Scoperti i resti di una giovane donna di 6500 anni fa. Aveva i capelli inanellati d’oro e un elegantissimo corredo

Il tesoro è composto da 169 pezzi d'oro, 800 perline in osso e un braccialetto di rame a più spirali. I materiali saranno oggetto di determinazioni cronologiche con l'ausilio del metodo 14 C. I resti umani saranno sottoposti ad analisi del DNA e a ricerche antropologiche

La tomba di una giovane donna d’alto rango, vissuta circa 6500 anni fa, durante l’Età del Rame, è stata trovata, con il suo regale corredo, durante lavori di realizzazione di un raccordo autostradale nella Romania occidentale.

Aveva i capelli inanellati con 160 cerchietti d’oro, un bracciale di rame al polso e una splendida cavigliera composta da 800 perline d’osso. Agli orecchi, durante la sepoltura, portava anche due gocce d’oro. Oro che, a quell’epoca, doveva avere un valore elevatissimo, considerato il fatto che non veniva prelevato da miniere, ma dai torrenti e fiumi.

Le ricerche archeologiche iniziate a fine marzo sono proseguite fino all’estate, sotto il coordinamento dell’archeologo Dr. C ălin Ghemis (Muzeul Ţării Crişurilor), in collaborazione con Conf. Univ. Dott. Io sì. Molnar Kovács Zsolt (Facoltà di storia e filosofia della Babes University – Bolyai da Cluj-Napoca), CP II dr. Adrian Ursutiu (Centro ArchaeoUBB – Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte, Accademia Rumena, filiale Cluj-Napoca) e Lect. Univ. Dr. Florin Sfrengeu (Università di Oradea)
La ricerca archeologica preventiva per la realizzazione del tratto stradale ha portato, lungo la tratta, alla scoperta di diverse vestigia appartenenti a diversi orizzonti culturali e cronologici (neolitico, età del bronzo, epoca La Tène, insediamenti charmatici, epoca romana barbaricum, epoca medievale, necropoli da t XVIII secolo). L’inventario di questi complessi è composto da ceramica, materiale osteologico e strumenti.

Una scoperta notevole è quella relativa al sito VIII, dove è stata portata alla luce – appunto – una tomba appartenente all’era del rame con uno spettacolare inventario, composto da 169 pezzi d’oro, 800 perline in osso e un braccialetto di rame a più spirali. I materiali saranno oggetto di determinazioni cronologiche con l’ausilio del metodo 14 C. I resti umani saranno sottoposti ad analisi del DNA e a ricerche antropologiche.


La tomba della “principessa” è la più ricca, in numero di pezzi del corredo, di tutte le sepolture trovate nell’area dei Carpazi, costituita da gran parte della moderna Ungheria, da Slovacchia, Polonia, Ucraina, Romania, Serbia, Croazia, Slovenia e Austria.
Foto per gentile concessione del Museo Ţării Crisurilor.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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