Bruno Munari, il non-campanello e tante idee gioiose

Presentata la mostra che celebra l'ultimo periodo del maestro, accanto a un gioco creativo che intendeva sostituire le modalità di annunciarsi, per farsi aprire la porta. Un designer che ha sempre decostruito oggetti d'uso per ricrerali in forme dotate di vita e d'espressione

“Il design milanese è la sintesi di ciò che va fatto e che fanno le imprese per creare sviluppo e far crescere il paese”. L’ha detto l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia Massimo Garavaglia presentando, in videoconferenza da Roma, la mostra ‘Invece del campanello’ che è il frutto di un progetto-laboratorio di ricerca di Bruno Munari e Davide Mosconi. “Una mostra – ha sottolineato Garavaglia – che è altamente innovativa e che consente, dopo aver girato il mondo, attraverso il suo ritorno a Marcallo con Casone, di valorizzarne il territorio, di farlo riscoprire e di far conoscere quei vecchi mestieri che caratterizzano il paese e che, grazie ad aziende come la Lualdi, proprietaria di questa mostra, permettono a Marcallo di essere conosciuta in tutto il mondo”. “Presentare questa mostra a Palazzo Lombardia – ha detto l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini – è un orgoglio e mi consente di sottolineare come il territorio periferico al capoluogo regionale dimostri vivacità e fermento culturale”.


I non campanelli realizzati da Bruno Munari con l'amico Davide Mosconi
I non campanelli realizzati da Bruno Munari con l’amico Davide Mosconi

“La mostra che raccoglie il lavoro di Munari e Mosconi – ha continuato la Cappellini – è contemporaneamente uno sguardo sul futuro e una riscoperta del passato, una dimostrazione che le culture lombarde sono tante e tutte, come ho occasione costante di verificare girando per il territorio, di grande livello”. Il sindaco di Marcallo con Casone, Massimo Olivares, dopo aver espresso la soddisfazione di “poter ospitare una mostra che esprime tutto il genio di Munari”, ha ricordato che “la sede che ospiterà la mostra dal 22 ottobre al 10 novembre è un vecchio oratorio del 1600 acquisito dal Comune e restaurato per ospitare eventi culturali senza dimenticare il passato che rappresenta le nostre radici”
La mostra, che Munari progettò insieme all’amico Davide Mosconi consiste in una serie di ‘variazioni sul tema’ del campanello. “Ma non si può fare in un altro modo?” si chiedeva sempre Munari.
“Invece del campanello – spiega in conferenza stampa a Milano Silvana Sperati, presidente dell’Associazione Bruno Munari – è un progetto degli ultimi anni di Bruno. Mette in luce uno degli aspetti fondamentali della sua arte, cioè la ricerca di variabili, con un gusto per l’ironia e il divertimento”. A metà fra divertissement e design industriale, la mostra racconta lo sguardo del designer milanese sul fare artistico: creare opere che si possano toccare con le mani da tutti, invece che tenerle dietro un vetro.
NEL BREVE FILMATO LA LEZIONE UNIVERSITARIA DI MUNARI SULLE FORCHETTE PARLANTI

LA BIOGRAFIA DI BRUNO MUNARI
http://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Munari

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