Mostre | Da Dürer a Picasso: i classici latini prendono vita nell’arte moderna. Quando Picasso incontrò Ovidio

Il Museo Civico Medievale di Bologna inaugura il 23 maggio 2025 “Per imagines. Classici latini e libri d’artista da Dürer a Picasso”, un’esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino al 5 ottobre. Sotto la curatela di Francesco Citti e Daniele Pellacani, la mostra esplora il libro d’artista contemporaneo come spazio privilegiato dell’incontro tra testo e immagine, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica e il Centro Studi “La permanenza del classico” dell’Università di Bologna.

Il percorso espositivo

La mostra presenta opere fondamentali che hanno segnato la storia dell’arte, tra cui spicca l’Apuleio simbolista di Max Klinger del 1881 e le Metamorfosi ovidiane di Pablo Picasso del 1931. Quest’ultima opera rappresenta un punto di svolta decisivo, influenzando successive interpretazioni come le Georgiche di Giacomo Manzù del 1948 e il De rerum natura di Enrico Baj del 1958. Il percorso si arricchisce con le interpretazioni novecentesche di Aristide Maillol, che si cimentò con Virgilio e Orazio, e prosegue fino al Lucrezio di Giulia Napoleone del 2014.

Il dialogo tra antico e moderno

Un aspetto particolarmente innovativo della mostra è l’accostamento tra libri d’artista contemporanei e antiche edizioni illustrate dei classici latini. Spicca il Terenzio di Albrecht Dürer, i cui disegni, incisi e stampati solo nel 1971 dall’Officina Bodoni, creano un deliberato effetto di contrasto che evidenzia elementi di continuità e discontinuità nel rapporto tra testo letterario e raffigurazione artistica.

Enrico Baj / Marco Valerio Marziale / Verona: Corubolo & Castiglioni, 1967 Acquaforte (es. 1/40) Collezione privata

Il programma culturale

Un ricco calendario di eventi accompagna l’esposizione. Le conferenze, che si terranno presso il Lapidario del Museo, spaziano da “Orazio nelle traduzioni dei poeti italiani” (6 giugno) a “Apuleio visuale” (11 giugno), fino a “Architetti leggono i classici” (10 settembre) e al “Dialogo sulla scuola” con Ivano Dionigi (1 ottobre). Sono inoltre previste visite guidate regolari tra maggio e settembre, con un’apertura speciale serale durante le Giornate Europee del Patrimonio.

Sostegni e collaborazioni

L’iniziativa si avvale del sostegno dell’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU del PNRR e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Fondamentale la collaborazione dei Musei Civici d’Arte Antica e della Biblioteca Universitaria di Bologna, oltre ai prestiti della Biblioteca di Busseto di Cariparma e di numerosi artisti e collezionisti privati.

Albrecht Durer / Publio Terenzio Afro. Andria, nella traduzione di Niccolò Machia- velli / Verona: Officina Bodoni, 1971Xilografia Fondazione Cariparma, Donazione Mingardi

Quando Picasso incontrò Ovidio: viaggio nell’arte che reinventa i classici

L’incontro tra due geni

Nel 1931, Pablo Picasso realizza una delle opere più significative nel dialogo tra arte moderna e classici latini: la sua interpretazione delle Metamorfosi di Ovidio. Quest’opera, esposta alla mostra “Per imagines” presso il Museo Civico Medievale di Bologna, rappresenta un punto di svolta fondamentale nel modo in cui l’arte contemporanea si relaziona con i testi antichi.

Una rivoluzione visiva

L’interpretazione picassiana delle Metamorfosi non è una semplice illustrazione del testo ovidiano, ma una vera e propria reinvenzione visiva. Il maestro spagnolo traduce il linguaggio poetico di Ovidio in un nuovo codice espressivo, dove le trasformazioni narrate dal poeta latino trovano una dimensione visiva moderna e dirompente.

L’eredità di un esperimento

L’esperimento di Picasso ha segnato profondamente il mondo dell’arte, influenzando le successive generazioni di artisti. La mostra bolognese evidenzia questo impatto attraverso opere come le Georgiche di Giacomo Manzù (1948) e il De rerum natura di Enrico Baj (1958), che seguono la strada aperta dal maestro spagnolo pur con esiti differenti.

Il dialogo continua

La sezione dedicata a Picasso nella mostra “Per imagines” permette di apprezzare come il dialogo tra arte contemporanea e classici latini non sia mai stato un semplice esercizio di stile, ma una vera e propria ricerca di nuovi linguaggi espressivi. Le Metamorfosi ovidiane, reinterpretate dall’occhio modernista di Picasso, diventano così un ponte tra epoche e culture diverse.

Un’eredità viva

L’incontro tra Picasso e Ovidio, documentato in questa straordinaria edizione del 1931, rappresenta un momento cruciale nella storia dell’arte del XX secolo. La mostra bolognese permette di apprezzare non solo la genialità di questa interpretazione, ma anche come essa abbia aperto nuove strade nel dialogo tra arte visiva e letteratura classica.

INFORMAZIONI MOSTRA

Sede mostra
Museo Civico Medievale
Via Alessandro Manzoni 4, Bologna
Tel. +39 051 2193930 – 2193916

Orari di apertura
Martedì, giovedì 10.00-14.00
Mercoledì, venerdì 14.00-19.00
Sabato, domenica, festivi 10.00-19.00
Chiuso lunedì non festivo

Biglietti
Ingresso incluso nel biglietto del museo: € 6 intero | € 4 ridotto | € 2 ridotto 19-25 anni | gratuito minori di 18 anni, possessori Card Cultura

Siti web
https://ficlit.unibo.it
https://centri.unibo.it/permanenza
www.museibologna.it/medievale

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa