Leica compie 100 anni: la fotocamera che ha fatto la storia della fotografia moderna. Quali maestri la utilizzarono? Una serie di mostre, eventi, un’asta milionaria e la presentazione di un esemplare in edizione limitata celebrano il mito

Dalla rivoluzione del 1925 alla fotografia contemporanea

Nel 1925, durante la fiera di primavera di Lipsia, veniva presentata per la prima volta una piccola macchina fotografica compatta, in grado di utilizzare pellicola cinematografica da 35 mm: era la Leica I. Quell’oggetto, destinato inizialmente a un pubblico ristretto di appassionati, avrebbe cambiato per sempre la storia della fotografia. Cento anni dopo, Leica Camera AG celebra quell’innovazione con una serie di eventi, mostre e iniziative culturali internazionali.

Una rivoluzione tascabile

La Leica I, creata da Oskar Barnack, tecnico della Leitz, introdusse la possibilità di scattare foto rapidamente, con agilità, in situazioni dinamiche. La fotocamera compatta apriva nuove strade alla fotografia documentaria, al fotogiornalismo, alla street photography. Improvvisamente, i fotografi potevano portare con sé l’apparecchio ovunque, cogliendo l’attimo con discrezione. Era la fine dell’era delle ingombranti macchine a lastra.

Negli anni successivi, Leica sarebbe diventata lo strumento prediletto da alcuni dei più grandi fotografi del Novecento, da Henri Cartier-Bresson a Robert Capa, da Sebastião Salgado a Steve McCurry, fino alle nuove generazioni come J.R. e Sarah M. Lee.

Un secolo di immagini

Nel 2025, Leica celebra il suo centenario con il motto «Testimone di un secolo». L’azienda tedesca, con sede a Wetzlar, propone un fitto calendario di eventi nelle sue gallerie internazionali, da New York a Tokyo, e inaugura a Wetzlar tre grandi mostre dedicate a fotografi che hanno segnato — in modi diversi — la visione contemporanea:

  • The Pleasure of Seeing, retrospettiva su Joel Meyerowitz, pioniere della fotografia a colori e cantore visivo della società americana.
  • Augenzeuge (Testimone oculare), dedicata al fotogiornalismo intenso e crudo di Édouard Elias, che documenta le crisi umanitarie del nostro tempo.
  • These Are the Days, diario per immagini del musicista e fotografo Jamie Cullum.

Oggetti da collezione e una fotocamera da record

Per l’occasione, Leica ha presentato edizioni speciali da collezione in tiratura limitata, come la M11 “100 Years of Leica” e una versione celebrativa del binocolo Trinovid. Ma l’apice della celebrazione si è avuto con l’asta della Leica Serie 0 n. 112 del 1923, battuta per 7,2 milioni di euro: è la seconda fotocamera più costosa mai venduta, testimonianza del valore culturale e storico attribuito al marchio.

Leica Serie 0 n. 112 del 1923, battuta per 7,2 milioni di euro

Un documentario per raccontare la visione

Il centenario è anche un’occasione per guardarsi indietro. Il film Leica, A Century of Vision, firmato da Reiner Holzemer, è un viaggio nel cuore del marchio, attraverso le voci dei grandi fotografi che hanno lavorato con le macchine Leica. Un omaggio non solo alla tecnica, ma alla capacità di trasformare lo sguardo in racconto visivo.

Un’eredità ancora viva

Nel corso di un secolo, Leica ha influenzato non solo l’evoluzione tecnologica della fotografia, ma anche la sua funzione culturale ed espressiva. Ha accompagnato guerre, rivoluzioni, mode, storie d’amore e momenti irripetibili. Oggi il marchio continua a investire nella cultura visiva attraverso le 28 gallerie Leica, la Leica Akademie, i premi internazionali e le iniziative editoriali.

Come ha dichiarato Karin Rehn-Kaufmann, art director di Leica Galleries International: «La Leica non è solo uno strumento: è il simbolo della passione e dell’inesauribile spinta a catturare momenti pieni di emozioni per l’eternità».

E proprio questa tensione tra memoria e visione, tra tecnica e poesia, rende oggi il nome Leica più vivo che mai.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa