Galleria Mercurio, viaggio nella figurazione contemporanea

Stile per la valorizzazione di gallerie d’arte e artisti intervista Gianni Costa, fondatore inel 1996 della galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio. La linea culturale, i consigli ai collezionisti e l'analisi della scuderia di casa

Stile per la valorizzazione di gallerie d’arte e artisti intervista Gianni Costa, fondatore il 21 dicembre 1996 della galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio.

Gianni Costa, fondatore della galleria Mercurio Arte Contemporanea.
Gianni Costa, fondatore della galleria Mercurio Arte Contemporanea.

[N]ato a Viareggio nel 1965, dopo la maturità classica Costa si laurea in Letteratura Francese alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa, con una tesi sul pittore e poeta bretone Max Jacob. Dopo alcuni anni di lavoro come insegnante di Francese nelle scuole pubbliche, apre, nei locali di corso Garibaldi 116 a Viareggio, la galleria Mercurio Arte Contemporanea. Costa inaugura il suo spazio con l’intento di andare in controtendenza in una città che da anni aveva visto chiudere le sue storiche gallerie d’arte, una dopo l’altra, nella quasi totale indifferenza. La posizione centrale della galleria e l’accurata promozione di ogni evento, rendono, fin dagli esordi, i vernissage di Mercurio Arte Contemporanea uno degli appuntamenti cittadini più frequentati.
 
Ci può raccontare la storia della galleria, individuando anche i mutamenti delle scelte culturali-espositive, avvenuti nel corso del tempo?
Già nel 1997, con la mostra “Saturnalia”, giunge il patrocinio di un importante ente viareggino, la Fondazione Carnevale; poco dopo si uniscono quelli dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Viareggio e dell’A.P.T. Versilia. Dal 1998 inizia l’organizzazione e l’allestimento di mostre anche in spazi pubblici, fra cui il Museo della Marineria  e la Villa Paolina Bonaparte di Viareggio, le Scuderie Borbone di Camaiore, la Galleria Europa di Lido di Camaiore, il Centro Culturale Luigi Russo di Pietrasanta, le Scuderie Granducali di Seravezza, il Museo ‘Le Stanze della Memoria’ di Barga, la Villa Bottini  di Lucca, la Torre degli Upezzinghi di Calcinaia, il Centro Civico di Bolgheri, la Sala Napoleonica di Pistoia, la Villa Cuturi di Marina di Massa, il CEDAV di Grosseto, la Sala Nemesio Orsatti di Pontelagoscuro. La rassegna “Ogni gatto è gatto” (gennaio 1998), organizzata assieme alla Galleria Modula Arte di Parma, segna invece l’avvio alle collaborazioni con gallerie di altre città.  Abbiamo avuto così l’occasione di proporre mostre degli artisti che espongono in permanenza alla Mercurio Arte Contemporanea presso numerose sedi espositive private, tra le quali si ricordano la Galleria Enrico Paoli di Pietrasanta, la Merlino Bottega d’Arte di Donoratico, il Centro d’Arte New Assioma di Prato, la Galleria Greco Arte di Fucecchio, la SACI Gallery di Firenze, la Galleria Via Maestra 114 di Poggibonsi, la Galleria Eventi di Grosseto, la Galleria Sciaccheart di Riomaggiore, lo Spazio Tadini di Milano.
Sempre a partire dal 1998, curiamo un’ampia collana di cataloghi, dall’impostazione grafica essenziale e lineare, pubblicati in occasione delle mostre tenute sia nella galleria di Viareggio che in altri luoghi espositivi.
Negli ultimi anni, è stata data particolare rilevanza alla promozione degli eventi e degli artisti seguiti da Mercurio Arte Contemporanea tramite le nuove tecnologie: da segnalare, a tale proposito, una serie di videoclip visibili sul canale web: http://www.youtube.com/user/mercurioartec/videos/

 
Quali sono le scelte attuali, sempre nell’ambito dei diversi filoni espressivi? Ci può motivare questo tipo di scelta?
Le proposte della galleria si sono sempre più orientate verso una figurazione contemporanea di qualità, nell’ambito della pittura e della grafica. La scelta si è consolidata nel tempo, allo scopo di dare un’impronta sempre più riconoscibile alle iniziative della galleria. Gli artisti selezionati sono differenti tra loro per formazione estetica e per scelte stilistiche, ma sono accomunati da un profondo spirito di ricerca nei rispettivi percorsi creativi.
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La galleria possiede un proprio gruppo di artisti? Se la risposta è sì: chi sono e in quale filone tecnico-espressivo si inseriscono?
In questo momento 6 sono gli artisti che collaborano stabilmente con la galleria.
Daniela Caciagli (Bibbona, 1962) realizza dipinti ad olio e acrilico nei quali cerca di plasmare la realtà e di farla immaginare in continua mutazione: l’artista crea libere associazioni fantastiche di frammenti di vita quotidiana, in cui i riferimenti spazio-temporali  appaiono sfumati.
In composizioni equilibrate nelle quali l’eleganza dinamica delle forme si unisce alla morbidezza delle sfumature, Riccardo Corti (Firenze, 1952) dipinge i suoi soggetti preferiti: ritratti di ispirazione Pop, elegiaci pini marittimi e  fantasiose arance in sezione. Gli oli di Corti, dalla forte valenza simbolica, creano un gioco testuale di notevole pregio stilistico, nell’ambito di una pittura di sintesi, volta ad indagare il sensibile con inquietudine e lirismo.
Nelle tempere di Marco Manzella (Livorno, 1962) salta agli occhi la qualità emblematica delle scene: la sensazione è quella di un’immobilità congelata in un silenzio quasi sacrale, come se tutti gli elementi del quadro  fossero in attesa di un evento imminente. Un’immobilità rafforzata dalla materia pietrosa che sostanzia ogni cosa, dagli ambienti, ai panorami, alle figure, che paiono quasi manichini dalla gestualità eccessiva e teatrale.
Guido Morelli (La Spezia, 1967) è autore di raffinati oli dall’impronta materica, nei quali sono raffigurati sintetici paesaggi naturali: l’artista si concentra su un linguaggio psicologico del dipinto, allontanandosi dagli aspetti descrittivi e mirando ad una pura fusione di cromatismi e luminosità.
L’universo creativo di Armando Orfeo (Marina di Grosseto, 1964) è vicino al mondo dei fumetti. Nei suoi dipinti ad olio e acrilico, vengono raffigurati singolari paesaggi urbani in cui ondeggiano i grattacieli e si stagliano architetture ardite. Le tele di Orfeo sono ricche di palesi – e dichiarati – riferimenti culturali, ora alla pittura metafisica, ora a quella surrealista: tutti, però, si fondono armoniosamente  in un’originale dimensione ad un tempo onirica e giocosa.
Valente Taddei (Viareggio, 1964) realizza dipinti ad olio e china dal taglio narrativo e minimalista, nei quali un minuscolo individuo conduce una paradossale esistenza, sospesa in tempi e spazi indefiniti. L’artista offre una metafora dei limiti umani, sdrammatizzando, con sottile ironia, il senso di caducità che l’uomo può provare di fronte al proprio destino.
Opere dei 6 artisti sono esposte in permanenza presso la galleria Mercurio Arte Contemporanea.
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Dal vostro punto di vista, quali sono i nuovi artisti che consigliate di tener d’occhio e di collezionare, tanto sotto il profilo artistico culturale tout court quanto sotto il profilo della redditività dell’investimento?
In questi tempi così difficili sul piano economico, soprattutto nel nostro settore, è importante che il pubblico  si rivolga a gallerie serie e qualificate e che acquisti, compatibilmente con le proprie possibilità, opere che rispecchino il gusto personale. Che si tratti di un nome storico, o di un artista emergente.
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a merMercurio Arte Contemporanea
corso Garibaldi 116 – 55049 Viareggio (Lu)
Direttore: Gianni Costa
Info: tel. 0584 426238
cell. 333 2318925
info@mercurioviareggio.com
www.mercurioviareggio.com
http://mercurioartecontemporanea.blogspot.it
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa