Durante la raccolta di barbabietole trova sotto terra una cintura d’oro dell’Età del Bronzo

La lamina d'oro, lavorata a sbalzo, è decorata con cerchi concentrici in rilievo - che rappresentano probabilmente il sole - e sormontata, alle estremità, da fermagli a forma di rosa

Un contadino, rimuovendo il terreno per la raccolta di barbabietole ha visto qualcosa con riflesso d’oro nel fondo della buca che si era creata rimuovendo il blocco tondeggiante del “tubero”. Evidentemente non ha creduto ai propri occhi quando – nei giorni scorsi -, recuperando quell’oggetto, si è accorto che era composto di metallo prezioso e che la lavorazione si rivelava, evidentemente, molto antica.

La cintura d’oro era rimasta sottoterra per migliaia di anni, forse parte di un corredo funebre, spostato, nei secoli, inconsapevolmente, con le operazioni di aratura del campo. Il prodigioso rinvenimento è avvenuto nelle campagne di Opava è una città della Repubblica Ceca orientale, la capitale storica della Slesia ceca. L’uomo ha pensato che fosse corretto avvertire i responsabili del museo della città.

Jiří Juchelka, capo del dipartimento di archeologia del museo, dice che non appena ha visto una foto dell’oggetto, ha capito che si trattava di qualcosa di eccezionale.

La lamina d’oro, lavorata a sbalzo, è decorata con cerchi concentrici in rilievo – che rappresentano probabilmente il sole – e sormontata, alle estremità, da fermagli a forma di rosa.

La sottile lamina di metallo è composta principalmente da oro, insieme ad argento e tracce di rame e ferro. Un’analisi preliminare colloca la sua origine intorno al XIV secolo aC, afferma Tereza Alex Kilnarová, conservatore del Museo di Bruntál.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia