Entrambi svilupparono nuove vie espressive rispetto agli artisti dei loro anni. La brusca sterzata rispetto al classicismo d’inizio Cinquecento, di stampo raffaellesco, ma anche rispetto alla pittura ritenuta da Vasari “senza errori” di Andrea del Sarto, avviene intorno al 1514 e quella nuova “maniera” venne portata avanti da entrambi i pittori in modo autonomo e differente.
Stile Arte
Palazzo Strozzi ospita, fino al 20 luglio, la grande mostra "Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della 'maniera'", un’esposizione dedicata all’opera dei pittori più anticonformisti e spregiudicati fra i protagonisti del nuovo modo di intendere l’arte in quella stagione del Cinquecento italiano che Giorgio Vasari chiama ‘maniera moderna’
Un simpatico viaggio nella storia dei dipinti, affrontata in romanesco, secondo un lessico terra-terra. Si tratta di un blog scritto da Paola Guagliumi, laureata in Storia dell’arte e guida turistica romana. L’esperienza le ha spesso dimostrato che, di fronte a un pubblico che non ha grande preparazione culturale, si deve ricorrere a un linguaggio e a un apparato concettuale semplificato all’osso, che, da un lato non si distanzia dal significato più scarno e ed essenziale dell’opera e che dall’altro fornisce chiavi di lettura comprensibili
Il bresciano Giorgio Duranti è stato un maestro della pittura animalista del XVIII secolo. I segreti della sua arte rivelati dal restauro di alcune opere, emblematici frammenti di un raffinato bestiario
Nella mostra milanese saranno esposti 20 oli oltre ad altri lavori di Klimt e di artisti a lui vicini, a cominciare dai fratelli Ernst e Georg, per un totale di oltre 100 opere
Artista poliedrico e sorprendente, Savinio ha spinto la sua ricerca oltre i confini della musica, suo approdo iniziale, a coinvolgere la scrittura e ancora, più avanti, la pittura, in un lungo percorso che lo vedrà fondamentale protagonista del fermento avanguardista di primo novecento. In mostra alla Galleria dell'Incisione di Brescia - dal 15 marzo - saranno esposte opere grafiche, disegni a matita ma anche alcune litografie, rare nell’esperienza saviniana, e dipinti compresi nell’arco temporale tra la fine degli anni venti e la metà del secolo.
Fotografie, dominate da un metafisico nitore razionalista. Un viaggio nella bellezza. Le quotazioni delle immagini
Luciano Caramel esamina il lavoro del grande scultore, evidenziando l'attenzione per l'attimo psicologico in cui l'umanità rivela più profondamente se stessa. Una maggior attenzione alla psicologia che ai bagliori fugaci dell'impressionismo
La città di Ascoli Piceno rende un omaggio importante - dal 15 marzo al 2 novembre - allo scultore marchigiano Giuliano Giuliani (Ascoli Piceno, 1954). Ad ospitare un’ampia selezione dei suoi lavori è il Forte Malatesta di Ascoli che, con la sua scabra potenza, offre una ambientazione ideale ad accogliere le pietre che l’artista ha piegato alla loro nuova natura.
Le cifre orientative desunte dagli scambi tra collezionisti e dalle indicazioni del mercato antiquario. Le informazioni molto vicine al mercato reale sensibilissimo alla legge della domanda e dell'offerta, specie in questi anni di crisi