Marino Marini. In mostra 24 sculture negli eleganti spazi di Palazzo Boncompagni a Bologna

Le opere, anche di grandi dimensioni, sono ambientate nelle sale rinascimentali dell'edificio, da poco riaperto al pubblico, che fu la residenza in cui nacque e visse Papa Gregorio XIII, fino alla salita al soglio pontificio il 13 maggio 1572

Dopo il successo della mostra antologica alla GAM di Nervi – Genova – Palazzo Boncompagni offre a Bologna una significativa selezione di 24 opere del grande artista Marino Marini, a più di dieci anni dall’esposizione al Museo Civico Archeologico. Se allora il confronto si proponeva con l’arte antica, egizia etrusca e romana, ora le sue opere colloquiano con il maturo rinascimento, di cui Palazzo Boncompagni è straordinario esempio.

Cavalieri e cavalli a Palazzo, a cura della Fondazione Marino Marini di Pistoia e organizzata da Palazzo Boncompagni, sarà aperta al pubblico dal 26 febbraio al 15 maggio 2022 in via del Monte 8, con orari dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.

In mostra 24 opere – 23 di proprietà della Fondazione e una scultura in gesso proveniente dalla collezione privata Toninelli –, realizzate dal 1939 al 1963 e dedicate ad uno dei temi più cari all’artista, quello dei cavalieri e dei cavalli, che l’hanno reso famoso nel mondo, come il superbo L’angelo della città che, affacciato sul Canal Grande, accoglie i visitatori al Museo Peggy Guggenheim di Venezia.
Insieme alle 18 sculture sono esposte anche 6 grandi opere pittoriche, a testimonianza della qualità del pennello di Marino Marini.

“Concepire una forma per me è accorgersi del colore – visione di colore – animosità della vita – animosità della forma. Ho cercato nel colore l’inizio di ogni idea che doveva diventare qualcosa. Dipingere è mettersi nella poesia del fatto, e il fatto nel fare diventa vero”.
Il gruppo equestre è il soggetto più conosciuto di Marini: un vero e proprio simbolo, un linguaggio originalissimo adottato per leggere la realtà e raccontare la condizione umana attraverso le figure che, nel tempo, si fanno sempre meno definite e sempre più metaforiche.
“C’è tutta la storia dell’umanità e della natura nella figura del cavaliere e del cavallo, in ogni epoca. È il mio modo di raccontare la storia. È il personaggio di cui ho bisogno per dare forma alla passione dell’uomo (…).”

Le opere, anche di grandi dimensioni, sono ambientate nelle sale rinascimentali di Palazzo Boncompagni, da poco riaperto al pubblico, che fu la residenza in cui nacque e visse Papa Gregorio XIII, fino alla salita al soglio pontificio il 13 maggio 1572.
Il Palazzo, nel suo nucleo originario, è opera dell’architetto Baldassarre Tommaso Peruzzi (1481-1536) ma il suo completamento ed ornamento, sia per l’interno che per l’esterno, vanno attribuiti a Ottaviano Mascarino e, soprattutto a Jacopo Barozzi, detto il Vignola (1507-1573). Esempi della forza e della maturità figurativa e strutturale che ne contraddistinguono l’opera sono la splendida scala elicoidale e il portale che dal loggiato dà accesso alla scala.

La mostra è accompagnata da un catalogo con le fotografie delle opere riprese nell’ambiente, testi e un corredo di immagini d’epoca dagli scatti generosamente concessi da Aurelio Amendola, grande fotografo di artisti e amico e concittadino di Marino Marini.

Questa di Marino Marini è la seconda mostra organizzata da Palazzo Boncompagni che prosegue nel suo intento di approfondire l’opera di artisti contemporanei per arricchire ulteriormente l’offerta espositiva della città, offrendo ai bolognesi, e non solo, anche l’occasione di scoprire e visitare uno dei più bei palazzi rinascimentali del centro storico normalmente non accessibile al pubblico.

Le opere di Marino Marini sono presenti in molti musei, in Italia e all’estero: in Italia oltre che nelle due Istituzioni monografiche – la Fondazione Marino Marini di Pistoia e il Museo Marino Marini di Firenze – sono ai Musei Vaticani, al Palazzo del Quirinale e al Museo del ‘900 di Milano con alcune sale a lui dedicate.
I tre esemplari de L’idea di un’Immagine (1969-70) si trovano a Berlino (Deutscher Bundestag), a Gerusalemme (The Israel Musuem) e a Tokyo (Museum of Art).
Il legno policromo Ersilia (1930-49) e altre dieci sculture si trovano al Kunsthaus di Zurigo, mentre la Pomona (1972) insieme ad altre 20 sculture si trovano al Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco.
Tra le più prestigiose raccolte d’oltreoceano, opere del Maestro sono al Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, dove insieme ad altre 20 sculture è possibile ammirare il Cavaliere (1952-53), mentre ad Aichi Komaki-City, Menard Art Museum si trova il legno policromo L’angelo della città, e Dancer (1948) al MoMa di New York.

La mostra Cavalieri e Cavalli a Palazzo, organizzata da Palazzo Boncompagni e curata dalla Fondazione Marini Marini di Pistoia in collaborazione con Palazzo Boncompagni, rientrerà nella decima edizione di ART CITY Bologna, dal 12 al 15 maggio 2022; in questi giorni l’orario di apertura sarà continuato, dalle 11.00 alle 19.00 e sabato 14 maggio per la ART CITY White Night dalle 12.00 alle 20.00.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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