Le pietre rossicce, il cono di cielo che appare quando giriamo nel fondo del cratere con il mouse. Fa una certa impressione sentirsi sul pianeta sul quale, da tempi immemori, si ipotizzava potesse essre luogo di una vita parallela, magari evoluta. Ma certo, guardandoci attorno, s' avverte qualcosa di familiare. Il terreno, tra pietre e fango, sembra somigliare al nostro. E' una bella esperienza girare in questa immagine, salendo e scendendo lungo l'imbuto interno del cratere, nell'immagine fornita dalla Nasa
La padrona dell'appartamento, Vanessa Mitchell ha deciso di venderla per 180mila setrline, dopo aver visto accanto alla culla del figlio la figura di una donna. Suggestioni? Un modo perrichiamare l'attenzione del mercato sull'edificio, sperando che qualche gruppo di eccentrici faccia a gara per poterlo acquistare? La signora Vanessa vuole portare le prove. Dice di aver fatto installare in casa telecamere di controllo, che avrebbero registrato - come vedremo nel filmato - strani passaggi ectoplasmatici, fenomeni all'apparenza inspiegabili e comunque malcinciliabili con la serenità di una famiglia qualsiasi; per di più se in questa casa vivono bambini
I suoi quadri sono giocoi e pop, come nella migliore tradizione della street art. Miti collettivi si uniscono all'evocazione di sapori piacevoli (fragola e cioccolato, il grande accostamento di gelati per bambini ), a ricordi di film prodigiosi.A qualcosa di mitico e giocoso che si colloca nell'infanzia. Dan - Daniel Giordano Gesù Ramos (De) - l'autore di queste opere fresche e immediate, è nato a Mataro (Barcellona),il 6 marzo 1971. Nel capoluogo catalano ha studiato pittura e arte alla Escola Massana
I suoi soggetti preferiti sono cani ma - da ora - anche gatti". Così spiega Bonnie Floor, l'artista che ha passato un mese ad insegnare a George W Bush i fondamenti della pittura. "Un giorno ha iniziato, all'improvviso, a dipingere cani. Ha tirato fuori una tela nuova e ha iniziato di getto. Credo abbia dipinto cinquanta cani".
Il filmato presenta alcune pubblicità, realizzate per grandi case produttrici - di auto, di occhiali, di bibite, di materassi - che sono state prodotte e accantonate perchè di "contenuto troppo forte" o perchè - come nel video della Pepsi - configurano una pubblicità comparativa. L'elemento hard è naturalmente quello, in buona parte, che fa finire questi spot "dans l' infer" delle mediateche aziendali.
L'urlo, o anche Il grido, è un celebre dipinto di Edvard Munch (titolo originale in norvegese: Skrik). Realizzato nel 1893 su cartone con olio, tempera e pastello, come per altre opere del pittore espressionista è stato dipinto in più versioni, quattro in totale. In alcune composizioni poetiche l’interprete dell’espressionismo nietzschiano racconta l’origine del celeberrimo dipinto: una passeggiata con amici portò in evidenza il dolore atroce di ogni segmento di vita di fronte alla natura matrigna. E quel volto contorto che deforma il mondo con un suono deflagrante conferma la posizione dell’uomo senza Dio: un’immensa sofferenza che diventa grido di sconfitta al cospetto del nulla
Nella rubrica "Aforismi" puoi trovare le frasi più celebri dei grandi maestri. Se hai gradito il servizio clicca "mi piace" e condividi con i tuoi amici su facebook.
Un video raccoglie i clic più amati nel mondo, le fotografie che hanno varcato la soglia del tempo per porsi nella dimensione eterna delle opere d'arte. Dietro l'obiettivo Henri Cartier -Bresson, Mario Giacomelli, Horst P. Horst, William Klein, Peter Lindbergh, ManRay, Helmut Newton, Robert Doisneau, Sebastiao Salgado, Margaret Bourke-White, Robert Capa. E diteci se è poco.
Dal 20 febbraio al 5 giugno 2016, la casa milanese della fotografia si apre per celebrare l’arte e lo stile di Herb Ritts (1952-2002), fotografo statunitense tra i più rinomati e apprezzati, le cui opere hanno contribuito a costruire il patrimonio dell’immaginario collettivo mondiale degli ultimi decenni.
La psicologa Evi Crotti: "Ad un primo sguardo l’osservatore carpisce la parte razionale, logica e convenzionale dell’opera; in seguito ad una più attenta analisi è in grado di leggere, tra frasche e rami, come ologrammi, gli aspetti meno visibili, le sensazioni e gli stili di vita che l’autore, talvolta inconsciamente, ha impresso sul foglio. Attraverso la rappresentazione dell’albero l’autore manifesta involontariamente la necessità di ritrovare quell’antico mondo in cui l’uomo viveva in simbiosi con la natura".