Cosa sono gli “Haori”. Gli abiti maschili giapponesi decorati che raccontano un’epoca

Nel vasto universo dell’abbigliamento tradizionale giapponese, il kimono femminile ha sempre catturato l’attenzione, simbolo di eleganza e raffinatezza. Tuttavia, un aspetto meno esplorato ma altrettanto affascinante riguarda l’abbigliamento maschile del primo Novecento, una finestra sulle trasformazioni sociali e culturali del Giappone.

Dal 12 aprile al 7 settembre 2025, il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino ospiterà la mostra “Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone“, un’esposizione senza precedenti in Italia ed Europa che porta alla luce una selezione di 50 haori e juban, le giacche sovrakimono e le vesti sotto kimono maschili, affiancati da alcuni abiti tradizionali per bambini. I capi provengono dalla prestigiosa collezione Manavello e dialogano con installazioni di artisti contemporanei, creando un ponte tra passato e presente.

Giacca sovrakimono informale (haori) maschile con nave in partenza da una banchina (dettaglio), Giappone, 1920-1940
Crespo di seta nero; fodera in taffetà di seta decorata con mascherina (katayuzen) e rifinita a pennello a mano libera
h. 110 x l. 130 x 52,5
Collezione privata /Private Collection, inv. n. 5.HA.11
Foto: Alessandro Muner

L’arte nascosta negli haori

A differenza dei kimono femminili, spesso appariscenti e decorati con motivi immediatamente riconoscibili, gli haori maschili celano il loro valore artistico nella fodera interna, un segreto visibile solo a chi li indossa o a pochi intimi. Queste decorazioni non sono semplici ornamenti, ma veri e propri documenti visivi, che riflettono le tensioni e le aspirazioni del Giappone del primo Novecento: dalla modernizzazione accelerata all’espansionismo militare, dall’ammirazione per l’Occidente alla riaffermazione dell’identità nazionale.

I motivi iconografici spaziano tra riferimenti alla letteratura classica giapponese, l’arte della guerra, il mondo naturale e la sfera divina, dipinti o tessuti con tecniche raffinatissime. Un linguaggio nascosto che, tra linee delicate e trame sofisticate, racconta l’anima del Sol Levante.

Giacca sovrakimono informale (haori) maschile con nave in partenza da una banchina, Giappone, 1920-1940
Crespo di seta nero; fodera in taffetà di seta decorata con mascherina (katayuzen) e rifinita a pennello a mano libera
h. 110 x l. 130 x 52,5, Collezione privata, inv. n. 5.HA.11
Foto: Alessandro Muner

Moda e propaganda: un binomio inaspettato

Un aspetto sorprendente dell’esposizione riguarda l’uso degli abiti come strumento di propaganda. L’espansione giapponese in Asia nel XX secolo ha avuto ripercussioni anche nella moda, con immagini che celebravano la potenza imperiale e il progresso tecnologico. Alcuni haori esposti rivelano questo aspetto, con simbologie legate all’orgoglio nazionale e al mito dell’Occidente, riflettendo le contraddizioni di un’epoca di profondi cambiamenti.

Un’intera sezione della mostra è dedicata agli abiti da bambino, anch’essi veicolo di messaggi politici e culturali. Un dettaglio che getta nuova luce su quanto la moda fosse intrecciata con la costruzione dell’identità giapponese.

L’arte contemporanea incontra la tradizione

Per arricchire il racconto storico, la mostra include le opere di artisti contemporanei che reinterpretano questi temi attraverso linguaggi visivi innovativi. Tra le opere presenti:

  • A Needle Woman e Bottari di Kimsooja, che esplorano il rapporto tra individuo e società attraverso l’ibridismo culturale.
  • Kotatsu (J. Stempel) di Tobias Rehberger, che fonde tradizioni giapponesi e tedesche per riflettere sul concetto di trasformazione.
  • Kishi the Vampire di Royce Ng, una rilettura fantastica della storia economico-politica tra Giappone, Corea e Cina.
  • Tungus, 通古斯 di Wang Tuo, che mescola archivio storico, finzione e mitologia per creare nuove narrazioni speculative.

Un evento imperdibile per gli amanti della cultura giapponese

La mostra “Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone” rappresenta un’occasione unica per esplorare un aspetto poco conosciuto della moda giapponese e per comprendere come l’abbigliamento possa diventare uno specchio della società e della storia. Il MAO di Torino conferma ancora una volta la sua vocazione nel proporre mostre di respiro internazionale, offrendo al pubblico un viaggio tra tessuti preziosi e significati nascosti.

INFO MOSTRA:

  • Dove: MAO – Museo d’Arte Orientale, Via San Domenico 11, Torino
  • Quando: 12 aprile – 7 settembre 2025
  • Anteprima stampa: 11 aprile ore 11.30
  • Sito web: www.maotorino.it

Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di arte, moda e cultura giapponese.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa