte non sono certamente fra i più conosciuti e celebrati nel gruppo degli impressionisti, merita comunque nella nostra breve panoramica un posto di tutto rilievo. Un video e le quotazioni delle sue opere

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Lo stile di Monet. Capire in pochi secondi

Ciò che differenzia i pittori impressionisti dai pittori accademici della fine dell'Ottocento è una maggiore sintesi - pennellate più rapide, minor stesure sovrapposte, minori dettagli a fuoco - e un'attenzione profonda a quello che un tempo era considerato un bozzetto e che loro presentano come opera finita, ponendo molta cura nell'osservazione della luce e dei valori atmosferici e cromatici e all'attimo che fugge. Sostanzialmente lo scandalo impressionista - perchè inizialmente fu tale - fu quello di esporre un appunto visivo come un'opera finita

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Perchè i macchiaioli furono annientati dagli impressionisti?

Con la celebre frase “Buonanotte, signor Fattori!” Roberto Longhi sanciva la “condanna” dell’Ottocento italiano. Eppure i Macchiaioli non furono inferiori ai colleghi Impressionisti. Pagarono cara, semmai, la perduta centralità in ambito artistico del nostro Paese rispetto alla Francia. Oggi, rivalutarli è un dovere condiviso

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Edgard Degas quotazioni gratis – Storia e immagini dei pastelli con ballerine

Schivo, ombroso, aperto ai temi della modernità, l'artista percorre una strada parallela a quella degli impressionisti, senza condividerne i temi portanti. Ai vasti ambienti naturali o alle vedute ariose dell'Impressionismo, intrisi - generalmente - dalla luce naturale, colta in un istante.- Degas (1834-1917) preferisce ambienti chiusi e visioni ravvicinate del soggetto umano - in particolare, donne e ballerine -, opere che presuppongono un approccio disegnativo

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Il raggio meraviglioso dell'istante. Perchè la pittura dell'Ottocento è "attimo fuggitivo"

L’istante degli impressionisti - che viene rafforzato, in termini di linguaggio, dalla diffusione della fotografia, in grado di bloccare l’azione in un preciso, irripetibile punto sulla linea del tempo - risulta collegato alla concezione del transito inesorabile di quest’ultimo e alla caducità di un mondo che non può più offrire la consolazione dell’abbraccio finale con Dio. Al pittore impressionista spetta pertanto il ruolo di eternare il transitorio. Di osservare anche i minimi segmenti gioiosi del mondo, includendoli nel quadro di una folgorante memoria

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Gustave Caillebotte quotazioni gratis

Gustave Caillebotte nasce a Parigi il 19 agosto del 1848 da una ricca famiglia di commercianti tessili e, grazie alla notevole eredità ricevuta alla morte del padre nel 1876 potrà dedicarsi a tempo pieno alla pittura.
Egli utilizza per le sue opere i tagli arditi della fotografia ed è attratto dai soggetti delle nuova città, dall’individuo moderno dei suoi abiti, nelle sue abitudini sociali, in casa sua e per strada. Restò sempre fondamentalmente legato alla sua prima impostazione realista, cui seppe sovrapporre però il senso vivo del colore e della luce appreso dagli impressionisti

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