Marcel Duchamp – Quotazioni aste internazionali e immagini – Accesso libero

Fu l'ideatore del ready-made - cioè l'esposizione di oggetti d'uso quotidiano, "già realizzati", proposti provocatoriamente come opere d'arte - e dell'assemblaggio. Funzione dell'artista non è plasmare, dipingere o disegnare, ma scegliere l'oggetto da esporre. Egli apre una strada amplissima, che ha una grande influenza sulle varie correnti del contemporaneo

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Marcel Duchamp ( Blainville-Crevon ,28 luglio 1887- Neuilly-sur-Seine , 2 ottobre 1968) è stato l’artista che ha, con Picasso e Cézanne, maggiormente influenzato gli sviluppi dell’arte contemporanea, superando peraltro gli altri due colleghi, poiché egli continua ad essere un punto di riferimento imprescindibile della sperimentazione in arte. Pittore , artista, uomo di lettere, francese, assunse la cittadinanza statunitense nel 1955 . Secondo il padre del surrealismo, André Breton, Duchamp è “l’uomo più intelligente del secolo”. Fu l’ideatore del ready-made – cioè l’esposizione di oggetti d’uso quotidiano, “già realizzati”, proposti provocatoriamente come opere d’arte – e dell’assemblaggio. Funzione dell’artista non è plasmare, dipingere o disegnare, ma scegliere l’oggetto da esporre. Egli apre una strada amplissima, che ha una grande influenza sulle varie correnti del contemporaneo, dalla Minimal Art all’arte concettuale, dalla body art all’arte povera, dal neo dadaismo alla Op Art, fino all’arte cinetica. Con Duchamp, l’opera d’arte – e la sua negazione – interloquiscono strettamente con la filosofia e con il pensiero sociale e politico, fino a costituire persino un precedente della Pop art e ad essere oggetto di interpretazioni differenziate, come “opera aperta”.
Fountain 1917, replica 1964 by Marcel Duchamp 1887-1968
Marcel Duchamp nasce in Francia,   figlio di un notaio e di una musicista. Egli apprende i primi rudimenti dal nonno Émile Frédéric Nicolle (1830-1894),  che è il primo maestro, nel campo artistico, dei suoi nipoti: oltre a Marcel, frequentano le lezioni del nonno, il futuro scultore Raymond Duchamp-Villon (1876-1918),  il futuro  pittore Jacques Villon (Gaston Duchamp, 1875-1963), e Suzanne Duchamp.  Compie gli studi alla scuola Bossuet a Rouen.
Nel mese di ottobre 1904, con il consenso del padre, si trasferisce a Montmartre , in compagnia del fratello, il pittore Jacques Villon . Si iscrive all’ Académie Julian, ma i suoi studi sono irregolari. Preferisce disegnare, giocare a biliardo e assistere agli spettacoli di cabaret.  Così decide di lasciare i corsi accademici.
Nel 1912 realizza il quadro “Nudo che scende le scale”, in cui il soggetto viene scomposto, modificando i dettami del cubismo in cui la visione , nello stesso istante, è costituita da più punti di vista. Nel 1917 espone al pubblico “La Fontana” (L’orinatoio). Nel 1919, la Monna Lisa con baffi e pizzetto.
Tra i suoi progetti più noti è il Grande vetro – il cui titolo originale è “La sposa messa a nudo dai suoi scapoli” -. L’opera, alla quale lavora  a partire dal 1915, riprendendola più volte e lasciandola incompiuta nel 1923- si compone di due gigantesche lastre di vetro, al cui interno sono presenti lamine di metallo, sottoposto a colorazione, polvere e fili di piombo. La porte inferiore del vetro vede collocati un meccanismo costituito da un mulino ad acqua, delle macinini per il cioccolato, dei setacci e delle forbici.
Duchamp è sepolto nel cimitero di Rouen e, sulla lastra tombale, si può leggere l’epigrafe scritta da lui stesso: “D’altronde sono sempre gli altri che muoiono”.
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Redazione
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