Per comprendere davvero la portata e l’unicità della mostra dedicata a Marc Chagall è fondamentale soffermarsi su alcune tappe chiave della sua vita e della sua poetica. Artista senza frontiere e testimone di un’epoca segnata da rivoluzioni culturali, fughe e ritorni, Chagall ha saputo trasformare le sue esperienze personali in un linguaggio artistico universale. Di seguito, una selezione delle cinque cose essenziali da conoscere per avvicinarsi con consapevolezza all’uomo e al genio creativo che hanno segnato il Novecento.
5 cose da sapere su Marc Chagall
1 – Origini e memoria dello shtetl
Chagall nacque nel 1887 a Vitebsk, in Bielorussia, da una famiglia ebraica. L’infanzia nello shtetl, il villaggio ebraico della Russia zarista, è una presenza costante nella sua opera, dove la memoria della terra natale si intreccia continuamente con simboli, personaggi e storie popolari.
2- Il ruolo della cultura ebraica e la spiritualità
La sua produzione è intensamente segnata dalla cultura giudaica, con frequenti riferimenti biblici e atmosfere spirituali che attraversano sia le tele sia le sue celebri vetrate. “La Bibbia è stata per me la più grande fonte di poesia di tutti i tempi”, affermava Chagall.
3- L’amore per Bella
La storia d’amore con la moglie Bella Rosenfeld è fondamentale per comprendere la poetica di Chagall. Nei dipinti lei compare spesso come “sposa volante” o creatura eterea, diventando simbolo di amore romantico ma anche di perdita e nostalgia dopo la sua scomparsa.
4- Uno stile inclassificabile
Pur avendo attraversato le avanguardie del Novecento, Chagall non si è mai legato a un’unica corrente. Ha integrato elementi di cubismo, fauvismo, surrealismo e tradizione popolare, creando uno stile visionario riconoscibile per colori vivaci, figure fluttuanti e scenari onirici.
5- Un artista globale, dalla Russia alla Francia
Chagall visse sia in Russia che in Francia e, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu costretto all’esilio negli Stati Uniti a causa delle persecuzioni naziste. La sua opera travalica i confini nazionali ed è stata protagonista di progetti monumentali fra pittura, arte pubblica, vetrate, scenografie per il teatro e mosaici.
A Palazzo dei Diamanti di Ferrara
“Chagall, testimone del suo tempo”
Dal 11 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026 il Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita “Chagall, testimone del suo tempo”, un’esposizione emozionante che ripercorre la vita e l’opera di uno dei maestri più amati dell’arte del Novecento. Curata da Paul Schneiter e Francesca Villanti e ideata da Fondazione Ferrara Arte e Arthemisia, la mostra invita il pubblico a immergersi nell’universo poetico di Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint-Paul de Vence, 1985) attraverso oltre 200 opere, tra dipinti, disegni e incisioni, con due sale immersive che promettono un’esperienza realmente coinvolgente.
Un viaggio immersivo nell’universo di Chagall
L’esposizione si snoda come un percorso di sorprendente intensità emotiva, capace di svelare il profondo legame dell’artista con la propria terra natale, la tradizione, gli affetti e i ricordi. La narrazione visiva di Chagall si contraddistingue per le iconiche figure fluttuanti e le atmosfere sature di colore, ma il cuore dell’esposizione va oltre: «Attraverso il doppio e la moltiplicazione dei volti, delle identità e delle emozioni, Chagall ci parla della complessità dell’esistenza», sottolineano i curatori.

La sposa dai due volti, 1927
Collezione privata
© Chagall®, by SIAE 2025
Tra identità, esilio e spiritualità. Il senso profondo dell’arte di Chagall
La mostra pone particolare attenzione ai temi universali che attraversano la produzione dell’artista: identità, esilio, spiritualità, gioia di vivere. Chagall ha saputo trasformare memorie personali e radici ebraiche in metafore che parlano a tutti, rendendo la propria vicenda riflessione condivisa. Sotto la superficie di amanti che volano, animali parlanti e poetici bouquet esplosivi, si celano quindi profonde domande sul senso della vita. «Dietro l’apparente semplicità delle sue creazioni, si nasconde la verità emotiva che rende tangibili i sentimenti più profondi dell’animo umano», afferma la curatrice Francesca Villanti.
Arte come ponte tra mondi: la lezione di Chagall
In un’epoca caratterizzata da frammentazione e incertezza, l’opera di Chagall si offre come ponte tra culture, tradizioni e aspirazioni distanti. Lo sguardo visionario dell’artista ci conduce a riscoprire quanto l’arte, anche attraversando “gli orrori del tempo”, possa essere specchio fedele dell’umanità e veicolo di speranza. «Chagall resta fedele alla memoria – osserva Paul Schneiter – ma la trasfigura in un linguaggio universale, capace di unire ciò che appare inconciliabile».
Esperienza immersiva e capolavori da scoprire
Fra le 200 opere esposte, particolare rilievo va alle due sale immersive che permetteranno al visitatore di vivere le creazioni più monumentali di Chagall in una dimensione spettacolare. Il percorso non solo emoziona, ma offre anche gli strumenti per comprendere dalle basi: termini come “plurale”, “visionario”, “testimone del suo tempo” verranno spiegati e contestualizzati all’interno delle varie sezioni, rendendo la mostra accessibile anche ai non addetti ai lavori.
Info box
Date: 11 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026
Luogo: Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este 21, Ferrara
Orari: consultare il sito ufficiale per aperture e chiusure straordinarie
Biglietti: info e prenotazioni su www.palazzodiamanti.it
Contatti: info@palazzodiamanti.it – Tel. 0532 244949
Curatori: Paul Schneiter, Francesca Villanti