Canaletto superstar, una veduta a 9 milioni e 600mila euro

L'opera che rappresenta Il Molo di Venezia, dal Bacino di San Marco, è' un olio su tela di 68,8 x 112,7 centimetri e fu commissionata da Edward Howard, 9 ° duca di Norfolk (1686-1777). Venduta a Londra. Ecco perchè una tela di questo pittore è come un'immensa banconota

L'opera di Canaletto venduta a Londra
L’opera di Canaletto venduta a Londra

[I]l  bllancio delle aste estive internazionali evidenzia le performance, sempre straordinarie ,di Canaletto. A quei livelli la crisi non esiste. Nel tempo abbiamo assistito alla trasformazione delle vedute del celeberrimo pittore veneziazano – in buona parte rilevate, come antesignano della fotografia, attraverso una camera ottica – in banconote di taglio enorme, oggetto di rivalutazione e immediatamente esigibili. Chi ha un Canaletto, insomma, è come se disponesse di contanti, tanta è la rapidità con cui può essere venduto, ai massimi livelli di prezzo. Ed ecco una nuova corsa del dipinto dell’artista. Quanto vale un Canaletto? Gli esperti di Christhie’s  avevano fissato, per l’oper, un range di sima compreso tra i 6 e i 9 milioni di sterline. L’acquirente si è aggiudicato la tela a 8 milioni e 4611mila stelline, corrispondenti a 9 milioni e 600mila euro.


L’opera di Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto (Venezia 1697-1768), posta in vendita a Londra,  rappresenta Il Molo, Venezia, dal Bacino di San Marco. E’ un olio su tela di 68,8 x 112,7 centimetri. (nella foto)
Presumibilmente commissionato da Edward Howard, 9 ° duca di Norfolk (1686-1777), è giunto, per linea ereditaria, a Bernard Fitzalan-Howard, 16 ° Duca di Norfolk (1908-1975), al  castello di Arundel. Nell’anno della morte dell’ultimo proprietario, nella cui casa il dipinto era rimasto duecento anni, l’opera è stata  acquisita da Sir Norman James Watson di Sulhamstead (1897-1983) il 27 giugno 1975. Poco dopo è stata ceduta a un nuovo proprietario, lo stesso che l’ha messa ora all’asta.
letteratura sul quadro venduto
WG Constable, Canaletto: Giovanni Antonio Canal, 1 ° edizione, Oxford, 1962, II, pp 226-7, n. 104, 2 ° edizione, riveduta da J.G. Links, Oxford, 1976, II, pp 236-7, n. 104, 3 ° edizione, Oxford, 1989, II, pp 236-7, n. 104.
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Antonio Canal detto il Canaletto (1697-1768), rappresenta nella cultura figurativa del Settecento un caso eccezionale: il suo genio artistico, profondamente radicato nella tradizione veneziana, attinge al genere pittorico del vedutismo, reinterpretandolo ed elevandolo a una corrente di gusto rappresentativa dell’illuminismo europeo. La mostra di Palazzo Giustiniani a Roma, che si preannuncia come il grande evento culturale del 2005, presenta il periodo più importante della carriera di Canaletto: il ventennio 1726-1746. È a partire dalla seconda metà degli anni venti infatti che l’artista inizia praticare un’intensa sperimentazione che lo porta a raggiungere una definizione prospettica sempre più limpida e razionale, e una rappresentazione di naturale e diffusa luminosità: conquiste tecniche che saranno di ispirazione per gli artisti della generazione successiva, come Marieschi, Guardi e Bellotto. I saggi accolti nel volume, corredati dal catalogo delle opere in mostra, offrono al lettore una visione completa della figura dell’artista, nonché una sintesi aggiornata delle quastioni emerse nel corso delle ultime ricerche. Roma, marzo-giugno 2005
http://www.libreriauniversitaria.it/canaletto-trionfo-veduta-catalogo-mostra/libro/9788882158088?a=439031
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