Depero, il mago che precedette Warhol. Capiscilo subito, poi approfondisci

Futuristicamente irrequieto, attraverso, come si è visto, cospicue presenze in esposizioni, in dibattiti, in uscite pubblicitarie, Depero espande in Italia e nel mondo la sua ottimistica e personalissima visione di una modernità a tinte forti e disegni semplificati, che fu proprio una delle icone più significative per la diffusione internazionale del Déco: la sua poliedrica attività, i suoi stessi soggiorni newyorkesi (visse tra il 1928 e il 1930 e poi ancora nella seconda metà degli anni quaranta nella metropoli per eccellenza, pulsante di luci, di macchine e folle cosmopolite), sono una testimonianza di questa profonda adesione a un immaginario di istantanea percezione, di enorme forza rappresentativa ed evocativa. La mostra alla Fondazione Magnani Rocca
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Ab ovo

In occasione delle recenti festività pasquali, ho elaborato una variazione sul tema del tradizionale uovo di cioccolato. Sono intervenuto scultoreamente sullo stesso con un’operazione “in levare” che mi ha portato ad una frammentazione della materia, ad una rimodellatura ora radicale, ora minuziosa, ispirata alla grazia della trina.
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Il video. Con il drone su uno dei luoghi magici d'Italia: un matrimonio, una chiesa scoperchiata, la spada nella roccia. Da vedere

Montesiepi, in provincia di Siena, è uno dei luoghi più suggestivi e magici del mondo. Ci si arriva dopo aver percorso una strada saliscendi, meravigliosa, che si dipana tra colline dolci, tra querceti ampi e piccole chiese di campagna. All'improvviso vediamo, sulla piana verde, una chiesa grandissima, senza tetto. Grande come una cattedrale. E' un edificio gotico che ospitava i monaci chiamati a gestire la devozione a san Galgano. a galgano 2 Sulla collina, non distante dalla chiesa scoperchiata, sorge l'edificio romanico in cui c'è la spada nella roccia. Secondo il racconto, Galgano, cavaliere, decise di rinunciare alla spada per darsi alla preghiera e a progetti di pace. Piantò così l'arma nel terreno roccioso. La spada venne imprigionata e l'elsa, poichè la lama è in buona parte nel terreno, è divenuta una croce. Nel bel filmato con drone vedremo la chiesa abbaziale, la chiesa romanica, a pianta circolare, sul cui frontone sono presenti immagini di Bafometto, che fanno pensare che il luogo fosse in mano ai templari. Il tutto ingentilito dalle "scene da un matrimonio"
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Da dove deriva il nome Parigi? Le Figaro lancia la toponomastica on line

Paris era solo un secondo nome, anzi, una specificazione che venne introdotta dai Romani, dopo la conquista della città, in seguito alla vittoria sui Galli. L'insediamento che sorgeva sulle rive della Senna si chiamava originariamente Lutece e derivava il proprio nome probabilmente dal termine celtico, poi romanizzato, di luto o luteo, cioè fangoso, paludoso. Caratteristica assai probabile per un abitato in riva al fiume, non ancora provvisto di argini di rilievo e non irregimentato. Tracce consistenti d'acqua e di fango si trovano nei toponimi dei quartieri le Marais - palude - e della montagna di Sainte-Geneviève (l'antica Lucotecia).
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Roldolfo d'Asburgo e Maria. A Mayerling fu vero, duplice suicidio? Video

Chi era davvero Rodolfo d'Asburgo? Fu esclusivamente un giovane contestatore, con inclinazioni a una condotta non inscrivibile nei canoni dell'epoca? L'erede al trono d'Austria-Ungheria, figlio di Francesco Giuseppe e Sissi morì, trentenne, insieme alla giovane amante, Maria Vetsera, in circostanze mai del tutto chiarite nell'accogliente casino di caccia di Mayerling all'alba del 30 gennaio 1889
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Qui il trailer del film 3d sull'opera e la vita di Raffaello

La digressione artistica partirà da Urbino (città natale di Raffaello) passando per Firenze, per approdare a Roma e in Vaticano, al contempo apice ed epilogo del folgorante percorso artistico di Raffaello: un totale di 20 location e 70 opere, di cui oltre 30 di Raffaello, raccontate attraverso molteplici esclusive e punti di vista inediti. La digressione artistica sarà affidata al commento di tre storici dell’arte: Antonio Paolucci, Antonio Natali e Vincenzo Farinella. A dare il volto a Raffaello Sanzio nelle ricostruzioni storiche sarà l’attore e regista Flavio Parenti (To Rome With Love, Io sono l’amore, Un Matrimonio). La Fornarina, la donna amata dall’artista, sarà interpretata da Angela Curri
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Di chi è l'Ultima Cena? "Di Michelangelo!". Come rispondono i giovani

Considerata l'ancella di ogni materia scolastica, la storia dell'arte, nonostante contribuisca ad illuminare filosofia, letteratura e storia delle idee non trova alcuno spazio serio nella scuola italiana. E comunque viene a tal punto sottovalutata da non lasciare eco alcuna nella maggioranza dei giovani. Lo dimostra bene questa divertente inchiesta condotta attraverso semplici domande. Gli errori di chi risponde devono semplicemente sottolineare l'inadeguatezza del sistema scolastico italiano nell'ambito del coinvolgimento dello studente. La nostra è una scuola che, generalmente, allontana ed esclude
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Ecco quello che non vorremmo che mai ci capitasse in un museo. Il video

Ecco quello che non vorremmo che mai ci accadesse in un museo. Cadute o scivolate che ci portano, come in un incubo, a sfondare un quadro o a mandare in frantumi un antico e prezioso vaso Ming. Ma qui dobbiamo chiederci se una pur importante testimonianza umana valga più della caduta di un piccolo uomo o di una piccola donna. Senza scene. Senza pene. Che idiozia la civiltà dei musei
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Performer trascorre una settimana in una pietra. "Ecco come ho vissuto". Il video

Ha trascorso una settimana rinchiuso in un macigno, all'interno del quale un utensile a controllo numerico aveva perfettamente scavato l'ingombro del suo corpo. L'unica possibilità di un minimo movimento era consentito alle dita dei piedi, che potevano contare sul vuoto tra la pelle delle scarpe e il piede. Questa performance è avvenuta al Palais de Tokyo di Parigi. Il protagonista è Abraham Poincheval, 1972, che ha improntato il proprio lavoro alla dimensione claustrofobica dello "stare dentro". Per noi tutti una sensazione orribile, insopportabile. Ma lui è davvero allenato. E racconta di non aver mai avuto un minuto di angoscia, mai un pensiero costretto, mai la reazione di soffocamento o di prigionia
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