di Ramona Zordini
Obscura rappresenta per me un progetto in divenire, uno spazio aperto, una ricerca che si arricchirà nel tempo di nuovi personaggi, di esperienze entusiasmanti e di stimolanti incontri. Ebbe inizio nel 2010 quando mi capitò d’imbattermi in una famosa fotografia di Pablo Picasso, nella quale l’artista mediante una penna ottica creava disegni in una situazione di completa oscurità. Quell’opera m’incuriosì così tanto da spingermi a cercare di comprendere quali fossero le modalità di scatto. Iniziai quindi un percorso di sperimentazione, scattando nel buio più totale con l’ausilio di una torcia elettrica. Fotografai scorci di ambienti domestici, persone a me care, fino a ritrarre importanti personalità del mondo dell’arte e della fotografia.
Il progetto fotografico subì però una brusca frenata, rimanendo in standby per altri otto anni.
Poi, recentemente, andai a trovare Renato Corsini, ex direttore della galleria Wave Photo Gallery, che attualmente gestisce il MACOF di Brescia. Gli mostrai alcuni scatti sui quali stavo lavorando e in quell’occasione mi chiese il perché non avessi coltivato il progetto dedicato ai ritratti nel buio.
Mi spinse allora a continuare il percorso intrapreso quasi dieci anni prima, aiutandomi concretamente tramite le sue conoscenze professionali e personali. Ricominciai così, uno scatto alla volta, studiando la vita, la passione e le persone che stavo per incontrare, andando poi ad incontrarle, conoscendole nuovamente, creando per loro uno scenario, un contesto, una traduzione o una cornice di ciò che secondo me era lo spettacolo del loro comunicare. Questo progetto mi ha permesso di conoscere persone che ora stimo molto e per cui nutro un sincero affetto come Mario Trevisan; è un lavoro che mi ha spinto nuovamente a fermarmi, ad osservare, a rispettare i tempi e talvolta a cogliere invece l’attimo di una situazione che non si sarebbe più ricreata; una danza nello scorrere di questo nuovo anno, un’ esperienza ricca e accrescitiva da percorrere passo per passo.
Ho incontrato personalità magnetiche e dotate di grande esperienza, ho avuto l’opportunità di ritrarle e di passare tanto o poco tempo con esse…in un mondo che corre e non si ferma mai questa è stata per me un’opportunità irripetibile e unica di cui non ringrazierò mai abbastanza.
Ramona Zordini. Obscura. Fotografare la luce delle anime contando sul favore delle tenebre
Obscura rappresenta per me un progetto in divenire, uno spazio aperto, una ricerca che si arricchirà nel tempo di nuovi personaggi, di esperienze entusiasmanti e di stimolanti incontri. Ebbe inizio nel 2010 quando mi capitò d’imbattermi in una famosa fotografia di Pablo Picasso, nella quale l’artista mediante una penna ottica creava disegni in una situazione di completa oscurità. Quell’opera m’incuriosì così tanto da spingermi a cercare di comprendere quali fossero le modalità di scatto. Iniziai quindi un percorso di sperimentazione, scattando nel buio più totale con l’ausilio di una torcia elettrica. Fotografai scorci di ambienti domestici, persone a me care, fino a ritrarre importanti personalità del mondo dell’arte e della fotografia