Dal 2 al 21 luglio, Palazzo Lombardia ospita una mostra imperdibile: la retrospettiva “Max Mandel. Sguardi di Luce” ripercorre, attraverso centoventi fotografie, i quarant’anni di carriera dell’artista milanese. A cura di Giovanni Gazzaneo e promossa da Fondazione Crocevia con Fondazione La Rocca, la mostra – realizzata in collaborazione con Regione Lombardia – offre un viaggio visivo tra Europa, Medio Oriente e Asia, valorizzando la potenza evocativa della luce e la bellezza nascosta nel quotidiano.
Un percorso in sei sezioni per scoprire la visione di Mandel
L’esposizione si articola in sei sezioni tematiche che guidano il visitatore nel mondo fotografico di Max Mandel:
- Sguardi di luce: Immagini quasi astratte, nate dal gioco di luce e ombra su superfici e dettagli minimi, raccolte fra Europa, Medio Oriente e Asia.
- Istanti: Fotografie scattate con lo smartphone tra 2016 e 2018, in cui la quotidianità si carica di significati.
- Incontri: Protagoniste sono le persone, colte nel gesto e nella relazione, al centro di un racconto delicato.
- Lo spazio dentro: Lo sguardo del fotografo si posa sulla suggestione di linee e volumi architettonici, traducendo l’edificio in esperienza estetica.
- Forme senza tempo: La scultura come protagonista di un’indagine sulla materia, la forma e la luce.
- L’altra metà del lavoro: Un intenso racconto fotografico dedicato al lavoro femminile, realizzato attraverso ritratti in bianco e nero.
Mandel sfugge la retorica e lascia che le sue protagoniste si raccontino attraverso oggetti e simboli del proprio vissuto.
L’intensità della luce quotidiana – Analisi e interpretazioni
Alla base delle opere, sempre la realtà, fragile ma luminosa. Come sostiene Henri Cartier-Bresson:
«Max Mandel è un occhio: sa vedere. È scoprire un mondo nuovo, e un’opera d’arte assoluta, che è al tempo stesso una particella autentica della nostra vita quotidiana».
Il curatore Giovanni Gazzaneo sottolinea:
«Lo sguardo di Mandel è mosso dalla passione della bellezza del quotidiano. Capace di coniugare sapere e vedere, vuole offrirci dell realtà l’essenza, la poesia più intima».
Stefano Zuffi aggiunge: La sua fotografia evoca l’atmosfera di un haiku giapponese o la vibrazione impressionista di un’acqua di Monet.
Un’arte definita da Arnoldo Mosca Mondadori come “acqua piena di limpidezza”, capace di scomparire un attimo prima dello scatto.
Le immagini di Mandel restituiscono un equilibrio meditativo, uno sguardo che si fa ospite e testimone della complessità.
«Amore per le persone, per i luoghi, per le cose del quotidiano che accoglie così come si offrono.» (Santo Versace)
Il fotografo: biografia e mostre internazionali
Max Mandel nasce a Milano il 3 ottobre 1959. Fotografo e ricercatore iconografico, ha documentato campagne di scavo per lo Studium Biblicum Franciscanum in Giordania tra il 1988 e il 2005, esplorando i paesaggi, le città e le culture di tre continenti. Mandel è anche divulgatore della storia della fotografia, con particolare attenzione al XIX secolo.
Le sue immagini compaiono in autorevoli volumi italiani e internazionali: tra i progetti più noti, Sguardi di luce, Appunti di Viaggio, L’altra metà del lavoro, Il Tigri e l’Eufrate, Viaggio in Italia, Ritagli di tempo, Decoupage, Cartoline da Street View.
Tra le esposizioni principali:
- Museo d’Arte Moderna, Konya, Turchia (1986)
- Consolato Generale degli Stati Uniti, Milano (1996)
- Biblioteca d’Arte del Castello Sforzesco, Milano (2001)
- Museo Nazionale di Fotografia, Brescia (2005)
- Università Selgiuchide e Museo di Mevlana, Konya
- Ambasciata d’Italia, Kabul
- Sala del Podestà, Rimini
- Grosseto, Polo culturale Le Clarisse e Museo Archeologico (2024)
Informazioni pratiche
Dove:
Palazzo Lombardia – Spazio IsolaSET, piazza Città di Lombardia, 1, Milano
Quando:
Dal 2 al 21 luglio 2025
Inaugurazione: martedì 1 luglio, ore 18
Orari: lunedì-venerdì dalle 10 alle 19
Accesso e contatti:
Email: fondazionecrocevia@gmail.com
Sito: www.fondazionecrocevia.it
Eventi: www.eventi.regione.lombardia.it
Fondazione La Rocca: www.larocca.foundation
Biglietti
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.