Anche la cultura subisce i colpi della crisi. Ma è arrivato il momento del rilancio.

I dati di Federcultura rivelano un calo netto nella fruizione culturale degli italiani. Dopo dieci anni di trand positivi ecco l'inversione di tendenza... -4,4%. Ma si può risorgere dalle ceneri...

Musei_standard_qualita[G]li italiani non investono più nella cultura. Si rinuncia ad andare a teatro, al cinema, a vedere mostre e concerti. Questo è quanto emerge dal rapporto annuale di Ferdercultura. In netto calo la fruizione culturale in tutti i settori. Si sta assistendo ad una netta inversione di tendenza dopo un decennio di dati positivi. La spesa delle famiglie per attività culturali nel 2012 ha accusato un calo del 4,4%  passando dagli oltre 72 miliardi di euro del 2011 ai 68,9 del 2012.  Confrontando questo dato con le medie europee l’Italia – magnifica cornucopia di arte e cultura – risulta tra gli ultimi posti in classifica.
Dal 2008 a oggi il settore culturale ha perso circa 1,3 miliardi di euro di risorse per effetto della crisi della finanza pubblica, statale e locale e della contrazione degli investimenti privati.
Ma si può risorgere dalle ceneri ed invertire il trand: “Occorre un coordinamento tra il ministero dei Beni Culturali e le regioni per una promozione non parcellizzata del territorio – dichiara Massimo Bray, ministro dei Beni Culturali -. Dobbiamo organizzare la molteplicita’ delle offerte e sperimentare, cercare strade nuove, con un fortissimo grado di innovazione. Nel corso degli ultimi anni la cultura e’ stata oggetto di due attacchi: una poco lungimirante, riduzione dei finanziamenti, e una  delegittimazione sul piano politico, perché con la cultura non si mangerebbe. E’ vero il contrario: di fronte alle crisi economica globale sono la cultura ed l turismo le forze su cui puntare per il lavoro e il ruolo internazionale che meritiamo”.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa