La mattina è iniziata come tante. Macchine in fila, pendolari stanchi, il profilo gotico del teatro che assiste impassibile. Poi, all’improvviso, l’asfalto ha ceduto.

Un vuoto. Una voragine oscuro si è aperta nel cuore nobile di York, davanti allo storico Theatre Royal, proprio dove le eleganti facciate georgiane raccontano storie di moda, potere e raffinatezza ottocentesca. Ma quella voragine ha scoperchiato qualcosa di più profondo. Qualcosa che affonda nei secoli.
Una fenditura nella modernità. Uno squarcio nel tempo.
E sotto, tra le macerie, le prime ipotesi: “Potrebbe essere la fortezza di Eboracum”.
Lo sconcerto e il fascino
Un vuoto tra le ruote: e se non fosse solo un cedimento?
La notizia si è diffusa rapidamente tra residenti e turisti: una voragine, nel bel mezzo della trafficata St Leonard’s Place, ha costretto alla chiusura di una corsia. I tecnici del Comune sono intervenuti con urgenza. Ma ciò che ha subito colpito gli archeologi, accorsi sul posto, è stata la struttura delle pietre emerse, la geometria antica, il senso di ordine che affiorava dal caos.
Nessuna rete fognaria recente, nessuna tubazione moderna.
Quelle pietre parlavano una lingua più antica. Una lingua di calce e legione.
L’ipotesi prende forma
Un frammento dell’antico ospedale di St Leonard? O qualcosa di ancora più remoto?
Gli archeologi hanno avanzato un’ipotesi iniziale prudente ma affascinante: i resti potrebbero appartenere all’antico ospedale medievale di St Leonard, attivo tra il XII e il XIII secolo, uno dei più grandi dell’Inghilterra settentrionale. Questo colosso della carità e della medicina, che si estendeva fino all’attuale Museo Gardens, era già noto per i suoi dormitori, i chiostri, le cucine, i reparti per uomini e donne separati.
Eppure… qualcosa non tornava. Alcune sezioni del muro rinvenuto erano troppo antiche. Troppo lisce, troppo “romane”.
Eboracum sotto i piedi
La legione VI, l’imperatore, Costantino: la città sepolta che non smette di parlare
York, in epoca romana, si chiamava Eboracum ed era una delle capitali della Britannia. Fondata nel 71 d.C., ospitava la potente Legio VI Victrix, incaricata di controllare il nord dell’isola. Qui morì Settimio Severo, qui Costantino il Grande fu proclamato imperatore nel 306. La città fortificata, con i suoi accampamenti ordinati, le terme, i templi e i fori, si sviluppava dove oggi sorgono le case, le strade e i teatri di York moderna.
I ritrovamenti emersi dalla voragine potrebbero essere parte del complesso militare romano o di strutture civili sopravvissute sotto strati di trasformazione: prima l’ospedale medievale, poi il Royal Mint in epoca post-riforma, infine il quartiere elegante ottocentesco.
Il romanzo delle pietre
Dall’ospedale medievale al quartiere georgiano: tre città in una sola strada
Nel 1836 l’intera zona fu completamente ridisegnata. Le vecchie strutture del Mint Yard – cortili, stalle, magazzini – vennero abbattute per fare spazio a un nuovo impianto urbano, degno del rango della nascente borghesia vittoriana. Ma i resti più antichi furono inglobati. Il lastricato romano servì da base per le nuove strade. I muri medievali furono ricoperti e dimenticati.
E così la strada elegante divenne un palinsesto urbano, un libro di pietra scritto su tre livelli: romano, medievale, moderno.
La voragine del giugno 2025 ha scoperchiato una pagina di quel libro.
Il tempo della scienza
Documentazione, rilievi, CIFA: ogni dettaglio sarà studiato con cura
Gli archeologi, una volta messa in sicurezza l’area, hanno avviato un meticoloso lavoro di documentazione secondo gli standard CIFA. Ogni muro, ogni giunto, ogni traccia è stata fotografata, catalogata, registrata.
York: città dai mille strati
Una guida rapida alla città che contiene un intero Impero
York si trova nel nord dell’Inghilterra, nella regione dello Yorkshire, a circa 300 km da Londra. È oggi una città di 200.000 abitanti, ma porta sulle spalle il peso glorioso di duemila anni di storia. Dal 71 d.C., quando fu fondata come fortezza romana con il nome di Eboracum, ha conosciuto l’età imperiale, il medioevo cristiano, la riforma, la modernità vittoriana.
La città ospita ancora tracce visibili del campo legionario della Legio VI Victrix, inclusi tratti di mura, pavimenti musivi e lapidi. E, come dimostra il caso della voragine di St Leonard’s Place, le sue viscere conservano ancora capitoli non scritti della sua straordinaria avventura urbana.