Si riapre la stagione delle passeggiate e delle ricerche, nei campi agricoli, quanto le esplorazioni di antichi tratti stradali romani sepolti dalla vegetazione o la verifica di segni sui terreni rilevati attraverso le immagini satellitari. In Italia è possibile solo “guardare e non toccare”. Quindi, di fatto, astenetevi dallo scavare. Fosse anche con un cucchiaino, tutto è proibito. La legge, da noi, non lo consente.
In altri Paesi, tra i quali la Gran Bretagna – esclusi le aree con vincolo archeologico – la ricerca è incentivata soprattutto in aree agricole dove non esiste più differenziazione stratigrafica e dove gli oggetti antichi – come avviene in tuti i campi, compresi i nostri – vengono frantumati o deformati da trattori e aratri. Donne, uomini, ragazzi. La passione per il metal detector non è legata al genere o all’età. Sally è una detectorista esperta che ha aperto la stagione, in Inghilterra, con un bel recupero, nelle ore scorse.
“Primo giorno fuori, per un bel po’. Che giornata stupenda! Avevo troppo caldo con la giacca. Ero in ritardo, quindi non sono stata fuori a lungo. Trovate 15 monete romane” scrive Sally, allegando le fotografie. Si tratta, molto probabilmente, del residuo sparso di un deposito o di un tesoretto romano, disperso dall’aratro. Non di “oggetti smarriti”. Lo suggerirebbe il numero consistente di monete trovate in un arco temporale limitato. L’usura delle monete – che ne rende complessa la leggibilità – è probabilmente legata al fatto che il presunto composto nucleo originario del deposito sia stato da molto tempo infranto e le monete siano state trascinate e rivoltate a lungo dall’aratro. Quindi le monete sono fortemente abrase.
Il punto sarà segnalato. Nel Regno Unito, quella della ricerca con metal detector è una passione diffusa e ben regolamentata nei meccanismi che si compenetrano. Ciò che emerge da questo provvedimento è il rapporto più collaborativo tra cittadini e Stato. Probabilmente sono le antiche radici della democrazia ad incidere su questo piano virtuoso.
Treasure act e ruolo dei detectoristi
Il Treasure Act 1996 è la principale normativa che regola il ritrovamento e la gestione dei tesori archeologici nel Regno Unito. Questo atto impone obblighi precisi ai cittadini che scoprono oggetti di valore storico e stabilisce il processo attraverso il quale tali ritrovamenti vengono acquisiti dai musei o restituiti ai ritrovatori.
Nel 2023, il Regno Unito ha aggiornato questa legge con modifiche significative per ampliare la definizione di “tesoro”, includendo reperti di particolare importanza storica anche se non costituiti da metalli preziosi. Le segnalazioni sono così aumentate. Quanto il piacere di condividere i frutti della ricerca. In primis con lo Stato.
Cosa prevede il Treasure Act?
Il Treasure Act stabilisce che chiunque scopra un oggetto che rientra nella definizione di “tesoro” deve obbligatoriamente denunciarlo alle autorità competenti entro 14 giorni dalla scoperta. Se non viene rispettato questo termine, il ritrovamento può essere considerato illegale.
Gli oggetti considerati “tesoro” comprendono:
- Monete d’oro o d’argento di almeno 300 anni fa (se due o più monete vengono trovate insieme);
- Oggetti composti per almeno il 10% di metalli preziosi (oro o argento) e risalenti ad almeno 300 anni prima;
- Reperti appartenenti a insiemi di oggetti ritrovati nello stesso contesto (ad esempio, sepolture o depositi);
- Oggetti di importanza storica eccezionale, indipendentemente dal materiale (secondo l’aggiornamento del 2023).
Una volta denunciato il ritrovamento, il British Museum o altre istituzioni museali valutano il reperto. Se un museo desidera acquisirlo, viene stabilito un compenso economico per il ritrovatore, solitamente condiviso con il proprietario del terreno. Se nessun museo si interessa all’oggetto, questo viene restituito al ritrovatore che può conservarlo o venderlo liberamente.
Adempimenti per i cittadini
I cittadini che trovano un tesoro devono:
- Notificare il ritrovamento al coroner locale (ufficiale giudiziario incaricato di gestire i tesori) entro 14 giorni;
- Consegnare l’oggetto per la valutazione
- Attendere la decisione del sistema museale: se il reperto viene acquisito, il ritrovatore riceve una ricompensa pari al valore stimato; se non viene considerato d’interesse, viene restituito.
Ruolo dello Stato
Lo Stato ha il compito di:
- Valutare i ritrovamenti e determinare la loro rilevanza storica;
- Decidere se il tesoro debba essere acquisito per il patrimonio pubblico;
- Erogare eventuali compensi economici ai ritrovatori;
- Assicurare che i ritrovamenti non finiscano nel mercato illegale.
Negli ultimi anni, il governo ha rafforzato le misure per prevenire il commercio illecito di antichità e ha promosso iniziative per educare il pubblico sull’importanza della tutela dei reperti archeologici.
I detectoristi: numeri e impatto
Il Regno Unito conta una delle comunità di detectoristi più numerose al mondo, con oltre 20.000 praticanti registrati presso associazioni ufficiali. Questa attività, regolamentata dalla legge, ha contribuito in maniera significativa alla scoperta di tesori di inestimabile valore storico.
I detectoristi devono rispettare una serie di regole fondamentali:
- Ottenere il permesso del proprietario del terreno prima di iniziare le ricerche;
- Rispettare il Treasure Act e denunciare i ritrovamenti;
- Seguire le linee guida del Portable Antiquities Scheme (PAS), un programma che consente di registrare oggetti di interesse archeologico anche se non rientrano nella categoria di “tesoro”.
Negli ultimi anni sono stati portati alla luce, dai detectoristi, reperti di straordinario valore, tra cui il celebre Staffordshire Hoard, il più grande tesoro anglosassone mai scoperto, e il Tesoro di Frome, un deposito di oltre 52.000 monete romane trovate nel Somerset.