Cavolate, cavoletti e querce. Cosa resta – in mostre e studi – dell'anniversario di Leonardo?

Veniamo quindi alle cose serie e la prima è la grande mostra londinese: “A Life in Drawing” alla Queens’s Gallery che ha riunito oltre 200 tra i più grandi disegni del maestro rinascimentale conservati nella Collezione Reale. La più grande mostra dell'opera disegnata di Leonardo da 65 anni a questa parte. Poi Parigi, indubbiamente. E pure un viaggio meraviglioso nel rapporto tra il pittore che modellò la scienza moderna e la botanica
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Due ricerche autonome convergono sul volto arcigno, nella Gioconda. I prelievi e le ipotesi

Il volto della serva d'Oloferne, posto da noi in luce nei mesi scorsi, con un prelievo compiuto dalla Gioconda, fu evidenziato, anni fa, Il volto arcigno e la giovane donna, poco sotto, sono pertanto un preciso nucleo semantico leonardiano, un dato scientifico, in quanto il prelievo ripetibile e non è oggetto di alcuna rielaborazione. La convergenza risulta un elemento di notevole rilievo poichè pone in luce questo particolare non visto, a quanto ci risulta, prima del lavoro di De Santi Abati e, successivamente - in modo autonomo e senza che il primo fosse stato visto - da Bernardelli Curuz
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Toulouse-Lautrec spiegato da Parisot. Anima, turbinio e bordelli del piccolo grande uomo ribelle

Dalla menomazione alla vita tra margine e centro. "La sua scelta é stata radicale, per cui le emozioni possono soltanto portarlo al suicidio o alla genialità. Questa forma di semplificazione, non é riduttiva, perché assume proprio i colori della sua scelta matura. La vita al margine della sessualità , contraria e diversa da quella casta e morigerata imposta dalle tradizioni aristocratiche e borghesi, secondo l’educazione della famiglia. Proprio al contrario, ma senza eccessi di nessun genere di volgarità o di masochismo dovuti alla sua vita a contatto con le prostitute e i bordelli"
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Tommaso Nocentini, i disegni nella Firenze macchiaiola alla corte di Sua Maestà Giovanni Fattori

C’è passato anche Modigliani per quelle stanze ed è uno dei giganti di quel luogo. Un gigante non troppo lontano nel tempo ci recuperate qualche testimonianza fiorentina del suo transito per la città? Ha mai incontrato Giovanni Papini e gli intellettuali della sua cerchia alle Giubbe Rosse? Più facile il si che il no e del resto il giovane Modigliani aveva già una solidissima formazione da intellettuale a tutto tondo ad opera della lunga frequenza con l’illuminato e colto nonno Isacco Garsin. E Tommaso Nocentini?
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No alla violenza sulle donne | O pallida Ofelia! bella come la neve! – Rimbaud

Ofelia, personaggio shakespeariano dell'Amleto (1600-1602) incarna la purezza e la necessità dell'amore in un mondo dominato dall'intrigo e dal delitto, Un amore che non trionfa, di fronte al male.  Figlia di Polonio, ciambellano di Elsinore, capitale della Danimarca, e sorella di Laerte, giovane cavaliere, Ofelia vive alla corte di Elsinore. Delusa dall'amore per Amleto che crede non puro, non veritiero e non disinteressato (Amleto rinnegherà i sentimenti per lei per non coinvolgerla nelle meschine trame dello zio Claudio, usurpatore del trono di Danimarca) e divenuta folle per l'assassinio del padre a opera dello stesso Amleto, terminerà la sua esistenza affogando in un corso d'acqua, scatenando l'odio e la vendetta da parte del fratello Laerte, che tenterà di uccidere Amleto
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Tommaso Mori, cianotipie dell'umanità. Quando la tessitura degli abiti è la geografia dei luoghi

Il giovane artista, che ha ricevuto la menzione speciale e il Premio finalisti Nocivelli 2019: "Strata” è un progetto di fotografia partecipata. Le persone ritratte sono abitanti del Carmine di Brescia, quartiere che ospita più di 10 etnie, attualmente in via di riqualificazione. I documenti sovrapposti corrispondono alle mappe del luogo nel corso di diversi secoli fino al giorno d’oggi. L’artista organizza un momento di collettività in una comunità frammentata, chiedendo agli abitanti di creare un’opera a partire dal proprio ritratto e documenti storici. La tecnica è la cianotipia, impiegata con il nome di blueprint nella progettazione urbanistica, e qui applicata al ritratto. Un’edizione dell’opera viene quindi donata all’Artoteca della città, dando a tutta la città la possibilità di fruire gratuitamente l’opera nella propria abitazione"
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