Ma i briganti furono briganti? 5 artisti per un'estetica revisionistica del fenomeno

La Mostra collettiva di pittura allestita nel Castello della Leonessa a Montemiletto (AV), curata da Adele Lo Feudo - parte della manifestazione intitolata «Le Quattro Notti dei Briganti» – offre un nuovo percorso di lettura degli avvenimenti che verificarono la nascita del complesso fenomeno del brigantaggio come violenta forma di protesta, alla quale contribuirono la triste realtà economico-sociale dell'Italia meridionale e la ormai secolare miseria della classe contadina. La rassegna svolta all’interno di questo imponente castello medievale–normanno si adopera non solo come strumento di veridicità sulle persecuzioni razziali verificatesi ai danni dell’esercito borbonico e della popolazione meridionale, ma anche per smascherare le notizie diffuse sull’argomento dalle fonti ufficiali, la cui strategia della menzogna e della discriminazione nella politica contemporanea da sempre associa il brigantaggio al nucleo della «Questione Meridionale».
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Klimt, entra nel sogno di mezza estate di un quadro malinconico. La super-lente

Con il passare degli anni, l'anima decadente e modernista di Klimt - ed è come se egli, innovando, s'addolorasse del passato che se ne andava, passato che egli citava nelle proprie opere - passa da un sentimento che potrebbe essere accostato a quello de Il Piacere dannunziano - ricco di ori, di donne, di pelli seriche, di simboli smaltati, di citazioni di simboli antichi - a una vena crepuscolare. Una malinconia che esce spesso dal confronto con il paesaggio, con il quale si misura, a partire dall'esplosione del fenomeno impressionista. E' evidentemente attratto dall'idea dei quadri en plein air e sembra osservare le opere di Monet, nella scelta del punto di vista, ma non nel cromatismo. I suoi sono paesaggi senza luci dominanti e discontinue; senza accensioni; con vibrazioni contenute
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Passade. Bello e struggente. Come non perdersi per sempre quando incontri l'anima gemella? Il trailer, la storia

Paul e Vanessa sono a letto insieme. Un rapporto occasionale, qualcosa che si perde. L'eco dell'antica disperazione di Ultimo Tango a Parigi. Quante volte abbiamo incontrato una donna o un uomo e abbiamo sognato di non perderli mai più, anche se, in fondo, non sono mai stati nostri? Quante volte un sorriso, un atteggiamento, un tono di voce ci hanno detto che quelli erano la donna o l'uomo della nostra vita? Tutto viene così dominato da Passade, dalla fantasia. I protagonisti del film non sono destinati a incontrarsi più. Che fare, allora, per non perdersi? Lei è intrigante, maliziosa, piuttosto pungente. Lui ha mantenuto l'anima di un bambino. Incuriosito da questa giovane donna misteriosa, cercherà di far di tutto per non perderla. Ma come impedire che una porta si chiuda per sempre? Come soddisfare un travolgente bisogno d'amore e di condivisione con una persona straordinaria, superando la paura, l'imbarazzo e il peso delle convenzioni? Tutto il film si gioca su questo. Un grande film d'amore e di sfumature. Come solo i francesi sanno fare
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I cinque più grandi, spaventosi castelli di sabbia del mondo. Il video

Ruspe, gru, elevatori. Il gigantismo spettacolare non risparmia i castelli di sabbia che vengono utilizzati, accanto a sculture realizzate con lo stesso materiale, da numerose località turistiche. come motivo di richiamo. Naturalmente questi immensi palazzi composti di minuti granelli non hanno nulla a che vedere con i castelli casalinghi, realizzati sotto l'ombrellone. Presuppongono strutture, mezzi, investimenti, schiere di lavoratori. Ecco un viaggio tra i cinque più grossi castelli di sabbia del mondo. Cose da Guinness
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La testa di pietra del Guatemala che la storia vuole dimenticare

Più di mezzo secolo fa, nel profondo delle giungle del Guatemala, una gigantesca testa di pietra è stata scoperta. Il volto aveva lineamenti fini, labbra sottili e naso grosso e il suo volto era diretto verso il cielo. Insolitamente, il volto ha dimostrato caratteristiche caucasiche che non erano compatibili con qualsiasi delle presenze pre-ispanica d’America. La scoperta rapidamente ha attirato l’attenzione, ma altrettanto rapidamente è scivolata via nelle pagine della storia dimenticata. Scopriamolo in questo video. Non Ufo, non civiltà lontane. Ma probabilmente un'espressione raffinatissima della civiltà olmeca
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Cacciapuoti di Milano, il ‘900 in ceramiche d’autore

Il 1927, a Milano, è l’anno di nascita della ditta “Mario Cacciapuoti e C.”. I soci fondatori dell’azienda che produce “terrecotte d’arte”, sono Mario Cacciapuoti, in qualità di “scultore”, direttore che crea i modelli, Rinaldo Righetto, “ritoccatore”, che rifinisce ed aggiunge le parti non comprese nello stampo, Angelo Artuso, “pittore” che dipinge e smalta i pezzi
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Il diavolo fa l'imprenditore. Professionisti all'inferno negli affreschi di Sant'Agata dei Goti

Un fabbro, un banchiere, un giudice, un notaio, un calzolaio, un mugnaio, un oste, un macellaio e probabilmente un sarchiatore, tutti accompagnati dagli attrezzi tipici del loro mestiere e da una scritta che li qualifica, sono avvolti dalle fiamme dell’inferno e puniti da un serpente che morde loro le braccia. La presenza all’inferno di categorie socio-professionali costituisce una testimonianza della nuova realtà economica e civile che si andava affermando nella società bassomedievale, dove giudici, notai, mercanti e artigiani, erano ormai diventati indispensabili alla vita cittadina
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Curare lo stress – Immagini della natura e musica di Satie. Ecco il video terapeutico

La musica di Eric Satie e le immagini della natura al rallentatore o lievemente accelerate costituiscono, secondo alcuni studiosi, un antistress potentissimo. Pertanto alcuni appassionati di musica e di filmati hanno unito i brani del compositore francese, molto legato agli artisti parigini e autore, prima di Debussy - dal quale poi fu orchestrato - dell'impressionismo musicale. Il video che qui presentiamo emana realmente caratteri altamente rilassanti e terapeutici
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Occasioni da non perdere. All'asta, a poco. Mimmo Rotella: Marilyn e le stelle del cinema

Questa settimana la grande arte sbarca su Catawiki! Fino a domenica 16 luglio, potrai trovare le opere di Mimmo Rotella, artista italiano considerato uno dei protagonisti della scena artistica della seconda metà del XX secolo. Leggi la nostra storia per scoprirne di più. Mimmo Rotella nasce a Catanzaro nel 1918. Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dopo un soggiorno negli USA (1952-53) e una serie di prove che vanno da composizioni di matrice neoplastica a esperienze di poesia fonetica, nel 1954 elaborò a Roma i suoi primi décollages (manifesti lacerati). Presente, dal 1961, alle manifestazioni del gruppo dei Nouveaux réalistes, nel 1965 si stabilì a Parigi dove, per circa un decennio, sperimentò processi di trascrizione meccanica dell'immagine contribuendo alla definizione della Mec-art.
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