[C]osa hanno in comune Leonardo da Vinci, Giotto, Dante, fino ad arrivare ai più recenti Enzo Ferrari e Indro Montanelli? Sono tutti collegati attraverso una rete nazionale che ne promuove la figura attraverso le loro case museo.
Il 21 dicembre Al MEF (Museo Casa Enzo Ferrari), presenti i rappresentanti di dieci case della memoria che hanno discusso sui programmi dell’Associazione e sulle linee guida da intraprendere in futuro. L’Associazione Nazionale, nata nel 2005, in seguito a un censimento promosso dalla Regione Toscana, ha aumentato notevolmente i suoi iscritti ed è presente oggi in ben 8 regioni italiane, è membro della Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed ha l’intento di espandersi ulteriormente sul territorio italiano per aggregare e promuovere le case museo di questi grandi personaggi.
“Si tratta di luoghi pieni di fascino e connessi alla storia di grandi personalità – afferma il Presidente Adriano Rigoli – E’ un’ occasione per approfondire la vita di autori che di solito studiamo solo sui libri. La visita di questi luoghi ci permette di collegare un’ esperienza di apprendimento razionale a una di tipo emozionale, legata alla suggestione che il luogo suscita in noi stessi”.
Hanno partecipato alla discussione i vari rappresentanti di alcune case della memoria in larga parte dell’Emilia Romagna, come Maja Argenziano del Museo Casa Ferrari a Modena, Ines Briganti e Franco Severi di Villa Silvia Carducci a Cesena, Angela Felice di Casa Pasolini a Casarsa della Delizia (Udine), Giulia Morelli di Casa Pietro Ghizzardi a Boretto, Reggio Emilia), Pier Paolo Bonacini Segretario Deputazione Storia Patria Provincia di Modena (Casa Ludovico Muratori a Modena), Daniele Zavalloni di Casa Museo Ilario Fioravanti a Cesena, Paola Pescerelli di Casa Raffaelle Bendandi a Faenza, Lucia Migliorini di Casa Macchiavelli (Sant’Andrea in Percussina, San Casciano Val Di Pesa, Firenze), i consulenti dell’Associazione Francesca Allegri e Massimiliano Tosi.
A seguire il convegno “Venire al Mondo” sul tema dell’importanza della nascita ha inaugurato ufficialmente la mostra presso il Museo Casa Ferrari di Modena “Case della Memoria Italiane e Ungheresi, una risorsa condivisa per la Cultura” che mette in luce i personaggi italiani e ungheresi nell’anno dei rapporti culturali Italia – Ungheria e che sarà aperta al pubblico fino al 6 gennaio.
La mostra arriva a Modena dopo essere stata esposta a Palazzo Medici Riccardi a Firenze e al Museo Pietro Canonica a Roma ed è realizzata da una collaborazione fra l’Associazione Nazionale Case della Memoria, il Museo Letterario Petőfi di Budapest e il Coordinamento delle Case Memoriali Letterarie Ungheresi. E’ curata congiuntamente da Adriano Rigoli, Presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, e da Csilla E. Csorba Direttrice Generale del Museo Petőfi di Budapest.
Info:
www.casedellamemoria.it
Le case della memoria celebrano i grandi personaggi della storia
L’Associazione Nazionale Case della Memoria si è riunita in Emilia Romagna dove ha discusso obiettivi e programmi futuri ed inaugurato ufficialmente la mostra che unisce le case della memoria Italiane e quelle Ungheresi