Scoperta la tomba del dirigente dei “servizi segreti” del faraone “golpista” Userkare

Mehcheczi avrebbe servito Userkare, il secondo faraone della sesta dinastia tra la fine del 24° e l'inizio del 23° secolo a.C. Si ritiene che Userkare sia salito al potere orchestrando un complotto nell'ambito dell'harem e delle guardie del corpo del palazzo per uccidere il suo predecessore, il faraone Teti.

La tomba dell’impiegato responsabile dei documenti segreti nella cancelleria reale durante il regno di uno dei primi faraoni della VI dinastia è stata scoperta dagli archeologi polacchi a Saqqara, accanto alla piramide più antica del mondo. Finora i ricercatori hanno raggiunto la cappella, cioè la parte superiore della tomba. Qui i rilievi hanno permesso di stabilire l’identità del defunto – Mehcheczi – e il suo ruolo fondamentale nell’ambito dello Stato.

Mehcheczi avrebbe servito Userkare, il secondo faraone della sesta dinastia tra la fine del 24° e l’inizio del 23° secolo a.C. Si ritiene che Userkare sia salito al potere orchestrando un complotto nell’ambito dell’harem e delle guardie del corpo del palazzo per uccidere il suo predecessore, il faraone Teti.

“Per ora abbiamo svelato solo la facciata della cappella. Per quanto riguarda l’interno della tomba, attendiamo prossima campagna di scavi. Probabilmente grazie al suo buon lavoro, Mehczeczi potrebbe assumere un efficiente team di artigiani, perché la sua cappella è decorata con rilievi di eccezionale bellezza ”, ha sottolineato il prof. Kamil O. Kuraszkiewicz della Facoltà di Studi Orientali dell’Università di Varsavia. Il lavoro è stato svolto nell’ambito della missione del Centro di Archeologia Mediterranea dell’Università di Varsavia.

La tomba si trova sulla sponda orientale del cosiddetto fossato asciutto. Era un gigantesco fossato a pianta rettangolare (circa 750 x 600 m). Circondava il complesso della piramide più antica d’Egitto (la piramide a gradoni), costruita 4,7 mila. anni fa per Djoser – compresa la grande muraglia e le cappelle adiacenti.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia