Una statuetta-balsamario romana che raffigura Sileno trovata ora durante lo scavo delle terme private di una villa

La villa sorgeva nei pressi di un'ampia strada ed era dotata di servizi artigianali esterni. Vicinissimo all'edificio c'era l'impianto termale, nei pressi del quale è stata trovata la statuetta

Una splendida statuetta che rappresenta un Sileno e che fungeva probabilmente da balsamario è stata trovata durante gli scavi, in corso, finalizzati allo studio di una villa romana, venuta alla luce durante i lavori preventivi per la realizzazione di un edificio residenziale unifamiliare. La scoperta è stata resa pubblica in queste ore, mentre una presentazione completa dello scavo, attraverso un saggio, sarà affrontata nelle prossime settimane.

L’oggetto prezioso è stato individuato nell’area nei pressi della quale, un tempo, sorgevano le terme domestiche della villa, a Briord, da parte di una squadra di Archeodunum – un servizio di specialisti d’archeologia – guidata da E. Polo. Il balsamario antropomorfo risalirebbe a un periodo compreso tra II al III secolo della nostra epoca e rappresenterebbe – come dicevamo – un Sileno, personaggio mitologico associato al culto di Bacco. Era il vecchio dio rustico della vinificazione e dell’ubriachezza antecedente a Bacco stesso. Disprezzava i beni terreni, aveva i doni di una straordinaria saggezza e della divinazione. “L’uso dei balsamari rimane poco definito, si presume che contenessero oli profumati o unguenti. dicono gli archeologi che stanno occupando dello scavo – Sono in corso analisi sul suo contenuto che possono permetterci di identificarne la natura”.

Briord è un comune francese di 888 abitanti situato nel dipartimento dell’Ain della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, a una sessantina di chilometri da Lione. In paese, non lontano da questo ritrovamento, sono stati portati alla luce, nel passato, forni artigianali, alcuni lotti di monete, una statuetta di Mercurio, una serie di iscrizioni, una delle quali reca il nome degli abitanti del luogo, [BR]IORATENSES , “quelli di Briorate”, secondo un toponimo gallico che significa “il ponte” o “il guado” –. Il Rodano non è è infatti lontano

L’elemento strutturante dell’occupazione gallo-romana è una strada, inizialmente larga circa 8 metri, che corre lungo un asse nord-ovest/sud-est, orientamento generale che riprende l’attuale rue des Ecoles. Il quartiere sembra abitato dall’inizio del I secolo dC, per estendersi fino al III o IV secolo . Gli edifici occupano entrambi i lati della carreggiata.

Dagli ultimi mesi del 2021, gli archeologi di Archeodunum hanno lavorato duramente nel cuore di Briord. Sfida: effettuare uno scavo archeologico prima della costruzione di una casa unifamiliare. La sotto, gli archeologi hanno trovato un’ampia villa romana, una strada larga ed edifici ad uso artigianale. La casa romana era dotata di un atrio, di un impluvium e di un vasca centrale. A nord-ovest, separato dalla casa da uno stretto passaggio, un nuovo edificio si distingue per un locale riscaldato dall’ipocausto: il complesso termale, presso il quale è stata trovata la statuetta. A sud-est, diverse stanze dotate di focolari ospitavano senza dubbio artigiani. Dietro, un vasto vuoto evoca una piazza, senza escludere l’ipotesi che siamo ai margini dell’agglomerato. Infine, dall’altro lato della strada, strutture cave (fosse, segni di pali, pozzi) nonché solai delimitati da muratura potrebbero testimoniare un’attività artigianale praticata lungo la strada. Lì sono stati scoperti molti pesi da telaio.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia