Francesca Catellani, insignita del Premio finalisti del Nocivelli 2018, analizza qui, brevemente, la propria opera
www.premionocivelli.it/opera/celeste-terrestre-roma-1976
“Mi sono immersa in un lavoro intenso per un paio d’anni che mi ha portata a ricercare vecchie pellicole Super8 del periodo 1970/1980 di provenienza europea. Ho cominciato a ricevere materiale e a visionarlo, scattando fotografie sulla proiezione in diretta dei filmini tramite vecchi proiettori dell’epoca. E’ stato un vero viaggio! Ho attraversato le immagini di molte vite sconosciute e devo dire che la mia permanenza al buio per così tante ore e settimane ha creato in me una percezione diversa del reale, che ha successivamente inciso sull’andamento e l’esito del lavoro”.
“Non era un aspetto “vintage” dell’operazione a interessarmi, non era il passato in quanto tale. Man mano che procedevo affioravano in me domande di natura esistenziale, relative in particolare al vivere in relazione al tempo. Mi chiedevo dove finisse la memoria vissuta, se esiste della stessa una matrice, come un dna che persiste oltre la dimensione del tempo lineare. Celeste Terrestre, questo è il nome del progetto complessivo, intende esprimere e rappresentare le due dimensioni che compenetrano l’umano, ad ogni latitudine e in ogni tempo”.
“La dimensione Terrestre e quella Celeste. Terrestre è la materia, il corpo, la struttura. Celeste invece è tutto ciò che di immateriale ci compenetra, come ad esempio le emozioni, i sentimenti e la memoria. La selezione degli scatti si è realizzata nella necessità di esprimere e rappresentare questa doppia dimensione. In post-produzione ho eliminato ogni segno legato al passato. Un lavoro in sottrazione quindi, per poter entrare in questo dna-matrice in grado di superare la barriera del tempo. La stampa è realizzata su carta cotone, per valorizzare l’aspetto pittorico delle immagini. Per il premio Nocivelli ho presentato “Roma 1976″, un pezzo scelto tra i 40 del progetto complessivo”.
Sent by Barbara Bongetta
Francesca Catellani
Note biografiche
Francesca Catellani nasce a Reggio Emilia nel 1971, città in cui vive e lavora. Artista poliedrica, proviene dal mondo del teatro e della danza. Studiosa di filosofie orientali, inizia a esprimersi attraverso il linguaggio fotografico nel 2010. Dall’attenzione al paesaggio esteriore quale rispecchiamento del mondo interiore nasce la prima mostra personale “Rodriguez Mon Amour” presentata a Fotografia Europea 2016. Nel 2017. Il nuovo progetto, “Celeste Terrestre”, presentato al Museo Palazzo dei Principi di Correggio. Nel 2018, il lavoro complessivo “Memories in Super8” viene selezionato per la Open Call di Fotografia Europea per l’esposizione nel circuito ufficiale.
Sito e indirizzo di contatto
www.francescacatellani.it