Anticipazioni | Albrecht Dürer “e gli altri Rinascimenti” al Castello del Buonconsiglio di Trento

L’esposizione mette in luce la presenza di Dürer in Trentino, con disegni, acquerelli, incisioni e dipinti. Evidenzia inoltre come l'arte di Dürer abbia stimolato gli artisti locali a trovare nuove forme espressive

TRENTO – Dal 6 luglio al 13 ottobre 2024, il Castello del Buonconsiglio di Trento ospiterà la mostra “Dürer e gli Altri Rinascimenti in Riva all’Adige”. L’evento celebra il centenario dell’istituzione del museo nel 1924 e si colloca in una linea ideale di continuità con la grande retrospettiva del 2002 dedicata al Gotico nelle Alpi.

Albrecht Dürer, maestro di Norimberga, visitò il Trentino nel 1494/95, lasciando un’impronta indelebile nei rapporti artistici tra Germania e Italia. Come ricordava Johannes Cochlaeus nella sua Brevis Germaniae Descriptio del 1512, “Trento è la frontiera della Germania verso l’Italia, dove gli abitanti parlano la lingua italiana e la tedesca”. Su questa frontiera, la mostra al Castello del Buonconsiglio esplora gli scambi artistici del Rinascimento.

A.Durer, Adorazione dei magi, Firenze, Galleria degli Uffizi

L’esposizione mette in luce la presenza di Dürer in Trentino, con disegni, acquerelli, incisioni e dipinti. Evidenzia inoltre come l’arte di Dürer abbia stimolato gli artisti locali a trovare nuove forme espressive. Partendo dal “caso Dürer”, la mostra illustra le origini di un Rinascimento unico, sviluppatosi in Trentino tra il 1470 e il 1530/40, attraverso una pluralità di forme artistiche.

Il Trentino, situato tra il mondo tedesco e quello italiano, è stato un crocevia di scambi commerciali e culturali lungo la valle dell’Adige. Nonostante fosse una regione periferica rispetto ai principali centri italiani, accoglieva importanti nuclei urbani che garantivano lo sviluppo di soluzioni artistiche innovative.

La mostra non si limita a una trattazione esaustiva, ma propone una serie di “casi” esemplari, che riflettono la diversità politica, culturale e artistica della regione. Un capitolo decisivo è il ruolo dell’imperatore Massimiliano I, che fu proclamato imperatore a Trento il 4 febbraio 1508 con una sfarzosa cerimonia, commemorata nelle portelle dell’organo di Santa Maria Maggiore dipinte da Falconetto.

Albrecht Dürer, Due cavalieri, disegno a penna, Monaco di Baviera, Staatliche Graphische Sammlungen

La presenza di artisti tedeschi a Trento, come il Crocifisso di Sisto Frey nel Duomo cittadino, è un altro tema affrontato. Il principe vescovo Bernardo Cles, consigliere di Massimiliano I, impiegò artisti italiani e tedeschi come Bartholomäus Bruyn e Hans Schwarz per la decorazione del Magno Palazzo.

La mostra presenterà circa 80/90 oggetti, tra cui straordinari disegni, acquerelli (come quello di Dürer raffigurante il Castello del Buonconsiglio dal British Museum), dipinti, sculture e arti applicate. Saranno esposte opere di Dürer, Alvise Vivarini, Bartolomeo Dill Riemenschneider, Jörg Artzt, Max Reichlich, Michael Pacher, il Maestro di Uttenheim, Hans Klocker, Girolamo Romanino, Marcello Fogolino, Dosso Dossi, gli Olivieri, e altri artisti provenienti da importanti istituzioni museali come la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca Ambrosiana di Milano e il Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Promossa dal museo del Castello del Buonconsiglio in collaborazione con l’Università di Trento e la Soprintendenza per i beni culturali, la mostra è curata da Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara e Claudio Salsi. Non perdete l’occasione di esplorare un capitolo affascinante della storia dell’arte europea in una cornice storica suggestiva come il Castello del Buonconsiglio.

Per informazioni:
DÜRER E GLI ALTRI
RINASCIMENTI IN RIVA ALL’ADIGE

Trento, Castello del Buonconsiglio 
6 luglio – 13 ottobre 2024

Marx Reichlich, Ritratto di Gregor Angerer, 1519, Innsbruck, Ferdinandeum
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