Scavano per realizzare una strada e si trovano davanti questo ostacolo. Cos’è? A cosa serviva? Gli archeologi rispondono dopo il sopralluogo

“Bisogna avvertire il centro di archeologia” dice l’operaio della gru. Ciò in cui si imbatte è un’evidenza strutturata. La forma ardita e geometrica, al tempo stesso, la calce tra le pietre non possono che portare all’ipotesi che l’enorme struttura sia di pertinenza archeologica.

Un intervento di salvataggio archeologico comunicato in queste ore dall’Inah e condotto da quest’ultima per il governo messicano, ha portato alla scoperta di un basamento piramidale nella regione della Sierra Alta di Hidalgo, legato al signorato metzca, che prosperò nei periodi Epiclassico (650-950 d.C.) e Postclassico Tardo (1350-1519 d.C.).

La scoperta e il contesto storico

Il ritrovamento del profilo stratigrafico dell’Estructura 1 è avvenuto in questo 2024, durante i lavori di ampliamento della strada federale 105, Pachuca-Huejutla, nella Barranca de Metztitlán. Questo progetto infrastrutturale, coordinato dalla Secretaría de Infraestructura, Comunicaciones y Transportes (SICT) dello stato di Hidalgo, ha rivelato un importante insediamento preispanico nei pressi del villaggio di San Miguel Metzquititlán.

L’area, catalogata dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), è composta da cinque settori e almeno dieci monticoli archeologici, databili al periodo Epiclassico e al Postclassico Tardo. La stratigrafia della struttura, accuratamente documentata con modelli fotogrammetrici digitali e droni, offre una rara opportunità per comprendere l’organizzazione sociale, economica e religiosa della cultura metzca, una società multi-etnica che lasciò una profonda impronta culturale nella regione.

La funzione delle piramidi metzca e la loro struttura

Le piramidi costruite dalla cultura metzca, come quella rinvenuta a San Miguel Metzquititlán, servivano principalmente a scopi cerimoniali e religiosi. Queste strutture erano i centri nevralgici delle attività rituali della comunità, dedicati probabilmente al culto delle divinità locali o a celebrazioni collegate al ciclo agricolo. Inoltre, fungendo da simboli del potere e della coesione sociale, riflettevano la gerarchia politica e religiosa del signorato metzca.

Struttura e caratteristiche delle piramidi metzca

Queste piramidi erano generalmente costruite utilizzando pietre locali, spesso integrate con malte di calce e argilla per stabilizzare le superfici. La base, o basamento, era solida e stratificata, come dimostrato dal profilo stratigrafico dell’Estructura 1, rinvenuto durante gli scavi. Questa stratificazione poteva indicare successivi ampliamenti o interventi volti a consolidare la struttura nel tempo.

All’interno, alcune piramidi potevano contenere camere o cunicoli, utilizzati per sepolture rituali, offerte votive o depositi simbolici, come ceramiche, resti alimentari e oggetti preziosi. Tuttavia, non tutte le piramidi avevano uno spazio interno accessibile: molte erano piene, costruite per enfatizzare la loro monumentalità.

La sommità: luogo del sacro

La cima delle piramidi metzca, spesso piatta, era il fulcro dell’attività cerimoniale. Qui poteva essere collocato un tempio o un altare, probabilmente in legno o pietra, destinato a riti religiosi, sacrifici e osservazioni astronomiche. Questa piattaforma sopraelevata non solo avvicinava simbolicamente gli officianti alle divinità, ma permetteva anche una maggiore visibilità delle cerimonie da parte della comunità sottostante, rafforzando il senso di appartenenza e il rispetto verso l’élite religiosa e politica.

In sintesi, le piramidi metzca erano molto più che semplici costruzioni: erano centri spirituali e culturali, progettati per incarnare e perpetuare le tradizioni e le credenze di una società complessa e stratificata. La loro architettura, funzionale e simbolica, rifletteva la visione cosmologica e l’organizzazione sociale del signorato metzca.

La conservazione dell’Estructura 1

A seguito della scoperta, gli archeologi hanno raccolto 155 campioni di materiali ceramici, malacologici, litoidi, oltre a resti di calce, carbone e legno carbonizzato. Questi campioni verranno analizzati nei prossimi mesi per ottenere dati archeometrici comparativi, utili a ricostruire le modalità di vita e le pratiche rituali degli abitanti dell’area.

Per garantire la protezione del sito, l’INAH ha autorizzato la costruzione di un muro di contenimento in muratura, lungo 43 metri e alto 11,70 metri. Questo intervento include un reinterro dell’Estructura 1, preceduto dalla posa di tessuti geotecnici per isolare e proteggere il profilo stratigrafico.

Il signorato metzca: una civiltà tra due epoche

Il signorato metzca occupava la Sierra Alta di Hidalgo, un territorio noto per la sua complessità culturale e ambientale. Durante il periodo Epiclassico, la regione visse una transizione caratterizzata dalla frammentazione dei grandi centri urbani teotihuacani e dall’ascesa di piccoli signorati regionali. Il signorato metzca, con la sua impronta multi-etnica, mantenne una posizione di rilievo grazie alla sua capacità di integrare diverse tradizioni culturali.

Nel Postclassico Tardo, questa regione continuò a prosperare, sebbene il crescente potere dell’Impero azteco cominciasse a influenzarne la struttura politica e sociale. La presenza di monticoli e strutture piramidali indica un’organizzazione sociale stratificata, con una probabile élite dominante che utilizzava questi spazi per scopi rituali e amministrativi.

La Barranca de Metztitlán: un crocevia storico

La Barranca de Metztitlán è una regione di eccezionale interesse archeologico e storico. Gli studi suggeriscono che l’area fosse abitata da circa 14.000 anni, rendendola una delle zone con la più lunga continuità di occupazione umana nel Messico centrale. Durante il periodo coloniale, i monaci agostiniani si insediarono qui, costruendo eremi e conventi che integravano elementi della cultura indigena, dimostrando la resilienza e l’adattabilità del patrimonio metzca.

Implicazioni e prospettive future

La documentazione e la protezione del basamento piramidale di San Miguel Metzquititlán rappresentano un passo cruciale nella comprensione della storia della Sierra Alta hidalguense. I dati raccolti non solo arricchiranno le conoscenze sulla cultura metzca, ma contribuiranno anche a delineare l’evoluzione delle relazioni tra le società preispaniche e il loro ambiente.

Questa scoperta sottolinea l’importanza di bilanciare lo sviluppo infrastrutturale con la conservazione del patrimonio culturale, evidenziando come progetti di salvataggio archeologico possano rivelare preziose testimonianze del passato.


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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa