Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Mille Miglia Brescia – Quotazioni cimeli e auto alle aste internazionali

Sono soprattutto gli orologi della Mille Miglia a colpire l'immaginazione dei collezionisti internazionali e ad essere messi all'asta da Christie's e da Sotheby's. Chopard ha sponsorizzato la Mille Miglia dal 1988 e l'azienda ha introdotto ogni anno un nuovo orologio. La gara automobilistica di velocità si è svolta dal 1927-1957 su un percorso che andava da Brescia a Roma e ritorno a Brescia. A partire dal 1977 il concorso è stato ripreso come una gara di regolarità e come una grande manifestazione storica

Orzinuovi, Albrecht Dürer. I simulacri della memoria. Opere a confronto

La Vergine del Pero, olio su tavola (43x32 cm) di Albrecht Dürer, siglato e datato 1526 (Galleria degli Uffizi, Firenze) è il quadro straordinario attorno al quale ruota la mostra allestita alla Rocca di Orzinuovi, voluta dal sindaco Andrea Razzi e dal presidente di Orceania,Tonino Zana. "Albrecht Dürer. I simulacri della memoria. Opere a confronto" è il titolo dell'evento espositivo di natura culturale, curato da Roberto Consolandi. La mostra esplora l'opera del geniale artista del Rinascimento tedesco, che ebbe un dialogo fittissimo con l'Italia, con derivazioni e apporti notevolissimi, attraverso una partita di giro eccezionale. Egli assorbe Mantegna, Bellini e li rilancia attraverso un linguaggio solenne e petroso, a tratti crudo, con segno disegnativo nuovo. Segno che poi acuisce nelle celeberrime incisioni, che diverranno un punto di riferimento impaginativo per l'arte italiana dell'Italia settentrionale. In mostra, tra le altre opere, anche le xilografie del maestro tedesco, tre oli di Bartolomeo Montagna. Rocca di Orzinuovi (Brescia), fino al 29 novembre 2015. Da martedì a domenica, 9,30-12,30, 15,30-19,30

La fragilità secondo Stefania Zorzi

Franco Migliaccio: "Non è un esempio di nudo eroico, saldo nel silenzio e nella immobilità del passato, quello presentatoci da Stefania Zorzi; nessuna mitologia lo supporta, la compattezza monolitica del tempo si scioglie nel fremito del divenire, nel cozzo violento di contraddizioni che non sembrano minimamente volersi votare alla sintesi. E’ un corpo frammentato che vive nella frammentarietà del sociale, nella molteplicità dei punti di vista come in un vecchio quadro cubista; è il luogo di ogni fuggevolezza, è il punto di riferimento (si fa per dire) di una fragilità assoluta elevata a paradigma. “Fragilità” è appunto il titolo della mostra"

Invenduto a New York Caravaggio super-periziato. Curuz : "E' il caos creato dai vecchi caravaggisti"

Bernardelli Curuz. "Per stabilire l'autografia di Caravaggio non si può dire, come ha fatto la Gregori, che Caravaggio non ha mai disegnato. Sarebbe come dire che prima di diventare un grande musicista, Mozart non ha mai eseguito le scale, su una tastiera. Esistono invece, e la collega Conconi Fedrigolli e io li abbiamo individuati, elementi costanti che, al di là dei noti segni portati alla luce da Longhi, persistono nella produzione di Caravaggio. Tra questi elementi le puntature di mascherine. Credo che fare storia dell'arte per diritto feudale appartenga a un glorioso passato, che deve essere chiuso".

Andy Warhol – Perchè ripeteva in modo ossessivo lo stesso soggetto? I suoi film

egli “moltiplica” la società del consumo, ponendola di fronte a mille specchi e rendendo ciò che vi è riflesso ancora più vuoto della prima matrice, tanto che lo spettatore finisce per accorgersi dell'inconsistenza dell'originale. Il cinema fornisce all’artista elementi per la sua ricerca estetica, pittorica e filmica: attraverso allusioni e rimandi espliciti vengono ripresi figure e miti dell’immaginario hollywoodiano per farne un uso dissacrante o per utilizzarli come materiali per un gioco di contaminazioni.

Non volgersi al passato. A volte l’umanità è condannata a diventare una statua

Statue che si animano acquisendo una forma di vita propria ma anche uomini e donne che perdono se stessi scomparendo dalla realtà o tramutandosi in sculture. La pittura ci racconta tutto ciò. La sposa di Lot è emblema della tentazione, sempre presente nell’uomo, di guardare al passato, e così, smettere di avanzare. L’intento è moraleggiante. Il Male, rappresentato metaforicamente dalle città di Sodoma e Gomorra in fiamme, è una presenza costante della vita di ogni individuo il quale ha però la possibilità di andare oltre, lasciarselo alle spalle senza rimpianti, come avviene per Lot che avanza con decisione lungo il sentiero sulla pendice del monte. La consorte invece si volta, torna con lo sguardo al Peccato, rifiutando la possibilità di salvezza

Frank Stella, è morta la pittura, viva la pittura. Cos’è l’astrattismo post-pittorico

La tensione ad un'arte impersonale espressa al limite tra pittura e scultura, tra pittura e oggetto, fa entrare in gioco con una serie di poligoni irregolari gli elementi curvilinei, i colori vari, gli effetti ottici e le shaped canvas (tele sagomate) - in cui la forma del supporto assume configurazioni geometriche variate – che dalla serie di grande dimensioni Protractors degli anni sessanta fino a quella di Bali del duemila, rappresenta un percorso evolutivo e tra bidimensionalità della pittura e tridimensionalità della scultura. Si preannuncia una nuova logica riflessiva che eclissa il gesto espressivo-sentimentale.La mostra alla Paul Kasmin Gallery di New York