Sorpresa nel cuore verde d’Inghilterra: scoperti i resti di un villaggio dell’età del ferro e una villa romana dove fu sepolto un rarissimo tesoro di spade da cavalleria
Sotto la dolce collina, l’eco della conquista: cosa si nascondeva davvero nel giardino della villa?
Cosa ci fa un paio di spade da cavalleria del II-III secolo d.C., sepolte a meno di due centimetri sotto terra in un campo apparentemente anonimo del Gloucestershire? Da due anni gli archeologi cercavano una risposta. Ora, il terreno ha parlato. E quello che è emerso racconta una storia fatta di guerre, insediamenti, conquiste e di un misterioso gesto di sepoltura: un gesto forse rituale, forse disperato, che affonda le radici in un paesaggio già abitato da secoli.
Dalle spade al villaggio perduto
Un sito inaspettato tra le siepi dell’Inghilterra profonda
Il luogo è Willersey, un piccolo villaggio del Gloucestershire, nella zona delle Cotswolds, celebre per i suoi paesaggi bucolici e le pietre color miele. Ma sotto l’erba e i muretti a secco si celava una storia sepolta. A marzo 2023, Glenn Manning, un esperto metal detectorista, trovò due spade romane complete di foderi: un evento sensazionale, rarissimo nel Regno Unito. La profondità? Appena due centimetri e mezzo. Il mistero? Perché lì? E da chi?
Historic England non ha perso tempo. I finanziamenti sono arrivati, le indagini archeologiche sono state affidate a Cotswold Archaeology, e nei mesi successivi è partito uno scavo sistematico, silenzioso ma ostinato.
E il sito ha cominciato a rivelarsi.
Tracce profonde: il villaggio dell’età del ferro
Cerchi misteriosi, fossati perfetti e un’antichissima comunità agricola
Le prime strutture emerse non erano romane. A sorpresa, lo strato più profondo ha restituito almeno tre – forse quattro – fossati circolari, larghi fino a 18,5 metri. Strutture tipiche di un insediamento dell’età del ferro. Un’epoca remota, precedente di secoli la conquista romana, quando comunità agricole sparse vivevano in piccoli villaggi fortificati. I fossati servivano probabilmente a delimitare aree sacre o a proteggere capanne e granai.
Il sito mostra segni di una lunga occupazione: scarti di ceramica, resti di pasti, piccoli oggetti da uso quotidiano. E poi un recinto monumentale rettangolare largo cinque metri, come un segnale di una riorganizzazione dello spazio nel tempo, forse quando i Romani si insediarono.
La villa costruita sopra il villaggio
Quando Roma arrivò, tutto cambiò. Anche l’architettura del potere
Ma il cuore dello scavo è altrove. Le indagini hanno rivelato i resti in pietra di un edificio romano di grandi dimensioni. Una villa, forse del tipo cosiddetto alata, con due avancorpi laterali e un corpo centrale. I segni? Murature in pietra calcarea, tegole da tetto, camini a cassone, e perfino intonaci dipinti, testimonianza di uno sfarzo domestico che avrebbe fatto invidia a molti.
Una villa, costruita sopra le vestigia del vecchio villaggio dell’età del ferro. Un gesto emblematico della conquista: Roma che impone la propria presenza, anche architettonica, sul paesaggio e sulle comunità locali. Ma era davvero solo una residenza agricola o piuttosto un segno del controllo militare del territorio?
Il segreto nel giardino
Le spade sepolte: gesto rituale, difesa dalla guerra o… delitto nascosto?
Ed ecco il mistero: le spade furono sepolte, due secoli dopo la costruzione della villa, proprio in quello che doveva essere un cortile, o forse un giardino. Erano spate – lunghe spade da cavalleria – ancora nei loro foderi di legno (di cui rimangono solo tracce), ornate da cappucci in bronzo decorato.
Una delle due, secondo le radiografie eseguite a Fort Cumberland, presenta la raffinata decorazione a zig-zag ottenuta con la tecnica della saldatura a punti: un elemento invisibile all’occhio, ma identificabile con strumenti moderni. Era un’arma di pregio, costosa, da aristocratico o ufficiale di alto rango. L’altra è liscia, funzionale, forse più adatta al combattimento.
Le armi, pur concepite per la cavalleria, non portavano le sospensioni a tracolla tipiche dei soldati. Questo ha aperto un’altra ipotesi: erano armi civili, appartenenti a qualcuno che – pur non essendo militare – aveva ricchezza e potere. Ma anche timore. Le seppellì per proteggerle da un assalto? Le offrì come atto votivo? Le nascose per sempre, come prova di un crimine?
Un caso simile: l’ombra di Canterbury
Due spade, due corpi, un delitto nell’Inghilterra romana
L’unico altro caso in cui due spate siano state trovate insieme nel Regno Unito risale a un sepolcro doppio a Canterbury. Le spade erano state sepolte con i loro proprietari. Ma quella non era una tomba rituale: sembrava piuttosto la fossa comune di un delitto, scavata in fretta, entro le mura della città. Un’esecuzione? Una vendetta? O la fine brutale di due disertori?
Anche a Willersey l’ipotesi del delitto aleggia, ma senza corpi. Solo le spade. Come se chi le aveva volute eliminare volesse farle sparire senza lasciare tracce. O come se avesse voluto salvarle da qualcosa di peggio: la profanazione, il saccheggio, la sconfitta.
Verso la luce: il futuro delle spade
Un’esposizione che riporta alla vita la storia nascosta
Ora le due spade, restaurate, saranno finalmente esposte al pubblico: il 2 agosto, al Corinium Museum di Cirencester, antica Corinium Dobunnorum, capitale della tribù dei Dobunni sotto il dominio romano. Il museo ospita già una delle più straordinarie collezioni di reperti romani della Gran Bretagna.
Ma la loro storia è tutt’altro che finita.
Come afferma un portavoce di Historic England, “Questa nuova prova ci aiuterà a capire meglio cosa accadde nel periodo della conquista romana, che deve essere stato un tempo tumultuoso”. Un tempo in cui la vita quotidiana, le alleanze, le proprietà e perfino le armi raccontano le tensioni di un impero che avanza e di un mondo che cambia.