LA MOSTRA - Apre oggi, 5 settembre fino all'8 dicembre, al Filatoio di Caraglio (Cn), la rassegna dedicata all'orto, luogo di natura e civiltà, che è stato spesso raccontato e descritto in grandi opere d’arte pittoriche, grafiche e plastiche; oltre che essere, naturalmente, in se stesso, uno dei grandi temi dell’architettura di tutti i tempi.
LA MOSTRA - Pluto and Proserpina di Jeff Koons (1955), un'opera monumentale alta più di tre metri, accoglierà i visitatori della mostra che mette a confronto la provocante bellezza delle opere del geniale artista americano e i capolavori senza tempo di Donatello (1386-1466) e Michelangelo (1475-1564).
La mostra, curata da Stefano Papetti, aperta fino al prossimo 4 ottobre, al Palazzo Pallotta, a Caldarola (Mc), è stata allestita in sezioni tematiche per creare un confronto tra l’arte del passato ed la modernità. Il percorso permette di vedere, attraverso la fotografie di Cutini di o la pittura di Mangiaterra, autentici capolavori di Roma barocca o della Grecia classica
Mostra e premiazioni a Verolanuova, in provincia di Brescia. Il presidente di giuria della settima edizione è Silvia Grandi, professore di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Bologna e ricercatrice presso il Dipartimento delle Arti. Fanno parte, invece, del comitato della giuria: Piero Baggio, presidente della Fondazione Palazzo Pretorio - Cittadella di Padova; Domenico Quaranta, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera e all’Università Carlo Bo di Urbino, critico e curatore d’arte contemporanea; Giovanna Ricotta, artista e docente di disegno all’ACME Accademia di Comunicazione Multimediale Europea a Milano e Giuseppe Virelli, ricercatore presso l’Università di Bologna nel Dipartimento delle Arti.
Ciò che emerso dalle sfilate parigine dedicate alla lingerie è, per la nuova stagione che si sta avvicinando a lunghi passi, uno stile Charleston, che sulla linea del tempo si colloca a relativa distanza dal crollo immane provocato dalla guerra mondiale e lo sprofondamento delle borse, con effetto domino. Il periodo del Charleston coincide con una precisa colonna sonora, quella costituita dall'omonima musica americana di derivazione jazzistica - e collegata più direttamente rag time - di andamento veloce e brillante, con ritmo sincopato in 4/4
I meritatissimi riconoscimenti e attestazioni di stima per un’opera di realismo sociale eccezionale per compostezza, dignità e forte carica emotiva si interrompono bruscamente con la presentazione de Le nostre schiave all’Esposizioni Riunite di Milano del 1894. L’opera non viene ammessa dalla commissione perché ritenuta “non opportuna e sconveniente”. Il gruppo raffigura tre giovani donne discinte sedute su un divano in attesa di nuovi clienti
Due studiosi americani - un teologo e un economista - hanno indagato mille anni di rappresentazioni pittoriche dell’Ultima Cena. Scoprendo che le stesse non solo sono specchio fedele dell’evoluzione del gusto e delle abitudini, ma indicano l'evolversi del rapporto con il cibo, in quantità e qualità
Dipingere il mare, seguendo il canone del realismo, non è certamente facile. Questo perchè - come per la neve e il verde dei prati e degli alberi - dobbiamo cambiare atteggiamento verso il colore, smontando quelli che sono i preconcetti cromatici, cristallizzati dal linguaggio verbale. Il mare, per convenzione, è blu, come il cielo è azzurro. Il pittore sa che se dovesse stendere questi colori, otterrebbe un quadro pessimo, a meno che non li caricasse, non li estremizzasse in una direzione fauve.
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Decontestualizzare, manipolare, giocare con Monna Lisa, icona cristallizzata dell'arte mondiale, può essere un attività divertente e istruttiva per capire i meccanismi che creano la misteriosa intensità del piccolo quadro. Un'esperienza che fu affrontata, con interessanti risultati, da un professore e dai suoi allievi
Migration Series, si riallaccia alla tematica della Harlem Renaissance, il movimento artistico e culturale sorto nel quartiere di Harlem verso l'inizio degli anni venti ad opera della comunità afroamericana. Lawrence potenzia la sintesi plastica delle forme, sviluppa una lettura della realtà in chiave volumetrica e moltiplica i punti di vista secondo cui il soggetto viene osservato, promuovendo una politica progressista dove viene esaminata l'integrazione razziale e sociale, celebrando la cultura nera che era emersa dalla schiavitù, e i loro legami culturali con l'Africa. La celebrazione al MoMA