Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Sapete quanto vale un bronzetto nuragico sardo di 2700 anni fa?

Singolari le quotazioni nel mondo dell'arte. Assistiamo infatti a un deprezzamento dell'antico, a favore delle realizzazioni più recenti legate ad autori che, come Giacometti, si ispirarono ad un arte che, tra Etruria e cultura sarda, fornì le fonti di ispirazione. Ma se le quotazioni di Giacometti sono statosferiche, oggetti d'arte antichissimi di splendida fattura, vengono venduti al prezzo medio di una conforevole automobile. E' il caso di un arciere nuragico,prodotto, com'è evidente, da un artigiano-artista sardo,nel settimo ottavo secolo prima della nascita di Cristo

Diritto di seguito – Artisti ed eredi hanno una percentuale anche sui quadri venduti da tempo

Il riconoscimento economico vale, come per i diritti d'autore, fino al settantesimo anno dalla morte dell'autore e pertanto ne possono godere anche i discendenti e parenti fino al sesto grado ogni volta che una casa d'asta, un mercante o una galleria venda un'opera dell'artista, magari ceduta dallo stesso decenni e decenni prima. Un modo per compensare le enormi difficoltà e gli insuccessi economici di autori che hanno condotto una vita difficile e che ora sono al centro dell'interesse del mercato. La normativa

Klodiana Prendi, la realtà che si rivela per immersione al di là delle apparenze

L'autrice finalista al Premio Nocivelli '15: "Pian piano la mia ricerca è diventata sempre più "concettuale", se così si può dire, in quanto l'ispirazione non se n'è stata più buona ad aspettare la luce o il soggetto perfetto ma ha iniziato a crearmi nella mente delle idee e delle immagini totalmente surreali portandomi a degli autoscatti puramente istintivi in cui mi relaziono con la macchina fotografica, con il mio corpo, con gli oggetti che mi circondano e qualche volta, con le persone. È il caso di questo scatto".

Il quarto Bacio di Hayez rimbalza a 1 milione e 865 dollari. Quasi raddoppio

Il Bacio è una delle immagini più acutamente simboliche della pittura ottocentesca italiana, fino a rappresentare lo spirito dell'Italia stessa. Sin dalla sua creazione, la composizione è stata un'icona del Risorgimento. La coppia che si abbraccia - e chiare risultano le allusioni a Romeo e Giulietta o a Renzo e Lucia di Manzoni il cui amore prevale contro ogni previsione - diventa il simbolo della nazione italiana, vittoriosa sulla dominazione straniera

Sulle tracce di chiese perdute – Così è oggi il tempio di Carlo Magno in Lombardia

Nel punto d'intersezione degli assi viari, a Rodengo Saiano, in provincia di Brescia, egli avrebbe ordinato la costruzione di una chiesa, poichè avrebbe voluto celebrare, per voto, la festa del Natale o di San Dionigi, nell'omonima cattedrale di Acquisgrana - Saint Denis di Parigi sarebbe poi diventata il luogo di sepoltura di tutti i sovrani francesi -, ma gli eventi lo avevano lasciato lontano dal proprio palazzo.

Scendete con noi nelle cripte per scoprire i tesori dei Longobardi

In questo documentario, dedicato alle città longobarde riconosciute come Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco, si ripercorrono, attraverso Paolo Diacono, i momenti cruciali della loro storia, entrando in chiese. luoghi di culto, fortificazioni caratterizzati splendidamente dall'unione di tre culture: quella del popolo immigrato, quella bizantina e quella romana tardo antica

Le ruvide tele dei vagabondi, perché i pitocchi entrarono come icone nelle nobili case

Una devastante situazione economico-sociale, lo sviluppo di una letteratura grottesca che trasformò il povero in un’icona romanzesca. Migliaia di incisioni e di quadri in circolazione. Così i ricchi appesero nei palazzi le immagini dei poveri. Per divertirsi, per meditare e sentirsi favoriti dalla fortuna. Ecco come nacque quella moda lontana e come si sviluppò in direzione della pittura di realtà, che, ai tempi di Pitocchetto, invitava all'assistenza e proclamava la centralità del lavoro, come strumento di salvezza

Giovanni Battista Lombardi – Dolce, piccola Teresa morta a dieci anni, lieve come una campanula

L’artista, per rendere più sincera la composizione ed aggiungere maggiore verità, sceglie di scolpire fiori comuni, sicuramente presenti nei prati di Villa Barboglio, ed immagina che la bimba si sia intrecciata la coroncina sul capo con le campanule della comunissima ipomea rex, nota con il nome di idola, fiore che cresce spontaneamente nei campi ed ha una vita brevissima: sboccia e sfiorisce nello stesso giorno, così come, simbolicamente, la piccola Teresa.