Va in un campo e trova un ciondolo d’oro, forse romano. L’oggetto è stato dichiarato tesoro

L'uomo ha ottenuto il consenso da parte del proprietario del fondo agricolo e ha esplorato una zona arata, utilizzando l'apparecchiatura per il rilevamento dei metalli.

E’ stato dichiarato tesoro un amuleto d’oro, forse romano, trovato da un inglese, appassionato di metal detector, in un campo dello Shropshire, in Gran Bretagna. L’uomo ha ottenuto il consenso da parte del proprietario del fondo agricolo e ha esplorato una zona arata, utilizzando l’apparecchiatura per il rilevamento dei metalli. La ricerca gli ha permesso di recuperare un ciondolo. Il ritrovatore ha quindi seguito la prassi della legge Treasur act. Ha avvisato l’autorità preposta e si è messo a disposizione per eventuali sopralluoghi. L’ufficio del medico legale della zona ha avviato la pratica per stabilire se l’oggetto potesse essere dichiarato tesoro, cioè, di fatto, un oggetto d’interesse pubblico. Ciò, in Gran Bretagna, consente ad enti pubblici o di rilevanza pubblica di acquistare il bene a prezzo di mercato. I proventi di queste vendite vengono divisi tra che ha trovato l’oggetto di valore e il proprietario del campo. E così avverrà per questo reperto.

L’oggetto doro rinvenuto in un campo. Foto del Shropshire Council

Emma-Kate Lanyon, del servizio musei dello Shropshire Council, ha affermato che il ciondolo era una custodia d’oro per un amuleto romano. A suo giudizio, era pertanto un involucro all’interno del quale era conservato un oggetto magico o un piccolo foglio d’oro con parole magiche. Lo Shropshire Council ha dichiarato di sperare di acquistare l’oggetto d’oro.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia