Alice Faloretti, spirito, spiriti, ombre e ricordi nei paesaggi che raccordano l'anima al teatro della realtà

L'artista insignita del Premio finalisti Nocivelli 2018: "L'opera Corte è la rievocazione di uno spazio comune al mio vivere ordinario, un luogo da cui scaturisce un movimento inquieto, una tensione latente che persiste nella memoria e che oltrepassa la superficie abbagliante che lo mascherava. La pittura mi permette di cogliere le forme reali nei loro tratti essenziali, portando alla luce nuove relazioni profonde e significative: la luminosità, le cromie, la densità, la leggerezza, il gesto, tutto si fonde in un insieme inscindibile. La realtà concreta affiora in modo sfuggente, sospesa in atmosfere irreali, oniriche, atemporali e al tempo stesso così vicine alla natura umana più intima"

Alice Faloretti è stata insignita del Premio finalisti Nocivelli 2018. Qui analizza la propria opera.

www.premionocivelli.it/opera/corte
“Temi artistici tradizionali come lo spazio interno e il paesaggio sono i motivi chiave del mio lavoro in cui rievoco situazioni del mio vissuto personale e del ricordo. L’interesse nei confronti del quotidiano nasce dall’unicità del rapporto individuale, intimo verso i contesti famigliari, abitudinari ed il lato perturbante, costantemente e inconsciamente presente, e sempre pronto ad emergere. Vi è l’intenzione di connettere e rievocare entrambi gli aspetti indagando nella profondità più intima dell’essere umano in rapporto a questa dimensione, tra realtà tangibile e immaginazione. Ne scaturiscono narrazioni personali o mai conosciute, situazioni simili a sogni inquieti, ad apparizioni surreali, caratterizzati da visibili riferimenti di carattere naturale e paesaggistico.
Sviluppo il mio lavoro partendo da una raccolta di immagini fotografiche che io stessa realizzo per carpire in modo veloce e dettagliato ciò che mi interessa; successivamente mediante il disegno ne traggo le forme, le storie, i significati che andranno a costituire la traccia per la rappresentazione pittorica conclusiva. L’opera Corte è la rievocazione di uno spazio comune al mio vivere ordinario, un luogo da cui scaturisce un movimento inquieto, una tensione latente che persiste nella memoria e che oltrepassa la superficie abbagliante che lo mascherava. La pittura mi permette di cogliere le forme reali nei loro tratti essenziali, portando alla luce nuove relazioni profonde e significative: la luminosità, le cromie, la densità, la leggerezza, il gesto, tutto si fonde in un insieme inscindibile. La realtà concreta affiora in modo sfuggente, sospesa in atmosfere irreali, oniriche, atemporali e al tempo stesso così vicine alla natura umana più intima”.

Alice Faloretti nasce a Brescia nel 1992, attualmente vive e lavora a Venezia. Dopo aver conseguito il Diploma in Arti visive presso l’Accademia Santa Giulia di Brescia, frequenta il corso di Pittura del Prof. Carlo Di Raco presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia ottenendo il Diploma di Magistrale nel 2018. Prende parte al programma ERASMUS+ trascorrendo un periodo presso AVU Fine Arts Academy di Praga al corso di Robert Šalanda e Lukáše Machalického. Partecipa a diverse esposizioni e workshop tra cui Laboratorio Aperto (VE) a cura di Carlo Di Raco. Nel 2017 entra nella shortlist del concorso Frase Got Talent, nel 2018 vince un premio a Start Arte Padova e ad Arteam Cup, espone poi come finalista al Combat Prize e al Premio Nocivelli. A luglio 2018 prende parte alla Residenza Artistica Progetto Borca a cura di Dolomiti Contemporanee.