Andrea Lehmann (nata nel 1975) è un’artista tedesca nata a Düsseldorf . Ha frequentato la Kunstakademie di Düsseldorf nel 1995 e ha ottenuto la laurea in medicina nel 2000. L’interesse dell’artista, che si inserisce in un percorso di “surrealismo del profondo”, alla Bataille, mette in luce il rapporto tra sé e il mondo animale, leggendo le parti più primitive e recondite di se stessa e trasformandole, in modo pulsionale, negli animali che più incarnano quell’atteggiamento senza filtri. La sua poetica è caratterizzata in parte dal sogno di sé come eroina, in grado di placare le forze brute della natura e, dall’altra, delle contraddizioni tra cultura e cervello primitivo dell’umanità, ancora dominato da un violento piano istintuale. Sotto il profilo semantico, possiamo notare la caratterizzazione dei comportamenti pulsionali. Il cavallo-donna è la madre, la cura amorevole, l’affetto, la difesa. L’orso è l’insidia del maschio e della violenza, il gatto è il cucciolo. L’alligatore è molto spesso la comunità, la famiglia, il giudizio degli altri. Addentriamoci in questa foresta di simboli, che l’autrice rende con un registro figurativo post-surrealista, con riprese e citazioni di suggestioni da parte di alcuni autori del passato remoto, quali Goya.
Ha esposto in mostre come Stuffed Diamonds presso Anna Klinkhammer a Düsseldorf e Happy Days al Kulturministerium di Praga . Ha inoltre esposto a The Rubell Family Collection, Jack Tilton (New York), Michael + Susan Hort Collection (New York), Saatchi Gallery (Londra), Mera e Don Rubell (Miami), Museum of Glass (Tacoma) e Kravetz / Wehby Gallery (New York).
È rappresentata dalla Galleria Anna Klinkhammer a Düsseldorf.
Le donne e gli animali. Gli animali-donna. Eros e incubi della psiche femminile. Andrea Lehmann
La sua poetica è caratterizzata in parte dal sogno di sé come eroina, in grado di placare le forze brute della natura e, dall'altra, delle contraddizioni tra cultura e cervello primitivo dell'umanità, ancora dominato da un violento piano istintuale. Sotto il profilo semantico, possiamo notare la caratterizzazione dei comportamenti pulsionali. Il cavallo-donna è la madre, la cura amorevole, l'affetto, la difesa. L'orso è l'insidia del maschio e della violenza, il gatto è il cucciolo. L'alligatore è molto spesso la comunità, la famiglia, il giudizio degli altri. Addentriamoci in questa foresta di simboli, che l'autrice rende con un registro figurativo post-surrealista, con riprese e citazioni di suggestioni da parte di alcuni autori del passato remoto, quali Goya