Artisti producono opere con esclusivamente con il profumo. La mostra olfattiva aperta a Venezia

Nelle sale al piano nobile di Palazzo Mocenigo le opere danno vita a un inedito viaggio olfattivo, un percorso multisensoriale attraverso il quale immergersi virtualmente nelle loro riflessioni, abitualmente esplicitate in altra forma: plastica, pittorica, grafica o installativa. Come se l’arte riuscisse idealmente a emanare un proprio profumo. I lavori in mostra avvolgono lo spettatore in un’estrema varietà di fragranze dai toni altrettanto eterogenei, tanti quante sono le sensazioni che riescono a evocare.

Per la rassegna biennale MU-VE Contemporaneo Palazzo Mocenigo propone Es-senze, la prima mostra in Italia che veda artisti creare utilizzando come materia il solo profumo.

Mircea Cantor | Born to be burnt (2006-2021) Oyster shell, bronze bamboo cane, steel and *wood knife. Courtesy the artist; Magazzino, Roma. Fragrance: incense sticks

Coinvolti nell’originale progetto curato da Pier Paolo Pancotto gli artisti Mircea Cantor, Mateusz Choròbski, Jason Dodge, Bruna Esposito, Eva Marisaldi, Florian Mermin, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Namsal Siedleck, Achraf Touloub, Nico Vascellari e Luca Vitone. Artisti diversi per generazione, cultura e sintassi, associati però da un comune orientamento che li induce a esplorare, ciascuno a proprio modo, una dimensione creativa alternativa a quelle consuete: l’olfatto e le componenti sensoriali correlate.

Odori e profumi provocano una tale varietà di sensazioni che spesso mancano i mezzi – parole, immagini, gesti – per descriverle. Testimoniano imprese passate, rievocano emozioni mai sopite, richiamano alla mente fatti, persone, cose ancora vive nella memoria più segreta di ciascuno di noi. Al contempo, possono fare il contrario, dando voce all’indicibile, descrivendo l’ineffabile, materializzando l’incorporeo. Per tale ragione alcuni artisti visivi si affidano a loro per esprimere ciò che talvolta appare altrimenti inenarrabile. Es-senze esplora tale tendenza, per evidenziare gli aspetti più indicativi del fenomeno e mettere in luce la molteplicità di aspetti che ne caratterizzano lo sviluppo.
Luca vitone | Imperium (2014) Olfactory sculpture created in collaboration with Maria Candida Gentile, benzoin, citron, costus, hyraceum, water, alcohol, two distributorsenvironmental sizes. Courtesy the artist; Galerie Nagel Draxler, Berlin-Köln-München, Galerie Michel Rein, Paris-Bruxelles, Galerie Rolando Anselmi, Rome-Berlin

SIEDLECKI 02.

Nelle sale al piano nobile di Palazzo Mocenigo – fino al 27 novembre 2022 – le opere danno vita a un inedito viaggio olfattivo, un percorso multisensoriale attraverso il quale immergersi virtualmente nelle loro riflessioni, abitualmente esplicitate in altra forma: plastica, pittorica, grafica o installativa. Come se l’arte riuscisse idealmente a emanare un proprio profumo. I lavori in mostra avvolgono lo spettatore in un’estrema varietà di fragranze dai toni altrettanto eterogenei, tanti quante sono le sensazioni che riescono a evocare.
Florian Mermin | Effleurement (2021) Terracotta, floral potpourri. Courtesy the artist; Galerie Backslash, Paris. Fragrance: Rosa classica, by Gaël Montero, courtesy Givaudan

Bruna Esposito | Riverberi… (2022) Gong, drum mallet, rope, laurel wreath. Courtesy the artist; FL Gallery/Wizard, Milan

Senza alcuna ambizione alla esaustività, la mostra, curata da Pier Paolo Pancotto, vuole aprire un varco iniziale in un ambito di ricerca ancora poco indagato, almeno secondo i parametri adottati in questa circostanza. Infatti, se vari sono gli artisti che in epoche diverse e con linguaggi altrettanto differenti si sono cimentati nel dare corpo e visibilità al concetto di profumo assai meno sono coloro i quali hanno assunto il profumo come materia prima delle loro indagini trattandolo alla pari di altri sistemi espressivi come la pittura, la scultura, il disegno. L’esposizione, pertanto, mira a gettare un primo sguardo sull’operato di questi ultimi, presentandone alcuni a scopo esemplificativo, delineandosi come un progetto preliminare, dal carattere sperimentale, aperto a possibili, più ampi sviluppi.
Jason Dodge | Courtesy the artist; Franco Noero, Torino

Mateusz Choróbski | 37 Old Road #1, #2, #3 (2022) Wood, handmade soap. Courtesy the artist; Eduardo Secci, Firenze-Milano

Mostra in collaborazione con: Mavive; The Merchant of Venice
Con il contributo di: Accademia del Profumo; Camera di Commercio Venezia Rovigo; Cosmetica Italia; Givaudan; MAG Broker di assicurazione – Specialty Fine Art
Con il supporto di: Claudia Scattolini Fragrance Designer
Si ringrazia: Académie de France à Rome, Villa Medici; Istituto Polacco di Roma; Eduardo Secci, Firenze-Milano; Lorenzo Bassetti, Roma.

ELENCO ARTISTI E OPERE:
Mircea Cantor (Oradea, Romania, 1977). Vive e lavora sulla Terra.
Born to be burnt (2006-2021)
Mateusz Choròbski (Radomsko, Polonia, 1987). Vive e lavora a Varsavia.
37 Old Road (2022)
Jason Dodge (Pennsylvania, 1969) Vivea Møn, Danimarca.
Untitled (2022)
Bruna Esposito (Roma, Italia, 1960). Vive e lavora a Roma.
Riverberi… (2022)
Eva Marisaldi (Bologna, Italia, 1966). Vive e lavora a Bologna.
Dialogo (1996)
Florian Mermin (Longjumeau, Francia, 1991). Vive e lavora a Parigi.
Effleurement (2021)
Giuseppe Penone (Garessio, Italia, 1947). Vive e lavora a Torino.
Spazio di luce (2008)
Paola Pivi (Milano, Italia, 1971). Vive e lavora ad Anchorage, Alaska.
Untitled (white sofa-bed) (2022)
Namsal Siedlecki (Greenfield, USA, 1986). Vive e lavora a Seggiano, Grosseto.
Nuovo positivo (testa) (2022)
Achraf Touloub (Casablanca, Marocco, 1986). Vive e lavora a Parigi.
Regulate (2016)
Nico Vascellari (Vittorio Veneto, Italia, 1976). Vive e lavora a Roma.
Spirit (2022)
Luca Vitone (Genova, Italia, 1964). Vive e lavora a Milano.
Imperium (2014)

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Maurizio Bernardelli Curuz
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