Figura di peccato e redenzione, di amore e dolore, di carne e spirito: la Maddalena torna al centro della scena culturale con una grande mostra iconografica ad Agrigento, Capitale italiana della Cultura 2025

Maria Maddalena è una delle figure più enigmatiche e affascinanti della tradizione cristiana. Nei Vangeli è presente nei momenti cruciali della vita di Gesù: lo segue durante la predicazione, è sotto la croce, è la prima a giungere al sepolcro, la prima a vederlo risorto. È a lei che Cristo affida il primo annuncio della Risurrezione. Eppure, per secoli, la sua immagine è stata confusa, trasformata, stratificata: da discepola prediletta a peccatrice pentita, da emblema di fedeltà a simbolo di eccesso e desiderio.
Attorno a questa figura complessa – che incarna al tempo stesso l’erotismo e la mistica, il dolore e la gioia, la debolezza umana e la forza della fede – è nata una potente iconografia che attraversa i secoli, dal Medioevo al Romanticismo. E oggi più che mai, in un tempo di crisi e ricerca, Maria Maddalena appare come testimone di una speranza al femminile, forte, autonoma, capace di amare e di lottare per la verità.
Il volto della Maddalena nell’arte
Una galleria di capolavori tra lacrime, croci e luce interiore
Da secoli, i grandi maestri dell’arte hanno cercato di catturare l’anima sfuggente della Maddalena. La sua immagine si trasforma: la vediamo penitente e piangente, con lunghi capelli sciolti sulle spalle, assorta nella contemplazione degli strumenti della Passione; oppure sensuale e luminosa, emblema di una bellezza che si sublima nel dolore e nella grazia.
Tra le opere più emblematiche vi è la Maddalena penitente di Guercino, che la ritrae in solitudine, in meditazione sugli oggetti della Passione. In Cecco del Caravaggio, la santa entra in un dialogo intimo col Crocefisso, mentre Mattia Preti la rappresenta in lacrime, con i chiodi della croce tra le mani, in un’esplosione barocca di emozione e luce.
Andrea Vaccaro ne offre due letture intense: nella versione di Palermo la santa appare immersa nella penombra, mentre in quella di Salerno le lacrime le rigano il volto, intensificando la tensione emotiva della scena. Con Hayez, infine, Maddalena si ritrova sola ai piedi della croce, in un momento di assoluto silenzio e bellezza tragica.
Non mancano opere più popolari e devozionali, come i cartelami di Cammarata o le pitture di Fra Felice da Sambuca, che uniscono iconografia sacra e cultura popolare, evidenziando la diffusione capillare del culto della Maddalena anche nelle comunità più semplici.
La mostra di Agrigento
Un viaggio tra arte e spiritualità per riscoprire la forza della donna che vide il Risorto

È in questo contesto che si inserisce la mostra “Il fuoco dell’amore. Maria Maddalena. Testimone di speranza al femminile”, che sarà inaugurata il 6 luglio 2025 al Museo Diocesano di Agrigento, nell’ambito delle celebrazioni per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025 e in coincidenza con l’Anno del Giubileo.
Fino al 30 ottobre, i visitatori potranno ammirare capolavori provenienti da musei e collezioni prestigiose – dai Musei Vaticani a Palazzo Barberini, dai musei diocesani di Milano, Pisa, Salerno e Terni, fino a Palazzo Abatellis di Palermo – in un percorso iconografico ricco, intenso e commovente. Tra gli artisti in mostra: Giovanni Di Pietro da Napoli, Guercino, Cecco del Caravaggio, Nicolas Regnier, Mattia Preti, Pietro D’Asaro, Andrea Vaccaro, Mariano Rossi, Francesco Hayez.
Il percorso si arricchisce di opere provenienti dall’Arcidiocesi di Agrigento, testimonianza della profonda devozione locale verso la Maddalena, che emerge anche nell’iconografia cistercense medievale e nelle pitture delle chiese di Cammarata, Racalmuto, Sciacca e Sambuca di Sicilia.
Un simbolo per il presente
La Maddalena come esempio di fede, speranza e libertà interiore
Il messaggio della mostra va oltre la bellezza delle opere esposte. È un invito a riflettere sul ruolo delle donne nella storia della fede, sull’importanza della testimonianza personale, sull’amore come forza trasformativa. Maria Maddalena – fragile e potente, peccatrice e santa, umana e profetica – incarna un ideale spirituale profondo e inclusivo, che risuona con particolare forza nell’epoca contemporanea.
Un’ulteriore riflessione è offerta dal carattere sostenibile dell’evento: la mostra fa parte del circuito “green” di Agrigento, che promuove l’uso di mezzi elettrici per la visita ai luoghi culturali, in linea con i principi della transizione ecologica.
INFO MOSTRA
Il fuoco dell’amore. Maria Maddalena. Testimone di speranza al femminile
📍 Museo Diocesano di Agrigento
🗓 6 luglio – 30 ottobre 2025
🌐 www.museodiocesanoag.it
♻️ Mostra ad accesso sostenibile con navette elettriche