Forse non sapevi che: il sogno di Michelangelo era di scolpire un colosso di marmo visibile dal mare. Perchè e dove si sarebbe dovuto realizzare?

Nel 1505, durante il suo soggiorno a Carrara, il genio del Rinascimento concepì un progetto titanico mai realizzato: trasformare un’intera montagna in una scultura colossale che i naviganti potessero ammirare dalle loro navi. Un’idea visionaria che lo tormentò fino alla fine dei suoi giorni.

Il sogno impossibile del Divino Artista

Nel 1505, chiamato a Roma da Papa Giulio II per realizzare il suo mausoleo, Michelangelo si recò a Carrara per scegliere i marmi. Durante gli otto mesi trascorsi tra quelle montagne, il Maestro iniziò a vagheggiare un’idea grandiosa: trasformare un enorme masso sulla vetta di un monte in un colosso visibile dai naviganti in mare.

La visione che ossessionò il genio

Fu proprio questo sogno a creare il mito delle cave delle Apuane. La sua si rivelò una lotta aspra contro la montagna che durò decenni. Michelangelo accarezzò l’idea di questo colosso sulle Apuane, così imponente da poter essere avvistato dai naviganti del Mar Ligure. Alla fine, dovette abbandonare il progetto, troppo arduo e avveniristico, sebbene continuasse a rammaricarsi di non essere riuscito a realizzarlo.

Augusto Corsini, Alcuni uomini in visita alle cave “Fabbricotti in Gioja” sulle Alpi Apuane, Carrara, 1920 ca., stampa fine art da digitalizzazione del negativo alla gelatina ai sali d’argento su lastra di vetro, Archivi Alinari, Firenze

Il contesto storico dell’impresa

L’attività estrattiva nelle Apuane era stata allargata anche ai bacini marmiferi della Versilia, i cui marmi erano prediletti da Michelangelo. Tra il 1518 e il 1520, il Maestro tentò più volte di raggiungere i preziosi giacimenti in alta quota. Ma l’assenza di strade e l’altitudine dei banchi marmorei resero l’impresa impossibile anche per un artista della sua determinazione.

La mostra: quando la fotografia incontra il marmo

Questa visione titanica trova oggi un’eco particolare nella mostra “Per forza di levare. Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari“, che inaugura il 17 aprile presso il CARMI Museo Carrara e Michelangelo. La mostra celebra i 550 anni dalla nascita del Buonarroti e offre uno straordinario dialogo tra scultura e fotografia, attraverso le opere del Maestro catturate dall’obiettivo dei fotografi Alinari.

Una esposizione che svela come i grandi fotografi ed editori dell’Ottocento abbiano affrontato la sfida di tradurre la monumentalità tridimensionale del marmo nell’essenza bidimensionale della fotografia.

Anderson, Michelangelo Buonarroti, David, Galleria dell’Accademia, Firenze, 1890-1900, stampa fine art da digitalizzazione del negativo alla gelatina ai sali d’argento su lastra di vetro, Archivi Alinari, Firenze

Giganti di vetro e marmo

L’esposizione presenta:

  • 70 stampe fine art degli Archivi Alinari
  • Lastre negative fuori formato, uniche al mondo
  • Una monumentale lastra del Mosè di Michelangelo, alta quasi un metro
  • Documenti fotografici inediti della Seconda Guerra Mondiale, con le sculture della Sacrestia Nuova fotografate durante il loro spostamento bellico, rivelando dettagli mai visti de “Il Giorno” e “La Notte”

Il percorso espositivo abbraccia 120 anni di fotografia, a partire dal 1852, accompagnando il visitatore in un viaggio che tocca Firenze, Roma, Milano e Parigi, attraverso l’evoluzione del linguaggio fotografico: dalla documentazione oggettiva alle letture interpretative, fino alla valorizzazione del materiale d’archivio come testimonianza storica.

Fratelli Alinari, Michelangelo Buonarroti, Lo schiavo morente, particolare, Musée du Louvre, Parigi, 1905, stampa fine art da digitalizzazione del negativo alla gelatina ai sali d’argento su lastra di vetro, Archivi Alinari, Firenze

Un tributo alle cave di Carrara

La mostra include anche le straordinarie fotografie di Augusto Corsini, che documentano il paesaggio mozzafiato delle cave di marmo e le tecniche di estrazione e trasporto dei primi del Novecento.

L’incontro tra due arti

La mostra “Per forza di levare. Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari” rappresenta un dialogo unico tra la scultura e la fotografia. Le opere del Divino Artista, catturate attraverso l’occhio pionieristico dei fotografi Alinari, rivelano una prospettiva inedita sul rapporto tra tridimensionalità del marmo e bidimensionalità dell’immagine.

Stabilimento Brogi, Michelangelo Buonarroti, Monumento a Lorenzo de’Medici duca di Urbino, Cappelle Medicee, Basilica di San Lorenzo, Firenze. Fotografia scattata in occasione delle operazioni di salvaguardia delle statue durante la Seconda Guerra Mondiale, 2 luglio 1940-12 febbraio 1943, stampa fine art da digitalizzazione del negativo alla gelatina ai sali d’argento su lastra di vetro, Archivi Alinari, Firenze

Giganti di marmo e un sogno irrealizzato

Il David si confronta con il sogno irrealizzato di Michelangelo: un colosso scolpito direttamente nelle montagne di Carrara. Particolarmente affascinante risulta così la sezione dedicata ai “Giganti di marmo e di vetro”, dove le immagini del David di Firenze dialogano idealmente con la volontà del grande Maestro di scolpire un colosso visibile ai naviganti dal mare, progetto visionario concepito durante il soggiorno dell’artista nella città del marmo nel 1505. A questo spirito audace rispondono i “giganti di vetro” degli Alinari: lastre negative fuori formato, uniche al mondo, testimonianza di una sperimentazione tecnica all’avanguardia. Notevole la riproduzione della grande lastra negativa del Mosè, alta quasi un metro

Interpretazione virtuale e artistica del colosso sognato da Michelangelo

Informazioni pratiche mostra
Per forza di levare. Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari

Orari di apertura:

  • 18 aprile – 31 maggio: mar-dom 9:00-12:00 e 14:00-17:00
  • 1 giugno – 14 settembre: mar-dom 9:30-12:30 e 17:00-20:00
  • 15 settembre – 26 ottobre: mar-dom 9:00-12:00 e 14:00-17:00

Biglietti:

  • Intero: €5
  • Ridotto: €3

Dove: CARMI Museo Carrara e Michelangelo Via Sorgnano, 42 – Carrara (MS) Tel: +39 335 1047450

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa