Pubblicità popolari italiane, nulla da invidiare a Andy Warhol. Ma non ce ne siamo accorti. Le opere

“Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese” - dice Marta Mazza, direttore del Museo Nazionale Salce -“E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza”. “Autori già maturi e specializzati da tempo nella grafica illustrata, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini – è il caso di Dudovich, di Boccasile, di Edel – o ne rinnovano radicalmente i modi – Carboni, Nizzoli – beneficiando di spunti progettuali desunti da una consapevolezza professionale decisamente più complessa, esercitata nell’ambito di strategie comunicative che inseriscono il manifesto – nemmeno più così indispensabile – in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che il prodotto lo imballano, lo etichettano, lo animano". La mostra

Armando Testa, Simmenthal è tutta carne scelta!, 1955-1960

 
Erberto Carboni, Ecco, 1960

 
Armando Testa, Patatine fritte Pai, 1959-1960

 
Gian Carlo Rossetti per Studio Stile, Supertrim, 1957 ca. (fondo verde/elefante)

 
Herbert Leupin, Pause buvez Coca-Cola, 1950-1962

 
Jeanne Grignani, Necchi, 1955-1960

 
Paolo Federico Garretto, La nuova Lambretta, 1950-1955

 
Benca (Carlo Benedetti), Amica, 1962

29 Settembre 2018 – 17 Marzo 2019
Treviso, Museo Nazionale Collezione Salce
VERSO IL BOOM! 1950 – 1962
Cartella Stampa e Immagini
Illustri persuasioni.
Capolavori pubblicitari dalla Collezione Salce.
Mostra a cura di Marta Mazza
Dal 28 settembre 2018 al 17 marzo 2019, Verso il Boom! 1950 – 1962. Conclude il ciclo delle Illustri persuasioni, il progetto espositivo cui è stata affidata, a cura di Marta Mazza, l’apertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce, in Treviso.
La mostra ci introduce – anticipa il Direttore del Polo Museale Venete, Daniele Ferrara – – ai meandri più sorprendenti e meno conosciuti della Collezione Salce proponendone le creazioni più recenti: quelle che, dal secondo dopoguerra fino al 1962 – anno estremo tanto dell’attività collezionistica quanto della vita di Nando Salce – raccontano lo straordinario momento storico della ricostruzione e della ripresa produttiva e preludono al vero boom economico e demografico che si configurò negli anni successivi”.
“Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese”, scrive la curatrice Marta Mazza, che del Museo Nazionale Salce è il Direttore.“E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza”.
“Autori già maturi e specializzati da tempo nella grafica illustrata, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini – è il caso di Dudovich, di Boccasile, di Edel – o ne rinnovano radicalmente i modi – Carboni, Nizzoli – beneficiando di spunti progettuali desunti da una consapevolezza professionale decisamente più complessa, esercitata nell’ambito di strategie comunicative che inseriscono il manifesto – nemmeno più così indispensabile – in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che il prodotto lo imballano, lo etichettano, lo animano.
Giovani geni venuti dal nord – lo svizzero Huber, l’olandese Noorda, il tedesco Engelmann – intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d’impresa, disegnando immagini così perfettamente attuali da essere oggi, a settant’anni di distanza, vive e storiche al contempo.
Ma infine, nel generale innamoramento per l’America – da cui arrivano bevande, detersivi e agenzie pubblicitarie, minime avanguardie tangibili di quello che resta un sogno ancora lontano – spicca il caso tutto italiano di Armando Testa: ispirato dai precorrimenti di Federico Seneca e alimentato da una grande cultura pittorica, si rivelerà a lungo capace di ineguagliati traguardi di sintesi e di efficacia comunicativa”.
Alla mostra storica, il Museo Salce eccezionalmente affianca una ulteriore esposizione. Collegata a Treviso Comic Book Festival 2018. Si tratta della monografica di Riccardo Guasco intitolata “Punt e a capo, Manifesti Sostenibili 100% Bio”, curata da Nicola Ferrarese.
Guasco è tra gli artisti contemporanei che meglio interpretano “il manifesto illustrato” e per questo suo confronto con i grandi del cartellonismo e della comunicazione gli Anni del Boom ha scelto di proporre 8 suoi manifesti inediti, realizzati per l’occasione, sul tema della sostenibilità ambientale.
Riccardo Guasco ridisegna uno stravolgimento parallelo a quello che, dagli anni ’50 in poi, i nuovi prodotti di consumo portarono nella vita degli italiani, svelandoci le pubblicità di nuovi e miracolosi prodotti immaginari, tutti rigorosamente sostenibili, tutti assolutamente bio.
Dai sacchetti ecologici alle automobili “autoricaricanti”, dal ristorante a impatto zero ai prodotti di cosmesi non testati su animali, dall’allevamento delle api da balcone alla casa intelligente.
Info: www.collezionesalce.beniculturali.it
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499; info@studioesseci.net; gestione2@studioesseci.net (Simone Raddi)
Cartella St

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa