Una fortezza della quale non esistevano tracce nei documenti scritti e nei libri di storia è stata trovata e scavata dal gruppo del Cai di Reggio Emilia, con il coordinamento della Soprintendenza archeologica. I resti dell’antica struttura – individuati dagli uomini del Cai, durante un’escursione – si trovano a Monte Sassoso di Ceriola di Carpineti, un luogo che si sta rilevando di grande interesse archeologico.
Carpineti è un comune di 3.895 abitanti della provincia di Reggio Emilia. Situato nel medio Appennino reggiano, il territorio comunale carpinetano comprende parte del bacino del fiume Secchia e dei torrenti Tresinaro e Tassobbio.
I cantieri di scavo hanno permesso di portare alla luce strutture murarie, materiali ceramici e metallici che hanno consentito di datare l’insediamento militare a un periodo medievale compreso tra il XIII e il XIV secolo. La struttura era dotata di una torre di avvistamento. Considerata la posizione strategica di Monte Sassoso, i reperti che stanno emergendo lasciano pensare ad un sito fortificato utilizzato per il controllo del fondovalle del Secchia.
Quasi certamente la fortificazione serviva da osservatorio del confine reggiano-modenese ed era un presidio fondamentale per garantire sicurezza dall’alto all’area del secchia, non solo a livello di avvistamento, ma per bloccare eventuali nemici che passassero a mezza costa, evitando il fondovalle.